Apparati della sensibilità specifica

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    Utricolo e sacculo

    L’utricolo è un organo vescicolare, di forma ovoidale, lungo 3-4 mm, situato nella parte superiore del vestibolo, a contatto del recesso ellittico. Riceve i cinque sbocchi dei canali semicircolari membranosi e, medialmente, presenta l’orifizio d’imbocco del ramo utricolare del dotto endolinfatico. I recettori neurosensoriali si trovano nella macula dell’utricolo, zona discoidale situata nella parete mediale dell’organo, in cui l’epitelio di rivestimento si differenzia in cellule recettrici e in cellule di sostegno. Il sacculo è più piccolo dell’utricolo ed è situato al di sotto di questo, a contatto del recesso sferico. Presenta medialmente l’orifizio d’imbocco del ramo sacculare del condotto endolinfatico e inferiormente l’orifizio del canale reuniente, che lo collega al…

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    Corpo adiposo dell’orbita

    Il corpo adiposo dell’orbita è una massa di tessuto adiposo che riempie gli spazi della cavità orbitaria posti tra il periostio che ne riveste la superficie interna (detto periorbita) e gli organi in essa contenuti (muscoli dell’occhio, nervo ottico, fascia del bulbo). Il corpo adiposo dell’orbita adempie un’importante funzione di sostegno per questi organi e in modo particolare per il bulbo oculare il quale, tramite la fascia del bulbo (o capsula di Tenone), riposa sulla sua parte anteriore.

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    Muscolo retto laterale dell’occhio (o bulbo oculare)

    Il muscolo retto laterale dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal nervo abducente (VI paio dei nervi encefalici); contraendosi, ruota il bulbo oculare sul piano orizzontale, spostandone il polo anteriore in senso laterale. Origina dal segmento laterale dell’anello tendineo comune (di Zinn) e, con un capo accessorio, dal margine inferiore della fessura orbitaria superiore. Decorre in vicinanza della parete laterale dell’orbita e s’inserisce sulla superficie laterale della sclera, a circa 7 mm di distanza dal limbus. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Anello tendineo comune (di Zinn)

    L’anello tendineo comune (di Zinn) è un piccolo tendine nastriforme, ad anello, che s’inserisce nel fondo dell’orbita circoscrivendo il foro ottico e l’estremità mediale della fessura orbitaria superiore. Dal suo margine periferico si dipartono, sotto forma di lamine fibrose, i tendini di origine dei 4 muscoli retti. Lo spazio da esso circoscritto viene diviso in due parti da un setto fibroso: la parte supero-mediale, corrispondente al foro ottico, dà passaggio al nervo ottico e all’arteria oftalmica; la parte infero-laterale, in rapporto con l’estremità mediale della fessura orbitaria superiore, dà passaggio ai nervi oculomotore, nasociliare, abducente e alla vena oftalmica superiore. In corrispondenza della linea di inserzione sull’osso, l’anello tendineo prende…

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    Vasi e nervi della ghiandola lacrimale

    Le arterie sono rami dell’arteria lacrimale. Le vene si raccolgono nella vena lacrimale, satellite della vena oftalmica superiore. I vasi linfatici della parte orbitaria sono tributari dei linfonodi preauricolari e parotidei profondi; quelli della parte palpebrale appartengono allo stesso sistema dei linfatici delle palpebre e della congiuntiva. I nervi sono rami del lacrimale; portano fibre secretici parasimpatiche postgangliari provenienti dal ganglio sfenopalatino (che riceve fibre pregangliari dal nervo intermedio). Articolo creato il 3 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Apparato della vista

    L’apparato della vista è costituito da organi pari e simmetrici situati per la massima parte nella regione anteriore della testa, al di sotto della fronte e ai lati della radice del naso, ossia nelle cavità orbitarie (od orbite). Di tali organi il principale è l’occhio (o bulbo oculare); gli altri, denominati organi accessori dell’occhio, sono sempre contenuti all’interno dell’orbita in rapporto più o meno diretto con il bulbo oculare assieme al quale collaborano all’espletamento della funzione visiva. Si raggruppano in un apparato motore (quelli che conferiscono all’occhio motilità) e in un apparato protettore (quelli che difendono l’occhio da eventuali agenti dannosi). L’apparato protettore del bulbo oculare è formato dal sopracciglio,…

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    Corpo vitreo

    Il corpo vitreo è un gel chiaro e trasparente, con contenuto d’acqua superiore al 98%, che, nella sua parte periferica, presenta un addensamento impropriamente chiamato membrana ialoidea. Con questa sua parte periferica, più densa, il corpo vitreo si pone in rapporto con la membrana limitante interna della retina, fino all’ora serrata, quindi con il corpo ciliare, con le fibre posteriori della zonula ciliare e infine con la faccia posteriore del cristallino, che viene accolta in un infossamento della sua superficie anteriore, la fossa ialoidea. Il corpo vitreo è attraversato, dall’indietro in avanti, dal canale ialoideo che, partendo dalla papilla del nervo ottico, raggiunge anteriormente il centro della fossa ialoidea. Nella…

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    Muscolo elevatore della palpebra superiore

    Il muscolo elevatore della palpebra superiore è innervato dal nervo oculomotore. La sua contrazione determina il sollevamento della palpebra superiore. Origina al di sopra dell’anello tendineo, dal margine superiore del foro ottico. Si dirige in avanti, decorrendo sotto al tetto dell’orbita, al di sopra del muscolo retto superiore. Termina con una espansione fibrosa che prende principalmente inserzione sul tarso della palpebra. Articolo creato l’1 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Meato acustico esterno

    Il meato acustico esterno è un condotto, fornito di uno scheletro fibrocartilagineo nel suo terzo laterale e di uno scheletro osseo nei suoi due terzi mediali, che si estende dalla conca del padiglione all’orecchio medio, terminando a livello della membrana del timpano. Sul piano orizzontale presenta un decorso a S italica, essendo il suo segmento esterno obliquo in avanti, il segmento medio in dietro e il segmento interno ancora in avanti; sul piano frontale esso è diretto medialmente e un poco in basso, descrivendo nel suo insieme una lieve curva a convessità superiore. L’asse complessivo del condotto è comunque orientato da dietro in avanti e forma con il piano sagittale…

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    Ciglia delle palpebre

    Le ciglia sono grossi e lunghi peli, molto più numerosi a livello della palpebra superiore (circa 120). Esse hanno lo stesso colore dei capelli ma non incanutiscono con l’avanzare dell’età; si rinnovano ogni 150 giorni. Nei loro grossi follicoli che decorrono obliquamente in alto e indietro approfondendosi fino al tarso, oltre a sboccare normali ghiandole sebacee, si aprono pure i condotti di particolari ghiandole sudoripare apocrine, le ghiandole ciliari (di Moll). Articolo creato il 3 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.