Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo elevatore dell’ano

    Il muscolo elevatore dell’ano, pari e di forma quadrangolare, rappresenta la porzione princi­pale del diaframma pelvico. Esso ha una lunga origine laterale che si estende dalla superficie in­terna del pube, al lato della sinfisi, fino alla spi­na ischiatica; nell’intervallo fra questi due punti esso trova attacco su un ispessimento della fa­scia del muscolo otturatorio interno (arco tendi­neo del muscolo elevatore dell’ano), rappresen­tato da un robusto cordone fibroso che scende dal contorno antero-superiore a quello postero-inferiore del forame otturatorio. Da questa li­nea di origine, i fasci muscolari si portano in dietro e medialmente: i più anteriori, originati dal pube, costituiscono il muscolo pubococcigeo e hanno direzione quasi sagittale; nel por­tarsi in…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Mandibola

    La mandibola è un osso impari, mediano e simmetrico che si articola con l’osso temporale e accoglie, nell’arcata alveolare, i denti inferiori. È formata da un corpo che ha la forma di ferro di cavallo con la concavità posteriore e da due rami che fanno seguito all’estremità posteriore del corpo.

  • Anatomia,  Apparato genitale maschile

    Pene

    Il pene (o verga o asta virile) è l’organo ma­schile della copulazione, resa possibile dalle sue capacità erettili. Situato nel perineo anteriore, al davanti della borsa scrotale, è costituito da tre formazioni allungate, i due corpi cavernosi del pene e il corpo spongioso dell’uretra, rivesti­te da particolari involucri connettivali e, super­ficialmente, da cute. Il pene è percorso in tutta la sua lunghezza dall’uretra (uretra peniena). Nel pene si possono distinguere, in direzione postero-anteriore, una porzione fissa (o radice), una porzione mobile (o corpo o pene propriamen­te detto) e un’estremità distale ingrossata, il glande. La radice del pene è situata profondamente nel peri­neo anteriore, contenuta nella loggia peniena, ed è diretta…

  • Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Tronchi linfatici giugulari

    I tronchi linfatici giugulari, destro e sinistro, nascono dalla confluenza del plesso collettore linfatico che drena inferiormente i gruppi dei linfonodi cervicali profondi. Drenano pertanto le vie linfatiche della metà corrispondente della testa e del collo. Seguono nel loro decorso, latero-dorsalmente, l’ultimo tratto della vena giugu­lare interna. Il tronco linfatico di destra sbocca nell’angolo di confluenza della vena giugulare interna con la vena succlavia. Il tronco linfatico di sinistra più frequentemente raggiunge il dotto toracico nell’estremo tratto del suo decorso, prima della terminazione. Articolo creato il 6 novembre 2011. Ultimo aggiornamento:vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vasi e nervi delle arterie

    La nutrizione della parete arteriosa avviene per diffusione di materiali dal lume vascolare, ma nelle arterie di grosso e medio calibro esisto­no piccole arterie nutritizie, dette vasa vasorum, che provvedono all’irrorazione sanguigna degli strati più esterni della parete. Queste arterie si ramificano nella tonaca avventizia, dove si ri­solvono in una fitta rete di vasi capillari; nelle arterie di calibro maggiore, ramuscoli arteriosi penetrano anche nella parte esterna della tonaca media. Nell'avventizia di queste arterie, sono presenti anche piccoli vasi venosi e vasi linfatici a decorso prevalentemente longitudinale. Le arterie sono fornite di rami nervosi, le cui fibre sono efferenti o afferenti.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Vasi e nervi delle vie lacrimali

    Le arterie per i condotti e per il sacco lacrimale sono rami delle arterie palpebrali mediali. Quelle per il condotto nasolacrimale, oltre che dalle palpebrali mediali, derivano dall’arteria sfenopalatina. Le vene dei condotti e del sacco lacrimale sboccano principalmente nella vena angolare; quelle del condotto nasolacrimale sono tributarie della vena sfenopalatina. I vasi linfatici delle vie lacrimali sono tributari della rete linfatica delle palpebre in alto e di quella delle fosse nasali in basso. I nervi sono rami dell’infratrocleare; il canale nasolacrimale riceve anche rami dai nervi alveolari anterosuperiori. Articolo creato il 3 ottobre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo supinatore

    Il muscolo supinatore è un muscolo posteriore profondo dell’avambraccio, innervato dal nervo radiale (C5-C6); agisce ruotando in fuori l'avambraccio (supinazione). Si dispone ad avvol­gere il terzo superiore del radio. Origina dall'e­picondilo, dal legamento collaterale radiale del gomito, dal legamento anulare del radio e dalla cresta del muscolo supinatore dell'ulna. I suoi fasci si portano in basso, in fuori e in avanti per inserirsi alle facce anteriore e laterale del radio.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Configurazione interna del cuore

    Il cuore è un organo cavo suddiviso interna­mente in due metà indipendenti, cuore destro e cuore sinistro. Ogni metà comprende due cavità: una supe­riore, cubica, detta atrio, l'altra inferiore, di forma conica o piramidale, detta ventricolo. Ciascun atrio comunica con il ventricolo sot­tostante attraverso l'orifizio atrio-ventricolare, mentre i due atrii e i due ventricoli sono fra loro separati per mezzo di due sepimenti, di differente spessore e costituzione, detti rispettivamente setto interatriale e setto interventricolare.