Apparato cardiovascolare
Vasi e nervi delle arterie
La nutrizione della parete arteriosa avviene per diffusione di materiali dal lume vascolare, ma nelle arterie di grosso e medio calibro esistono piccole arterie nutritizie, dette vasa vasorum, che provvedono all’irrorazione sanguigna degli strati più esterni della parete. Queste arterie si ramificano nella tonaca avventizia, dove si risolvono in una fitta rete di vasi capillari; nelle arterie di calibro maggiore, ramuscoli arteriosi penetrano anche nella parte esterna della tonaca media. Nell'avventizia di queste arterie, sono presenti anche piccoli vasi venosi e vasi linfatici a decorso prevalentemente longitudinale. Le arterie sono fornite di rami nervosi, le cui fibre sono efferenti o afferenti.
Configurazione interna del cuore
Il cuore è un organo cavo suddiviso internamente in due metà indipendenti, cuore destro e cuore sinistro. Ogni metà comprende due cavità: una superiore, cubica, detta atrio, l'altra inferiore, di forma conica o piramidale, detta ventricolo. Ciascun atrio comunica con il ventricolo sottostante attraverso l'orifizio atrio-ventricolare, mentre i due atrii e i due ventricoli sono fra loro separati per mezzo di due sepimenti, di differente spessore e costituzione, detti rispettivamente setto interatriale e setto interventricolare.
Arteria vaginale
L’arteria vaginale èun ramo viscerale del tronco anteriore dell’arteria iliaca interna. Spesso doppia o tripla, irrora la vagina e invia rami anche ai bulbi del vestibolo, al fondo della vescica e alle parti adiacenti del retto. Partecipa, con i rami cervico-vaginali dell’arteria uterina, alla formazione delle arterie azigos della vagina, due tronchi longitudinali mediani che discendono sulle pareti anteriore e posteriore dell’organo. Con una frequenza assai elevata, l’arteria vaginale può originare dal tratto intrapelvico dell’arteria pudenda interna. Con una frequenza assai elevata, l’arteria prostatica può originare dal tratto intrapelvico dell’arteria pudenda interna. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arteria tiroidea inferiore
L’arteria tiroidea inferiore si dirige verticalmente in alto, davanti al margine mediale del muscolo scaleno anteriore, fino all’altezza della cartilagine cricoide; piega poi orizzontalmente in dentro passando, a livello del tubercolo anteriore del processo trasverso della 6a vertebra cervicale, davanti ai vasi vertebrali e dietro al fascio vascolonervoso del collo; discende, infine, sul muscolo lungo del collo per raggiungere il polo inferiore del lobo laterale della ghiandola tiroide. Contrae rapporti con il nervo laringeo inferiore che, per lo più, decorre dietro all’arteria a sinistra, dietro o davanti all’arteria, a destra. Sul lato sinistro l’arteria è incrociata dal dotto toracico. Rami collaterali dell’arteria tiroidea inferiore sono: Rami muscolari per i muscoli…
Vene intercostali
Le vene intercostali, in numero di 12 da ciascun lato, decorrono nei rispettivi spazi intercostali e originano dalla confluenza di due radici, il ramo intercostale propriamente detto che decorre sopra l’arteria nel solco costale lungo il margine inferiore delle coste e raccoglie il sangue dalla parete toracica, e il ramo dorsospinale che raccoglie il sangue dalla cute e dai muscoli del dorso e in parte dai plessi venosi vertebrali. Crescono di calibro dalla prima all’ultima. Nell’ultimo tratto del loro decorso, aderenze della pleura parietale le mantengono beanti. Il ramo intercostale propriamente detto che comunica anteriormente con la vena toracica (o mammaria) interna, riceve, nei primi 6-7 spazi intercostali, vene costoascellari che…
Vene circonflesse mediale e laterale del femore
Le vene circonflesse mediale e laterale del femore sono satelliti delle arterie omonime. Si anastomizzano con le vene perforanti, con la vena glutea inferiore e con la vena otturatoria. Le anastomosi dei rami della vena femorale profonda con la vena ischiatica e la vena otturatoria formano un’importante via collaterale in caso di ostruzione della vena femorale. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vena giugulare posteriore
La vena giugulare posteriore origina dal plesso sottooccipitale al quale giungono vene dall’interno del cranio e dallo speco vertebrale. Discende nella regione cervicale, seguendo il muscolo semispinale del collo; sbocca nel tronco venoso brachiocefalico dietro alla vena vertebrale. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arteria circonflessa laterale del femore
L’arteria circonflessa laterale del femore decorre fra i rami del nervo femorale dietro al muscolo sartorio e al muscolo retto del femore e si divide in un ramo ascendente che raggiunge la linea intertrocanterica e si anastomizza con le arterie glutea superiore e circonflessa iliaca profonda, fornendo rami ai muscoli e all’articolazione dell’anca, e in un ramo discendente che si distribuisce al muscolo quadricipite femorale e si anastomizza con l’arteria 3a perforante e con l’arteria articolare superiore laterale della rete articolare del ginocchio. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arterie vescicali superiori
Le arterie vescicali superiori sono rami viscerali del tronco anteriore dell’arteria iliaca interna. Sono rappresentate da numerosi rami che si distribuiscono alla faccia posteriore (rami prossimali) e a quelle superiore e laterale (rami distali) della vescica. Da uno di questi rami può nascere, nel maschio, l'arteria del dotto deferente.
Capillari
I capillari sono sottili canali, di dimensioni microscopiche, che rappresentano le più frequenti modalità di comunicazione fra arterie e vene. Attraverso la loro parete si effettuano gli scambi fra il sangue e i tessuti.