Apparato cardiovascolare
Vene renali
Le vene renali hanno origine all’ilo del rene per confluenza di 4-6 rami che emergono dal parenchima; decorrono obliquamente in alto e medialmente, al davanti dell’arteria renale, per aprirsi nella parete laterale della vena cava inferiore a livello della 2a vertebra lombare; sono coperte dal peritoneo. La vena renale sinistra è più voluminosa e più lunga; per portarsi alla vena cava inferiore supera la linea mediana, incrociando ventralmente l’aorta. Sono vene di tipo propulsivo; possiedono allo sbocco una valvola insufficiente. Rami affluenti della vena renale sono: Vene surrenali inferiori. Vene ureterali. Vena genitale (solo della vena renale sinistra). Vena surrenale dello stesso lato (solo della vena renale sinistra). Articolo creato…
Vene cutanee plantari del piede
Le vene cutanee plantari del piede iniziano dalle vene digitali plantari che approdano a un’arcata venosa a concavità posteriore, situata a livello delle teste delle ossa metatarsali, detta arcata venosa plantare cutanea. Una rete venosa di vasi esili estesa a tutta la pianta del piede, la rete venosa plantare cutanea, defluisce in avanti nella concavità dell’arco venoso plantare, sui lati nelle vene marginali. Alle due estremità, l’arcata venosa plantare risale portandosi sul dorso del piede, si connette sui due lati con le vene marginali mediale e laterale al loro inizio e comunica inoltre con la rete venosa dorsale del piede mediante le vene intercapitolari che traversano gli spazi interdigitali. Articolo creato…
Seno sfenoparietale
Il seno sfenoparietale, pari, origina da laghi sanguigni del seno sagittale superiore; decorre in un solco osseo del parietale posto dietro la sutura coronale e quindi lungo il margine posteriore della piccola ala dello sfenoide; sbocca all’estremo anteriore del seno cavernoso. Riceve vene diploiche, vene meningee, vene cerebrali anteriori e la vena cerebrale media superficiale. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Configurazione esterna del cuore
Sulla superficie esterna del cuore si descrivono una faccia anteriore (o sterno-costale), una faccia postero-inferiore (o diaframmatica), una base, alla quale fanno capo i grossi vasi della grande e della piccola circolazione, un apice (o punta) rivolta in basso e a sinistra e due margini, destro (o acuto) e sinistro (od ottuso). Un solco atrio-ventricolare (o coronario) a decorso trasversale, separa la porzione postero-superiore (o atriale) da quella antero-inferiore (o ventricolare); questo solco è visibile in tutta la sua estensione sulla faccia postero-inferiore, mentre sulla faccia anteriore è nascosto in parte dalle origini del tronco polmonare e dall’aorta.
Vena succlavia
La vena succlavia raccoglie il sangue refluo dall’arto superiore, dalle regioni superficiali della testa e del collo e dalla parte superiore del torace. Inizia come diretta continuazione della vena ascellare, in corrispondenza del margine laterale della 1a costa, e termina dietro l’articolazione sterno-clavicolare unendosi alla vena giugulare interna per formare il tronco venoso brachiocefalico. Ha decorso quasi rettilineo e trasversale e ha rapporto: Anteriormente con il muscolo succlavio. Posteriormente e lateralmente con il muscolo scaleno anteriore che la separa dall’arteria omonima. Superiormente con il capo clavicolare del muscolo sternocleidomastoideo e con la fascia cervicale media. Inferiormente con la 1a costa e con la cupola pleurica. La fascia cervicale media e…
Arteria epigastrica inferiore
L’arteria epigastrica inferiore è un ramo collaterale dell’arteria iliaca esterna.
Arteria faringea ascendente (o arteria faringomeningea)
L’arteria faringea ascendente (o arteria faringomeningea) è un lungo e sottile ramo collaterale della carotide esterna; decorre verso l’alto sulla parete laterale della faringe, fino a raggiungere la base del cranio. I rami collaterali dell’arteria faringea ascendente sono tre o quattro rami faringei che si distribuiscono alla faringe, alla tuba uditiva e alla tonsilla palatina e l’arteria timpanica inferiore che accompagna il ramo timpanico del nervo glossofaringeo per distribuirsi alla parete mediale del cavo del timpano. I rami terminali sono i rami meningei posteriori che penetrano nel cranio attraverso il foro lacero, il foro giugulare e il canale dell’ipoglosso per distribuirsi alla dura madre della fossa cerebellare. Articolo creato il 7…
Arteria carotide comune
Le arterie carotidi comuni sono i principali vasi arteriosi per l'irrorazione della testa e del collo. L'arteria carotide comune destra si distacca dal tronco brachiocefalico, dietro l'articolazione sterno-clavicolare destra. L'arteria carotide comune sinistra ha origine direttamente dall'arco dell'aorta.
Vene profonde dell’arto superiore
Le vene profonde dell’arto superiore, in genere doppie, corrispondono alle rispettive arterie e ai loro rami collaterali di cui sono satelliti e hanno eguale denominazione. Nascono, nella mano, come vene metacarpiche dorsali e palmari che affluiscono alle arcate venose superficiali e profonde; proseguono, nell’avambraccio, con due vene ulnari e due vene radiali che, all’altezza del gomito, confluiscono per formare le due vene brachiali, satelliti dell’arteria omonima. Raccolgono il sangue refluo dai territori profondi dell’arto superiore. Contraggono anastomosi con le vene superficiali e sono largamente provviste di valvole. Nella vena brachiale mediale sbocca la vena basilica. Articolo creato il 26 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arteria pudenda interna
L’arteria pudenda interna è un ramo parietale del tronco anteriore dell’arteria iliaca interna. È il più piccolo dei due rami di divisione del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna, essendo l'altro l'arteria glutea inferiore. Si distribuisce al perineo e ai genitali esterni con un decorso che è uguale nei due sessi; sono invece diversi nel maschio e nella femmina il calibro del vaso (che è maggiore nel maschio) e le sue diramazioni.