Articolazione acromio-clavicolare
L’articolazione acromio-clavicolare è un’artrodia che connette la clavicola alla scapola. Sia la clavicola sia l’acromion della scapola presentano una superficie articolare pianeggiante, a contorno ovale; la faccetta clavicolare volge in fuori e in basso, quella acromiale guarda medialmente e in alto. Tra le superfici articolari si trova un disco fibrocartilagineo che presenta variabile sviluppo; raramente esso è completo.
I mezzi di unione sono rappresentati dalla capsula articolare e da un legamento a distanza, il legamento coraco-clavicolare.
Lo strato fibroso della capsula si inserisce a una certa distanza dal contorno delle superfici articolari; superiormente esso è rinforzato dal legamento acromio-clavicolare e inoltre da fasci dei tendini del muscolo trapezio e del muscolo deltoide. La membrana sinoviale tappezza la faccia interna della capsula fibrosa estendendosi sul periostio, fino al contorno delle superfici articolari.
Il legamento coraco-clavicolare unisce il processo coracoideo alla clavicola e si divide in due fasci decorrenti in piani diversi. Un fascio anteriore prende il nome di legamento trapezoide e si presenta come una robusta lamina quadrilatera che va dalla faccia superiore del processo coracoideo alla tuberosità coracoidea della clavicola, decorrendo obliquamente dal basso in alto e dall’interno all’esterno.
La parte posteriore prende il nome di legamento conoide e presenta forma triangolare; il suo apice si fissa alla radice del processo coracoideo e si porta verso l’alto con le fibre divergenti a ventaglio, per inserirsi alla tuberosità coracoidea della clavicola.
L’articolazione acromio-clavicolare non viene messa in movimento per l’azione dei muscoli intrinseci; essa entra in gioco, contemporaneamente all’articolazione sterno-clavicolare e nell’ambito di tutto il meccanismo articolare della cintura toracica, per consentire movimenti di scorrimento tramite i quali la scapola modifica il proprio rapporto con il torace. In seguito a questi comportamenti della scapola, la cavità glenoidea si orienta in modo da consentire una più ampia libertà di movimenti al braccio. Nella meccanica dell’articolazione acromio-clavicolare hanno grande importanza i legamenti trapezoide e conoide, tesi tra il processo coracoideo e il terzo esterno della clavicola. Essi scaricano l’articolazione acromio-clavicolare di parte del peso esercitato dall’arto superiore e, limitando la motilità dell’articolazione stessa, contribuiscono a fissare la scapola.
Articolo creato il 27 febbraio 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.