Anatomia normale
L’anatomia umana illustra l’architettura e la struttura dell’organismo umano maturo; studia l’accrescimento degli organi sia nel periodo prenatale che postnatale e si completa con l’indagine della senescenza. Anche se si occupa dell’organismo vivente, per necessità ricorre anche allo studio di cadaveri.
L’anatomia interagisce con altre discipline mediche e chirurgiche tanto da poter essere considerata la disciplina cardine della medicina.
Prima di descrivere i vari organi e le parti del corpo, bisogna considerare i “mattoncini” che li vanno a costituire: le cellule.
Una cellula è la più piccola unità microscopica dotata di tutte le caratteristiche della sostanza vivente.
Gruppi di cellule si associano a costituire i tessuti.
Col procedere dello sviluppo i tessuti si aggregano e si coordinano a formare gli organi. In generale si possono distinguere gli organi in pari ed impari e organi cavi e pieni. Un organo è definito pari quando è presente in duplice unità (ad esempio polmone, rene, la maggior parte delle ossa); è definito impari quando è presente in singola unità (cuore, fegato, stomaco, ecc.).
I vari organi, a loro volta, formano gruppi di lavoro che prendono il nome di sistemi od apparati. La differenza sta nella derivazione embriologica degli organi che li vanno a costituire:
- I sistemi sono costituiti da organi che presentano analogie strutturali e funzionali e che hanno la stessa modalità di derivazione embriologica. Un esempio è dato dal sistema nervoso.
- Gli apparati sono costituiti da organi che cooperano alle stesse funzioni ma hanno derivazione embriologica diversa. Ricordiamo, ad esempio, gli apparati locomotore, cardiovascolare, digerente, respiratorio, urinario, genitale, endocrino.
L’anatomia normale si può suddividere in diverse branche: anatomia sistematica, anatomica topografica e anatomia microscopica.
Articolo creato il 14 febbraio 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.