Alveolo polmonare
L’alveolo polmonare ha la parete costituita da un epitelio di rivestimento (epitelio alveolare) e da un sottostante strato connettivale ricco in capillari.
L’epitelio alveolare è semplice e nell’insieme appiattito. Vi si distinguono due tipi di cellule, pneumociti di I tipo e pneumociti di II tipo. Oltre alle cellule epiteliali possono inoltre trovarsi, nella parete dell’alveolo o nella cavità, macrofagi che provengono dai setti interalveolari (macrofagi alveolari).
I macrofagi alveolari sono voluminosi elementi rotondeggianti; date le loro caratteristiche di cellule migranti, essi si ritrovano, oltre che nei setti interalveolari, tra le cellule dell’epitelio alveolare o libere, nel lume degli alveoli. Particolarmente quando si ritrovano in sede epiteliale, essi hanno alcuni dei caratteri ultrastrutturali degli pneumociti di 2° tipo. Il loro citoplasma è infatti ricco di inclusi provvisti di elevata opacità; si tratta peraltro di lisosomi o fagolisosomi, non di corpi multilamellari.
Al di sotto dell’epitelio alveolare si trova una lamina basale che, in più punti, si mette in contatto o si fonde con la lamina basale dei capillari alveolari.
I capillari alveolari fanno seguito ad arteriole precapillari che derivano da rami dell’arteria polmonare; dai capillari si formano venule postcapillari, che danno origine alle venule polmonari. I capillari sono sottilissimi; nel loro lume (5-6 µm di diametro) passano, in una sola fila, i globuli rossi; la parete dei capillari è formata da un endotelio continuo privo di pori o fenestrature, le cui cellule sono povere di organuli e provviste di numerose vescicole di pinocitosi.
Lo stroma pericapillare, che ha sviluppo minimo nei punti in cui gli alveoli sono adiacenti, è formato da fibre elastiche e collagene e da cellule connettivali. Le fibre elastiche formano intorno all’alveolo una rete a larghe maglie e si addensano, frammiste a fascetti muscolari lisci, intorno al colletto alveolare; le fibre collagene formano una rete perialveolare a maglie più strette. Le cellule dello stroma sono rappresentate da fibroblasti, linfociti e soprattutto macrofagi che contengono quantità variabili di materiale corpuscolato fagocitato (in genere si tratta di particelle di carbone). Quando gli alveoli sono contigui, nei setti interalveolari possono osservarsi pori che fanno comunicare le due cavità vicine.
La parete alveolare costituisce la barriera fra aria e sangue; questa barriera risulta formata da diversi strati e cioè: l’epitelio alveolare, la lamina basale dell’epitelio, la lamina basale dell’endotelio, l’endotelio del capillare sanguigno. In alcuni punti le due lamine basali sono fuse, in altri si interpongono tra esse fibre e cellule del connettivo interstiziale. Lo spessore della barriera varia così da 0,2 a 0,7 µm.
Sono evidenziati gli alveoli polmonari (A) con la loro struttura. (Colorazione ematossilina eosina).
L’alveolo polmonare è formato da una fila di cellule che sono a diretto contatto con la lamina basale, e che entrano a far parte del setto inter-alveolare (Sia). L’epitelio alveolare è costituito da due tipi cellulari: gli pneumociti di I tipo (o piccole cellule alveolari) (p1) in cui il nucleo sporge nel lume dell’alveolo e il citoplasma si allunga in lamine che rivestono quasi interamente la parete dell’alveolo stesso. Gli pneumociti di II tipo (o grandi cellule alveolari) (p2) hanno una forma tondeggiante e sporgono nel lume dell’alveolo. Il citoplasma è ricco di organelli: mitocondri, corpi multivescicolosi all’interno dei quali si riscontra una sostanza fosfolipoproteica: il surfactante che viene secreto all’interno della cavità alveolare ove funge da tensioattivo. Sono inoltre presenti macrofagi (m) detti anche cellule della polvere.
Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna
Articolo creato il 20 marzo 2012.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.