Apparato cardiovascolare
Arteria glutea superiore
L’arteria glutea superiore è il ramo terminale del tronco posteriore dell’arteria iliaca interna. È il più voluminoso dei rami dell'arteria iliaca interna ed è la continuazione diretta del suo tronco posteriore.
Vena grande safena
La vena grande safena inizia davanti al malleolo mediale come continuazione della vena marginale mediale e si porta poi sulla faccia mediale della gamba, dove risale verticalmente; all’altezza del ginocchio descrive una curva a concavità anteriore, abbracciando i condili mediali della tibia e del femore, e si porta nella faccia antero-mediale della coscia dove decorre lungo il margine mediale del muscolo sartorio fino a raggiungere il triangolo femorale. In corrispondenza della fossa ovale si inflette profondamente, penetra attraverso la fascia cribrosa e sbocca nella vena femorale a circa 35 mm dal legamento inguinale. In tutto il suo decorso, escluso il breve tratto terminale, è sottocutanea e soprafasciale. La sua parete…
Vene epatiche
Le vene epatiche, in numero di 15-20, drenano il sangue refluo dal parenchima epatico, pervenuto al fegato attraverso la vena porta e l'arteria epatica. Emergono dall'organo in corrispondenza della doccia retroilare (o fossa della vena cava).
Vena femorale
Come nell'arto superiore, anche nell'arto inferiore il circolo venoso refluo si realizza attraverso due sistemi di vasi: le vene profonde, satelliti delle corrispondenti arterie, e le vene superficiali, poste nel sottocutaneo e indipendenti dalla ramificazione arteriosa.
Seni venosi della dura madre
I seni venosi della dura madre (alcuni impari e mediani, altri pari), sono canali venosi che decorrono nello spessore della dura madre encefalica. Hanno in sezione forma triangolare o circolare o semicircolare. La loro parete è costituita esclusivamente dall’endotelio, da un esile strato sottoendoteliale connettivale elastico e dal tessuto fibroso della dura meninge. Sono pertanto immobili e costantemente beanti. Spesso la loro cavità è attraversata da briglie, setti o trabecole. Presentano, lungo il loro decorso, cavità a forma di lacune irregolari, i laghi sanguigni (o lacune venose) che ricevono lo sbocco di vene meningee e di vene diploiche. Oltre a defluire principalmente nella vena giugulare interna i seni comunicano con…
Vene profonde dell’arto inferiore
Le vene profonde del piede e della gamba, in genere duplici, corrispondono tutte ai rami arteriosi omonimi, dei quali sono satelliti; hanno parete di tipo propulsivo e sono provviste di numerose valvole. Contraggono anastomosi con le vene superficiali. Articolo creato il 9 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arteria faciale
L’arteria faciale è un ramo collaterale della carotide esterna; nasce sopra l’origine dell’arteria linguale e termina sulla parete laterale del naso esterno, in prossimità dell’angolo interno dell’orbita. Dal suo punto d’origine, l’arteria faciale risale lungo la parete laterale della faringe, appoggiata al muscolo costrittore superiore; incrocia quindi il polo posteriore della ghiandola sottomandibolare e si porta in avanti, fino al margine inferiore della mandibola. Contornato il margine di quest’osso, l’arteria passa nella faccia dove, con decorso sinuoso, si dirige verso la commessura buccale. Risale quindi nel solco nasolabiale e infine, decorrendo tra la guancia e il naso, termina fornendo rami all’ala del naso. L’arteria faciale ha un decorso alquanto tortuoso…
Atrio sinistro
Rispetto all'atrio destro, l’atrio sinistro è caratterizzato dal minor volume e dal maggior spessore delle pareti. Tuttavia, per il suo asse maggiore disposto trasversalmente, forma gran parte della base del cuore e si estende verso destra coprendo, in parte, l'atrio di quel lato.
Arteria circonflessa iliaca profonda
L’arteria circonflessa iliaca profonda è un ramo collaterale dell’arteria iliaca esterna. Risale fino alla spina iliaca anteriore superiore, dietro al legamento inguinale e prosegue quindi in direzione posteriore lungo il labbro interno della cresta iliaca, tra il muscolo trasverso e il muscolo obliquo interno dell’addome. Termina anastomizzandosi con l’arteria ileolombare. Fornisce diramazioni ai muscoli circostanti e un ramo ascendente per la parete addominale. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vena mesenterica superiore
La vena mesenterica superiore di calibro maggiore dell’inferiore, raccoglie il sangue refluo dall’intestino tenue, dalla metà destra del crasso e in parte anche dallo stomaco, dal pancreas, dal grande omento. Inizia in corrispondenza della parte terminale dell’ileo, risale descrivendo un’ampia curva con concavità rivolta verso destra entro la radice del mesentere fino a raggiungere la porzione orizzontale del duodeno, che incrocia dal davanti; si insinua quindi dietro la testa del pancreas dove termina nel tronco della vena porta. Il decorso e i territori di origine della vena mesenterica superiore e dei suoi rami corrispondono a quelli dell’arteria omonima. Rami affluenti della vena mesenterica superiore sono: Vene intestinali. Vena ileocolica. Vena…