Anatomia

  • Anatomia,  Apparato urinario

    Configurazione interna del rene

    Il rene è rivestito da una capsula fibrosa rap­presentata da una sottile membrana connettivale dalla cui superficie interna si dipartono esili tralci che si addentrano per breve tratto nel pa­renchima renale. In corrispondenza dell'ilo la capsula prosegue a rivestire le pareti del seno renale, fondendosi con la tonaca avventizia dei calici e dei vasi sanguigni. In condizioni normali la capsula fibrosa si distacca dall'organo con facilità. Fra la capsula e il parenchima renale si trova un esile strato di fibrocellule muscolari lisce variamente intrecciate che costituiscono la tonaca muscolare del rene.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Spazio sottomesocolico

    Lo spazio sottomesocolico comprende la maggior parte della cavità peritoneale e ha per limiti: in alto, il colon e il mesocolon trasverso; in avanti, il grande epiploon che lo separa più o meno completamente dalla cavità previscerale e dalla parete addominale anteriore; in dietro, la parete addominale posteriore; lateralmente, la parete addominale anterolaterale. Dalla linea mediana il peritoneo si porta late­ralmente a destra, rivestendo la superficie inter­na della parete addominale anteriore; raggiunge quindi le inserzioni costali del diaframma e, portandosi verso il basso, ricopre la parete ante­riore della loggia renale destra per raggiungere infine la cresta iliaca.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Liquido peritoneale

    Il liquido peritoneale è una soluzione in fase acquosa di elettroliti, proteine e altre sostanze derivate sia dal fluido interstiziale degli organi in rapporto con il peritoneo sia dal plasma san­guigno dei vasi che irrorano il peritoneo stesso. Vi si trovano, inoltre, numerosi tipi cellulari va­riabili per quantità e morfologia, in relazione a diverse situazioni patologiche di cui esse vengo­no considerati importanti elementi diagnostici. In condizioni fisiologiche sono presenti nella cavità peritoneale cellule mesoteliali desquama­te e inoltre macrofagi liberi, mastociti, fibroblasti, linfociti e altri leucociti in numero esiguo. Articolo creato il 21 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Seni venosi della dura madre

    I seni venosi della dura madre (alcuni impari e mediani, altri pari), sono canali venosi che decorrono nello spessore della dura madre encefalica. Hanno in sezione forma triangolare o circolare o semicir­colare. La loro parete è costituita esclusivamen­te dall’endotelio, da un esile strato sottoendoteliale connettivale elastico e dal tessuto fibroso della dura meninge. Sono pertanto immobili e costantemente beanti. Spesso la loro cavità è at­traversata da briglie, setti o trabecole. Presenta­no, lungo il loro decorso, cavità a forma di lacune irregolari, i laghi sanguigni (o lacune venose) che ricevono lo sbocco di vene meningee e di vene diploiche. Oltre a defluire principalmente nella vena giugulare interna i se­ni comunicano con…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso uncinato

    L’osso uncinato è l’osso più mediale della fila distale del carpo. È così chiamato per la presenza di un processo ad uncino che si distacca dalla sua faccia volare. Ha forma di piramide quadrangolare. La faccia distale corrisponde alla base della piramide e si articola con il 4° e 5° osso metacarpale. La faccia prossimale corrisponde all’apice che volge in alto e si articola con l’osso semilunare. La faccia mediale si articola con l’osso piramidale. La faccia laterale si articola con l’osso capitato. La faccia volare presenta il processo uncinato. La faccia dorsale è larga e rugosa. Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato genitale femminile

    Ghiandole vestibolari maggiori (di Bartolino)

    Annesse al vestibolo della vagina si trovano due ghiandole piuttosto voluminose, le ghian­dole vestibolari maggiori (di Bartolino). Sono chiamate maggiori per distinguerle da altre pic­cole ghiandole sparse nel contesto della parete del vestibolo vaginale. Le ghiandole vestibolari maggiori sono analoghe alle ghiandole bulbouretrali maschili (di Cowper). Sono poste lateralmente e posteriormente all’orifizio vaginale. Hanno la forma di una piccola mandorla con un diametro massimo di 12-15 mm e un peso di circa 5 g. Sono in rapporto in alto con il trigono urogenitale, nel cui spessore possono essere in­clusi alcuni lobuli e sono in parte nascoste dal muscolo bulbocavernoso, in parte dai bulbi del vestibolo. Il loro dotto escretore, staccatosi…