Anatomia
Nuclei della sostanza grigia del midollo spinale
I nuclei della sostanza grigia del midollo spinale sono distinti in nuclei somatomotori, visceroeffettori (o mioleiotici) e somatosensitivi e viscerosensitivi. I nuclei somatomotori, deputati all’innervazione della muscolatura volontaria, si trovano nella testa del corno anteriore del midollo spinale. Essi sono costituiti dai motoneuroni e danno luogo alle fibre motrici somatiche che si distribuiscono ai muscoli scheletrici. I nuclei visceroeffettori (o mioleiotici), destinati all’innervazione della muscolatura involontaria, sono posti nella base del corno anteriore e particolarmente nel corno laterale del midollo spinale. Essi sono formati dalle cellule effettrici viscerali e danno origine alle fibre pregangliari, che mettono capo ai gangli simpatici. I nuclei somatosensitivi sono costituiti da cellule funicolari e sono…
Tuba uditiva (di Eustachio)
La tuba uditiva (di Eustachio) è un condotto lungo circa 35-45 mm mediante il quale la cavità timpanica comunica con la rinofaringe. Si divide in una parte ossea lunga circa 10 mm, scavata nell’osso temporale, e in una parte fibrocartilaginea facente seguito a quella ossea, lunga circa 25-35 mm. La parte fibrocartilaginea è provvista di uno scheletro cartilagineo avente la forma di una doccia aperta in basso, che una lamina di tessuto fibroso trasforma in un canale.
Vasi e nervi della ghiandola sottolinguale
Le arterie sono rami della sottolinguale e della sottomentale. Le vene si portano nella sottolinguale e nella sottomentale. I linfatici vanno ai linfonodi sottomandibolari. L’innervazione è del tutto simile a quella delle ghiandole sottomandibolari. Le fibre eccitosecretrici postgangliari (parasimpatiche) provengono infatti dal ganglio sottomandibolare, annesso al nervo linguale, o da un piccolo ganglio distinto, il ganglio sottolinguale. Articolo creato il 14 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Encefalina
L’encefalina è un pentapeptide (5 aminoacidi) che fa parte di un gruppo di molecole che hanno effetti simili a quelli dei composti oppiacei. Tali sostanze sono state isolate dall’encefalo dopo la scoperta che le cellule nervose di taluni territori encefalici possiedono recettori per gli oppiacei. Un secondo gruppo di composti analoghi, le endorfine, è stato individuato come contaminante di preparazioni di ACTH. È risultato che le endorfine sono prodotte dalle stesse cellule dell’adenoipofisi che sintetizzano l’ormone adrenocorticotropo. L’encefalina è stata localizzata nelle cellule G, produttrici di gastrina, e ha quindi, nell’ambito del sistema gastroenteropancreatico (GEP), la stessa distribuzione vista per la gastrina, con la massima densità di cellule che decresce…
Parasimpatico del nervo glossofaringeo
Comprende fibre effettrici viscerali per la secrezione della ghiandola parotide e delle ghiandole salivari minori e con funzione vasodilatatrice sui vasi di questi territori. Comprende anche fibre sensitive viscerali che raccolgono la sensibilità generale del palato e del terzo posteriore della lingua, e stimoli concernenti le variazioni della pressione e del pH del sangue raccolti dal seno carotideo e dal glomo carotideo. I neuroni effettori pregangliari hanno origine da pirenofori del nucleo salivatorio inferiore, decorrono nel nervo glossofaringeo, poi nel nervo timpanico e mettono capo al ganglio otico (di Arnold). Le fibre postgangliari si recano alla parotide tramite il nervo auricolotemporale e alle ghiandole salivari minori, linguali e faringee, tramite…
Arteria tibiale posteriore
L’arteria tibiale posteriore è uno dei due rami di divisione (insieme all’arteria tibiale anteriore) dell’arteria poplitea, dalla quale origina all’altezza dell’arcata tendinea del muscolo soleo e discende dietro la tibia fino alla doccia mediale del calcagno dove termina, sotto l’inserzione prossimale del muscolo abduttore dell’alluce, dividendosi nelle arterie plantare mediale e plantare laterale. Quest’ultima si dirige dapprima in avanti e lateralmente; raggiunta la base del 5° metatarsale curva medialmente per portarsi al 1° spazio intermetatarsale dove, anastomizzandosi con il ramo plantare profondo dell’arteria dorsale del piede, forma l’arcata plantare. È dall’arteria arcuata e dall’arcata plantare che originano la maggior parte dei rami arteriosi per il piede. L’arteria tibiale posteriore ha…
Vertebre
Le vertebre presentano la conformazione interna caratteristica delle ossa brevi: sono formate, per la maggior parte, di sostanza ossea spugnosa rivestita in superficie da una lamina di sostanza compatta. Tali lamine superficiali di sostanza compatta sono più sottili nel corpo rispetto alle varie parti dell’arco. Nelle cellette della sostanza spugnosa del corpo è contenuto midollo osseo. Le facce superiori dei corpi e le superfici articolari sono rivestite da cartilagine ialina.
Vena lienale
La vena lienale, di calibro notevole, raccoglie il sangue refluo dalla milza, dal pancreas, dallo stomaco e dal grande omento. Origina all’ilo della milza per la confluenza di 5-6 rami lienali nei quali si gettano le vene gastriche brevi; decorre verso destra prima sul margine superiore della coda del pancreas, poi dietro il corpo in un solco che percorre la faccia posteriore dell’organo, incrociando in avanti l’aorta; termina unendosi quasi ad angolo retto con la vena mesenterica superiore per formare il tronco della vena porta. Rami affluenti della vena lienale sono: Vena gastroepiploica sinistra. Vene pancreatiche (sono 5 o 6). Alcune vene duodenali. Vena gastrica posteriore (quando esiste). Articolo creato il…
Plesso aorticoaddominale
Si estende innanzi al tratto di aorta addominale compreso tra l’origine dell’arteria mesenterica superiore e la biforcazione dell’aorta nelle due arterie iliache. È formato da un intreccio di fibre con ganglietti situati nei punti nodali delle sue maglie. Dal plesso aorticoaddominale si staccano fibre perivascolari che formano, attorno alle ramificazioni dell’arteria omonima, il plesso mesenterico inferiore. Il distretto di innervazione di quest’ultimo plesso comprende il primo tratto di intestino crasso fino alla flessura colica sinistra. Raccoglie fibre pre- e postgangliari provenienti dal segmento lombare della catena dell’ortosimpatico, fibre che scendono dal sovrastante plesso celiaco e alcuni rami del nervo piccolo splancnico.
Seno retto
Il seno retto, impari e mediano, decorre lungo la linea di giunzione della falce cerebrale con il tentorio del cervelletto e termina posteriormente, con varie modalità, nel seno trasverso o nel confluente dei seni. Riceve il seno sagittale inferiore anteriormente e inoltre la vena grande cerebrale di Galeno e piccole vene del tentorio. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.