Apparato locomotore
Muscoli spinoappendicolari
Insieme ai muscoli toracoappendicolari, ai muscoli spino-costali e al diaframma, costituiscono i muscoli estrinseci del torace. I muscoli spinoappendicolari hanno origine dalla colonna vertebrale e raggiungono le ossa del cingolo toracico e l’omero. Possono anche essere considerati muscoli estrinseci dell’arto superiore. I muscoli spinoappendicolari comprendono: Muscolo trapezio. Muscolo grande dorsale. Muscolo romboide. Muscolo elevatore della scapola. Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Femore
Il femore è un osso lungo che forma lo scheletro della coscia. Nella stazione eretta esso risulta obliquo in basso e medialmente; nella femmina, per la maggior larghezza del bacino, tale obliquità è più accentuata. Vi si distinguono un corpo e due estremità. Il corpo non è esattamente rettilineo, ma incurvato ad arco a concavità posteriore; è prismatico e vi si possono considerare tre facce (anteriore, postero-mediale e postero-laterale) e tre margini (mediale, laterale e posteriore). Le facce sono lisce e leggermente convesse. I margini mediale e laterale sono smussi; quello posteriore, invece, è spesso, rugoso e viene denominato linea aspra. Lungo il suo decorso si trova, di regola, il…
Muscolo pronatore rotondo
Il muscolo pronatore rotondo è un muscolo epitrocleare e, più precisamente, un muscolo anteriore dello strato superficiale dell’avambraccio. È innervato dal nervo mediano (C6-C7) e con la sua azione ruota il radio all'interno (pronazione) e flette l'avambraccio.
Articolazioni intercarpiche
Le articolazioni intercarpiche si distinguono in articolazioni reciproche delle ossa della fila prossimale del carpo, articolazioni reciproche delle ossa della fila distale e l’articolazione mediocarpica (tra le due fila delle ossa del carpo). Le articolazioni del carpo entrano tutte insieme in gioco quando si compiono movimenti della mano sull’avambraccio. Questi movimenti sono di flessione, di estensione e di inclinazione laterale (radiale o ulnare). La mano può anche compiere il complesso movimento di circumduzione rispetto all’avambraccio. Le articolazioni reciproche delle ossa della fila prossimale del carpo comprendono quelle tra osso scafoide, osso semilunare e osso piramidale, e l’articolazione dell’osso pisiforme. Le articolazioni tra scafoide, semilunare e piramidale sono due artrodie, con…
Carpo
Il carpo è un complesso osseo a forma di doccia con la concavità anteriore e costituisce lo scheletro del segmento prossimale della mano, ossia del polso. Risulta composto di otto ossa, tutte brevi, che si dispongono in una fila prossimale e in una distale. Le ossa della fila prossimale, in direzione latero-mediale, sono: Osso scafoide (o navicolare) carpale. Osso semilunare. Osso piramidale. Osso pisiforme. Le ossa della fila distale, sempre in direzione latero-mediale, sono: Osso trapezio. Osso trapezoide. Osso capitato. Osso uncinato. Il carpo nell’insieme ha forma quadrangolare e appare più ristretto nella parte prossimale che in quella distale. Il suo margine superiore è convesso e può essere paragonato a…
Muscolo peroniero breve
Il muscolo peroniero breve è il più profondo e il più cortodei due muscoli laterali della gamba. È innervato dal nervo peroniero superficiale (L5-S1). Contraendosi, abduce e ruota all’esterno il piede. Origina dal 3° medio della faccia laterale della fibula nonché dai circostanti setti intermuscolari.I fasci decorrono verticali in basso, continuando in un tendine che passa dietro al malleolo laterale, lo circonda in basso e in avanti e va a fissarsi alla parte dorsale della base del 5° osso metatarsale. È ricoperto dal muscolo peroniero lungo e medialmente è in rapporto con la fibula. Articolo creato il 20 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo flessore superficiale delle dita della mano
Il muscolo flessore superficiale delle dita della mano è l’unico muscolo anteriore del secondo strato dell’avambraccio. È innervato dal nervo mediano (C7-T1).
Vertebre toraciche
Le vertebre toraciche sono 12 ed aumentano di volume procedendo dall’alto verso il basso. Le ultime vertebre toraciche hanno caratteri di transizione con le vertebre lombari. Tutte le vertebre toraciche si articolano con le coste e proprio la presenza di faccette articolari per le coste rappresenta un elemento distintivo che permette di riconoscere le vertebre di questo tratto di colonna vertebrale. Il corpo delle vertebre toraciche è cilindrico, con i diametri antero-posteriore e trasverso che si equivalgono. Poiché la testa delle coste si articola con le vertebre incastrandosi tra due corpi e prendendo rapporto anche con il disco intervertebrale, si osservano sui lati del corpo vertebrale, in prossimità della radice…
Muscoli lombricali del piede
I muscoli lombricali del piede sono quattro; il 1° e il 2° sono innervati dal nervo plantare mediale (L5-S1); il 3° e il 4° sono forniti dal nervo plantare laterale (S1-S2). I muscoli lombricali flettono la 1a falange ed estendono la 2a e la 3a falange delle ultime quattro dita.
Legamenti a distanza
I legamenti a distanza sono rappresentati da legamenti gialli, legamenti interspinosi, legamento sovraspinoso e legamenti intertrasversari. I legamenti gialli sono tesi fra le lamine. Sono formazioni rettangolari costituire in grande prevalenza da tessuto elastico; essi risultano meglio visibili dall’interno del canale vertebrale. Si estendono dalla faccia anteriore della lamina sovrastante al margine superiore della lamina sottostante. La loro faccia anteriore è in rapporto con la dura madre, quella posteriore con le lamine e quindi con i muscoli spinali. Sulla linea mediana, i legamenti gialli dei due lati continuano tra loro in prossimità della base dei processi spinosi; lateralmente, essi ricoprono la parte mediale dei processi articolari rinforzando la capsula fibrosa…