Apparato genitale femminile

  • Anatomia,  Apparato genitale femminile

    Ghiandole vestibolari maggiori (di Bartolino)

    Annesse al vestibolo della vagina si trovano due ghiandole piuttosto voluminose, le ghian­dole vestibolari maggiori (di Bartolino). Sono chiamate maggiori per distinguerle da altre pic­cole ghiandole sparse nel contesto della parete del vestibolo vaginale. Le ghiandole vestibolari maggiori sono analoghe alle ghiandole bulbouretrali maschili (di Cowper). Sono poste lateralmente e posteriormente all’orifizio vaginale. Hanno la forma di una piccola mandorla con un diametro massimo di 12-15 mm e un peso di circa 5 g. Sono in rapporto in alto con il trigono urogenitale, nel cui spessore possono essere in­clusi alcuni lobuli e sono in parte nascoste dal muscolo bulbocavernoso, in parte dai bulbi del vestibolo. Il loro dotto escretore, staccatosi…

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    Bulbi del vestibolo

    I bulbi del vestibolo sono due formazioni erettili, di forma ovoi­dale, poste ai lati del vestibolo vaginale. Poste­riormente e lateralmente sono ricoperti dal mu­scolo bulbocavernoso. I due organi nella por­zione clitoridea del vestibolo vaginale arrivano tra loro a contatto; per mezzo del plesso venoso intermedio (di Kobelt) contraggono rapporti tra loro e con i corpi cavernosi del clitoride. I bulbi del vestibolo sono avvolti da una membrana connettivale, albuginea, molto sottile. Sono for­mati da tessuto cavernoso a larghe maglie; lo stroma è povero di elementi contrattili. Articolo creato il 10 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Residui embrionali nell’apparato genitale femminile

    Nell’apparato genitale femminile si possono rinvenire organi rudimentali che rappresentano residui degli ab­bozzi embrionali dell’apparato urogenitale, non evoluti. Essi sono: l’epooforon, il parooforon, le appendici vescicolose, il canale di Malpighi-Gärtner. Articolo creato il 10 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Mezzi di fissità dell’utero

    L’utero è un organo molto mobile e quindi può subire notevoli spostamenti soprattutto nella parte corrispondente al corpo; peraltro, numerose formazioni concorrono a limitarne la mobilità, fissando soprattutto il collo nella sua posizione al centro della pelvi. In primo luogo, hanno importanza in questo senso le connessioni con gli organi vicini, in particolare con la vagina e, tramite questa, con il pavimento pelvico. La porzione sopravaginale del collo è inoltre unita alla vescica in avanti tramite connettivo lasso e lateralmente, per mezzo di fasci di cellule muscolari lisce, costituenti i muscoli uterovescicali. In dietro, al di sotto dell’istmo, due fasci di fibre muscolari lisce, provenienti dalla parete uterina e dalla…

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    Peritoneo dell’utero

    L’utero è in gran parte rivestito dal peritoneo che, a questo livello, prende il nome di perimetrio. Il peritoneo che, provenendo dalla parete addominale anteriore, riveste la cupola e la faccia posteriore della vescica, si riflette da quest’ultima sulla faccia anteriore dell’utero, a livello dell’istmo, delimitando tra i due organi uno spazio detto cavo vescicouterino. Proseguendo dalla faccia anteriore dell’utero, il peritoneo ne riveste il fondo e quindi la faccia posteriore del corpo e la parete posteriore della porzione sopravaginale del collo, sino al fornice vaginale posteriore. Di qui, passando sul pavimento pelvico, raggiunge l’intestino retto e la parete posteriore della pelvi, formando una profonda tasca o cavo rettouterino di…

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    Mezzi di fissità dell’ovaio

    I mezzi di fissità dell’ovaio sono rappresentati da 4 legamenti: il legamento sospensore o lombo-ovarico, l’utero-ovarico, il mesovarico e il tubo-ovarico. Il legamento sospensore dell’ovaio è formato dai vasi ovarici, provenienti dalla regione lombare e accompagnati da fibre connettivali e muscolari lisce. Il peritoneo viene sollevato da queste formazioni in una piega a livello dello stretto superiore dove essa incrocia i vasi iliaci esterni poco al davanti dell’articolazione sacro-iliaca. Il legamento prosegue quindi in basso e in dietro terminando all’estremità superiore del margine mesovarico dell’ovaio dopo aver formato il tratto più esterno del margine superiore del legamento largo, nel piccolo spazio compreso tra la tuba uterina e la parete pelvica.…

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    Genitali esterni femminili

    In breve Gli organi genitali esterni femminili comprendono: Monte di Venere (o del pube). Grandi labbra. Piccole labbra (o ninfe). Vestibolo della vagina con l’imene e le ghiandole vestibolari maggiori (di Bartolino) e minori. Clitoride. Bulbi del vestibolo. Nell’insieme essi formano la vulva (o pudendo muliebre). Sede I genitali esterni femminili sono situa­ti al di sotto della sinfisi pubica e, superficial­mente al trigono urogenitale, nello spazio compreso tra la radice delle cosce. Dal punto di vista topografico corrispondono in gran parte al perineo anteriore, cioè allo spazio triangolare con apice al margine inferiore della sinfisi pubica che è limitato lateralmente dai solchi genitocrurali e in dietro da una linea che unisce…

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    Appendici vescicolose

    Le appendici vescicolose sono piccole formazioni cistiche, che possono essere reperite sulla pagina anteriore del mesosalpinge, in vicinanza dell'epooforon. Il loro significato non è ben noto. Più costante, tra queste, è l'appendice vescicolosa (o idatide di Morgagni) che si rinviene in corri­spondenza delle fimbrie dell'infundibolo tubarico, più frequentemente della fimbria ovarica. Ha l'aspetto di una vescicola peduncolata, del volu­me di un pisello o poco più, ripiena di liquido chiaro e a parete sottile, costituita da un epitelio semplice, ap­piattito o cubico e da una tonaca connettivale ricca di vasi.

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    Monte di Venere (o del pube)

    Il monte di Venere (o del pube) si presenta come una regione triangolare spor­gente, situata in corrispondenza del pube, limi­tata lateralmente dalle pieghe inguinali e in con­tinuazione superiormente con l'ipogastrio e in basso con le grandi labbra. La cute che lo rive­ste è glabra in età prepuberale; dopo la pubertà si ricopre, insieme alla grandi labbra, di lunghi peli. L'epidermide è spessa e nel derma si pos­sono trovare ghiandole sudoripare e sebacee. Tra derma e ipoderma esiste uno strato di la­melle fibroelastiche che, insieme a quelle prove­nienti dalle grandi labbra, si portano in alto per perdersi nella linea alba.