Apparato digerente
Dotto cistico
Il dotto cistico si estende dal collo della colecisti al dotto epatico comune nel quale confluisce per formare il coledoco. Ha una lunghezza media di 3-4 cm; questo valore è peraltro assai variabile, come variabile è il suo modo di confluire con il dotto epatico comune. È compreso nel legamento epatoduodenale. Il dotto cistico presenta una configurazione interna caratteristica. La mucosa infatti si presenta sollevata in una piega spiraliforme denominata valvola spirale (di Heister). Il dotto cistico riceve 2-3 arterie provenienti dall’arteria cistica; queste si anastomizzano con le arterie del coledoco. Le vene vanno direttamente nel tronco della vena porta, oppure si aprono nella rete venosa della colecisti. I linfatici…
Muscolo elevatore del palato (o peristafilino interno)
Il muscolo elevatore del palato (o peristafilino interno) eleva il palato molle ed è costrittore dell’orifizio faringeo della tuba uditiva. È cilindrico all’origine e si fa appiattito verso l’inserzione. Si distacca dalla faccia inferiore della piramide del temporale e dalla lamina laterale della cartilagine tubarica. Si porta in basso e medialmente per inserirsi alla faccia posteriore dell’aponeurosi palatina. Articolo creato il 26 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Superficie interna dell’intestino tenue
Aperto longitudinalmente l'intestino tenue, si osserva innanzitutto l'esistenza di rilievi della sua superficie interna che hanno forma di pieghe sottili disposte trasversalmente al suo asse maggiore. Sono le pieghe circolari (ovalvole conniventi) (di Kerkring), sporgenze permanenti della mucosa, raramente estese in forma di anello completo per tutta la circonferenza dell'intestino, più spesso limitate solo a un tratto di questa, distanti l'una dall'altra 6-8 mm e di pari altezza. Più frequenti e maggiormente sviluppate nel terzo prossimale del digiuno si fanno via via più rade e meno pronunciate fino a scomparire del tutto nell'ultima porzione dell'ileo.
Ghiandola sottomandibolare
La ghiandola sottomandibolare, pari, è una ghiandola salivare maggiore che si trova nella regione sopraioidea accolta entro la loggia sottomandibolare, avvolta da una sottile capsula connettivale. Ciascuna ghiandola, del peso di 7-8 g, ha la forma di un prisma triangolare; vi si distinguono una faccia laterale, una faccia mediale e una faccia inferiore. La faccia laterale è in rapporto in avanti con la fossa sottomandibolare della mandibola e indietro con il muscolo pterigoideo interno; tra la superficie della ghiandola e la mandibola decorrono l’arteria e la vena sottomentale e si trovano alcuni linfonodi sottomandibolari; anche l’arteria faciale si pone in rapporto con la parte posteriore di questa faccia. La faccia…
Muscolo dell’ugola (o palatostafilino)
Il muscolo dell’ugola (o palatostafilino) solleva e accorcia l’ugola. Origina dalla faccia posteriore dell’aponeurosi palatina in prossimità della spina nasale posteriore e termina assottigliandosi all’apice dell’ugola. Articolo creato il 26 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Spazio sovramesocolico
Lo spazio sovramesocolico ha per limiti: in avanti la cavità previscerale; in dietro la parete dorsolombare; in alto il diaframma; in basso il colon trasverso con il proprio meso.
Colecisti (o cistifellea)
La colecisti (o cistifellea) è un serbatoio piriforme annesso alle vie biliari; si trova a occupare una depressione corrispondente alla porzione anteriore del solco sagittale destro della faccia viscerale del fegato; questa depressione si presenta slargata e viene per questo detta fossa della colecisti (ofossa cistica).
Denti
I denti sono organi durissimi la cui funzione primaria è quella, oltre quella fonetica ed estetica, della masticazione del cibo.
Borsa omentale (o retrocavità degli epiploon)
La borsa omentale (o retrocavità degli epiploon), di forma irregolare, è localizzata al di dietro dello stomaco ma si estende oltre i suoi limiti. Il termine di borsa omentale con cui essa viene anche indicata è dovuto alla sua analogia con una borsa sierosa, facilitante in questo caso i movimenti gastrici.
Mesoappendice (o mesenteriolo)
Il mesoappendice (o mesenteriolo) è una piega triangolare del peritoneo che circonda l’appendice vermiforme e si attacca al di dietro della porzione terminale sinistra del mesentere, in stretta vicinanza del passaggio ileocecale. Le sue due lamine, di estensione variabile, racchiudono vasi, nervi e linfatici diretti all’appendice, insieme a un linfonodo. Articolo creato il 21 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.