Apparato cardiovascolare

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria epatica (o gastroepatica)

    L’arteria epatica (o gastroepatica) decorre orizzontalmente verso destra e in avanti, passando davanti al pilastro mediale destro del diaframma, dietro la parete posteriore della borsa omentale, sul margine superiore del pancreas. All’altezza del margine superiore della prima porzione del duodeno fornisce l’ar­teria gastroduodenale e conti­nua verso il fegato con il nome di arteria epatica propria. Passa quindi davanti alla vena porta e risale fra i foglietti del legamento epatoduodenale, accompagnata dalla vena por­ta e dal dotto coledoco. S’impegna poi come arteria epatica pro­pria nel peduncolo epatico e, in prossimità del­l’ilo, si divide al davanti dei rami portali in un tronco destro e uno sinistro. Il ramo destro, di calibro maggiore…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vascolarizzazione della spalla

    La vascolarizzazione della spalla è garantita da un importante dispositivo anastomotico arterioso che connette le arterie succlavia, ascellare e brachiale. Tale dispositivo anastomotico provvede al regolare afflusso del sangue ai territori periferici attraverso i circoli collate­rali quando la compressione funzionale di tratti arteriosi rende necessario l'intervento di vie al­ternative.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arterie

    Le arterie sono condotti muscolomembranosi deputati al trasporto e alla distribuzione del sangue agli organi. Originano dai ventricoli del cuore con i grossi vasi arteriosi, aorta e tronco polmonare, che ramificandosi ripetutamente formano rispettivamente l'albero arterioso della grande circolazione e dellapiccola circolazione; terminano nella compagine degli organi con esi­li rami, le arteriole, che immettono il sangue nelle reti vascolari di scambio del distretto capillare.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena gastrica sinistra (o vena coronaria dello stomaco)

    La vena gastrica sinistra (o vena coronaria dello stomaco), ramo affluente della vena porta,trae origine nelle pareti dello stomaco per la con­fluenza di rami che si dirigono verso la piccola curvatu­ra lungo la quale la vena decorre da destra verso sini­stra. All’inizio comunica con la vena gastrica destra e giunta al cardias si anastomizza con le vene esofagee inferiori; piega quindi a destra, in dietro e in basso per portarsi a sboccare nel tratto iniziale della vena porta. Articolo creato il 7 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Sistema delle vene cave

    Il sistema delle vene cave è formato, in sede centrale, dai due tronchi venosi principali, la ve­na cava superiore e la vena cava inferiore, e da grosse vene collettrici affluenti che drenano vasti distretti corporei. Alle vene collettri­ci fanno capo, direttamente o per confluenza, le vene delle circolazioni distrettuali le quali trag­gono origine da radici venose (vene di origine) drenanti gli organi e/o le formazioni anatomi­che di definiti territori corporei. Nel loro decor­so in direzione centrale, le vene delle circolazioni distrettuali ricevono, tuttavia, rami affluenti, ta­lora numerosi e importanti, provenienti da altri territori, che modificano la fisionomia distret­tuale del vaso ampliandone, anche notevolmen­te, il territorio di drenaggio. In effetti, per…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene

    Le vene sono condotti membranosi che hanno origine dalle reti capilla­ri dei tessuti e degli organi, procedono in dire­zione centripeta e confluiscono a costituire tronchi di calibro sempre maggiore. Riconduco­no al cuore il sangue refluo dal distretto capilla­re a un regime pressorio che è notevolmente in­feriore a quello che esiste nell'albero arterioso, fattore questo di primaria importanza ai fini della loro caratterizzazione strutturale. Le vene differiscono dalle arterie principal­mente per la maggiore sottigliezza e la minore elasticità della loro parete, per essere facilmente depressibili e dilatabili, per la presenza di valvo­le, per la frequenza delle anastomosi.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Seno cavernoso

    Il seno cavernoso, pari, è situato lateralmente alla sella turcica dello sfenoide ed è esteso dall’avanti in dietro dalla fessura orbitaria superiore all’apice della piramide del temporale. La cavità del seno è percorsa in tutti i sensi da numerose trabecole ed è attraversata dall’arteria carotide interna (avviluppata dal plesso carotico interno dell’ortosimpatico) e dal nervo abducente; nella parete laterale del seno decorrono il nervo oculomotore comune, il ner­vo trocleare e i nervi oftalmico e mascellare, branche del trigemino. Riceve le vene oftalmiche superiore e inferiore, la vena centrale della retina, vene cerebrali, il seno sfenoparietale e talvolta la vena grande anastomotica. Continua nei seni petrosi, superiore e inferiore, e nel plesso basilare.…