Apparato cardiovascolare
Circolazione fetale
Nel corso della vita embrionale e successivamente nella vita fetale le condizioni anatomiche della circolazione del sangue subiscono varie modificazioni per cui si distinguono: una prima circolazione (o circolazione vitellina), transitoria e di breve durata, che si effettua fra cuore, vasi dell'embrione e vasi vitellini e una seconda circolazione (o circolazione placentare), che compare già nell'embrione ma si perfeziona nel feto con la formazione e lo sviluppo della placenta e che fa capo ai vasi ombelicali (arterie e vena ombelicali). Questa seconda circolazione rappresenta il dispositivo circolatorio proprio del periodo fetale e permane fino alla nascita.
Vene del cervello (o vene cerebrali)
Le vene del cervello (o vene cerebrali) sono per lo più indipendenti dal decorso delle arterie, più numerose di quelle e di calibro maggiore. Posseggono una parete sottile e puramente fibrosa; non hanno valvole. Si classificano in superficiali e profonde. Le vene cerebrali superficiali originano da venule della corteccia telencefalica e della sottostante sostanza bianca degli emisferi. Decorrono sulla convessità delle circonvoluzioni cerebrali, nello strato piale della leptomeninge, e confluiscono in tronchi che, attraversato lo spazio leptomeningeo, si aprono nei seni della dura madre della volta (vene cerebrali superiori) e della base del cranio (vene cerebrali inferiori). Hanno disposizione assai variabile. Tra queste sono da ricordare in particolare la vena dell’insula (che…
Vena linguale
La vena linguale origina come breve tronco comune in corrispondenza del margine posteriore del muscolo ioglosso, per la confluenza di diverse vene della lingua: vena sottolinguale, vene profonde della lingua, vene dorsali della lingua, vena satellite del nervo ipoglosso. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Tronco tireocervicale
Il tronco tireocervicale è un’arteria breve e voluminosa che si stacca dalla prima porzione dell’arteria succlavia e si divide immediatamente nelle arterie tiroidea inferiore, cervicale ascendente, cervicale superficiale e trasversa della scapola. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vena toracica (o mammaria) interna
La vena toracica (o mammaria) interna origina per la confluenza delle vene epigastriche superiori e delle vene muscolofreniche che drenano il sangue dai territori serviti dalle arterie omonime. Riceve radici dalle prime 9-10 vene intercostali anteriori, rami sternali, rami perforanti, alcune vene mediastiniche. Costituisce, per le sue connessioni con la vena epigastrica inferiore (della iliaca esterna) un’importante via di comunicazione tra i sistemi della vena cava superiore e della vena cava inferiore. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Innervazione del cuore
Il cuore è innervato dal plesso cardiaco, alla cui formazione concorrono fibre parasimpatiche provenienti dai nervi vaghi e fibre ortosimpatiche derivate da gangli e da tronchi del tratto cervicale e toracico della catena dell’ortosimpatico. I rami cardiaci del vago originano nel collo e nel torace, con notevole variabilità, e si riuniscono in un gruppo superiore, uno medio e uno inferiore. Il gruppo superiore è costituito da due o tre filamenti che si staccano dal vago nella parte alta del collo per formare il nervo cardiaco superiore del vago che si unisce quasi invariabilmente al nervo cardiaco cervicale superiore dell’ortosimpatico. Il gruppo medio consta di 1-3 rami che emergono dall’ansa del…
Vene della circolazione polmonare
Le vene della circolazione polmonare conducono il sangue dai polmoni all’atrio sinistro. Articolo creato il 25 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Plessi venosi vertebrali
I plessi venosi vertebrali, estesi per tutta la lunghezza del rachide, raccolgono il sangue venoso dai corpi vertebrali, dal midollo e dalle meningi spinali, dai muscoli delle docce vertebrali, dai piani superficiali delle regioni posteriori del tronco. Defluiscono: nella vena vertebrale e nella vena giugulare posteriore, affluenti dei tronchi venosi brachiocefalici; in gran parte nelle vene azigos, emiazigos ed emiazigos accessoria attraverso il ramo dorsospinale delle vene intercostali; nelle vene lombari della vena cava inferiore; nelle vene ileolombare e sacrali della vena iliaca interna. Costituiscono pertanto un’ulteriore importante via anastomotica tra i sistemi della vena cava superiore e della vena cava inferiore. Le vene dei plessi vertebrali hanno parete sottile…
Funzione delle arcate arteriose del piede
Le arcate arteriose del piede assicurano un’uniforme distribuzione del sangue alle dita e all'avampiede. La loro distribuzione è simile a quella delle arcate della mano: i cerchi anastomotici si costituiscono a livello dei metatarsi e forniscono arterie intermetatarsali dorsali e plantari, a decorso rettilineo che, giunte negli spazi interdigitali, danno origine ai rami digitali propri. Ogni dito è perciò provvisto di quattro peduncoli arteriosi, due dorsali e due plantari, anastomizzati fra loro.
Arteria trasversa del collo (o scapolare posteriore)
L’arteria trasversa del collo (o scapolare posteriore) nasce dalla terza porzione dell’arteria succlavia e si dirige in alto e indietro, incrociando i rami del plesso brachiale, fino all’angolo mediale della scapola dove si divide in un ramo ascendente, che risale nella nuca e si distribuisce ai muscoli posteriori del collo, e in un ramo discendente che decorre lungo il margine vertebrale della scapola e si distribuisce ai muscoli della spalla e del dorso. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.