Anatomia
Iride
L’iride è la porzione più anteriore della tonaca vascolare (o uvea) dell’occhio (o bulbo oculare) e si presenta come un diaframma che stabilisce un confine tra la camera anteriore e posteriore del bulbo. Il centro dell’iride è occupato da un foro, la pupilla. …
Nervo statoacustico
L’8° paio dei nervi encefalici (nervo statoacustico) è composto da 2 parti distinte: il nervo vestibolare il nervo cocleare. Il nervo statoacustico emerge dal tronco encefalico a livello della fossetta retroolivare. Si dirige in avanti ed esternamente, passa davanti al flocculo cerebellare e raggiunge il meato acustico interno. Mentre lo percorre, il nervo che alla sua emergenza appare come un unico grosso tronco, si divide nei 2 nervi vestibolare e cocleare. Il nervo vestibolare incontra il suo ganglio sensitivo e si prolunga poi in 2 rami, superiore e inferiore. Il superiore si risolve in numerosi ramuscoli che escono dal meato acustico interno passando per i forellini dell’area vestibolare superiore e…
Apparato genitale maschile
L’apparato genitale maschile, nell’insieme degli organi che lo costituiscono, è deputato alla copulazione, alla produzione delle cellule germinali maschili, alla produzione di ormoni sessuali maschili e, infine, permette anche l’espulsione dell’urina raccolta in vescica. Costituiscono l’apparato genitale maschile: Gonadi, che nel maschio sono chiamate testicoli (o didimi). Vie spermatiche: Tubuli retti e rete testis. Epididimi. Canali deferenti. (Funicoli o cordoni spermatici). Condotti eiaculatori. Uretra comune. Ghiandole annesse alle vie spermatiche: Vescichette seminali. Prostata. Ghiandole bulbouretrali. Genitali esterni: Pene. Borsa scrotale (scroto). Organi rudimentali: Appendice del testicolo. Appendice dell’epididimo. Paradidimo. Condottini aberranti. I testicoli, situati nella borsa scrotale, al di fuori cioè della cavità addominale, svolgono la duplice funzione di produrre…
Nervo glossofaringeo
Il 9° paio dei nervi encefalici è il nervo glossofaringeo, un nervo misto nel quale sono rappresentati tutti e 4 i tipi di fibre. L’esiguo contingente di fibre motrici somatiche ha origine reale dalla parte rostrale del nucleo ambiguo del midollo allungato e si distribuisce al muscolo costrittore superiore della faringe e al muscolo stilofaringeo; le fibre effettrici viscerali nascono nel bulbo dal nucleo salivatorio inferiore e recano stimoli secretori per la ghiandola parotide e per le ghiandole salivari minori; le fibre sensitive somatiche, prolungamenti di neuroni del ganglio superiore, raccolgono alla periferia stimoli sensitivi della mucosa della cassa del timpano, della tuba uditiva e di un ristretto territorio del…
Arteria surrenale media
L’arteria surrenale media è un ramo collaterale viscerale dell’aorta addominale. È un’arteria pari che origina dalle facce laterali dell’aorta addominale e si dirige lateralmente e in alto, incrociando il pilastro mediale del diaframma, per raggiungere la superficie del surrene, dove si anastomizza con le diramazioni dell’arteria surrenale superiore (ramo dell’arteria frenica inferiore) e dell’arteria surrenale inferiore (ramo dell’arteria renale). Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Anastomosi arterovenose
Le anastomosi arterovenose sono comunicazioni fra arterie e vene che si realizzano a livello precapillare. Si presentano sotto due aspetti fondamentali: Come comunicazioni dirette di una arteria con una vena (anastomosi arterovenose di 1° tipo). Nelle anastomosi arterovenose di 1° tipo (più semplici) esistono, in corrispondenza dello sbocco dell’arteria o dell’imbocco della vena, minuscole formazioni sfinteriche o cuscinetti intimali di muscolatura liscia ai quali è affidato il compito di chiusura dell’anastomosi. Come comunicazioni tra una arteria e una vena mediate da un condotto intermedio a struttura speciale (anastomosi arterovenose di 2° tipo). Queste ultime, dette anche anastomosi arterovenose vere, possono presentare morfologia diversa. Il segmento intermedio può avere infatti andamento…
Rapporti della vescica urinaria
Per quanto riguarda i rapporti della vescica urinaria, si distinguono quelli della base, del corpo e dell’apice. Nel maschio, anteriormente, la base della vescica urinaria poggia sulla faccia superiore della prostata alla quale aderisce intimamente. Subito al di dietro contrae rapporti con le vescichette seminali e con le ampolle dei canali deferenti che si trovano medialmente a queste e sono dirette in basso, in avanti e all’interno. Fra le due ampolle rimane uno spazio triangolare ad apice inferiore (trigono interseminale) in corrispondenza del quale la base della vescica è separata dall’ampolla rettale per la sola interposizione di una lamina fibrosa, la fascia rettovescicale. Il tratto inferiore dell’uretere, dopo avere incrociato…
Muscoli del rachide
I muscoli del rachide si distinguono in intrinseci ed estrinseci. I muscoli intrinseci del rachide, cioè che hanno origine e terminazione sulla colonna vertebrale, sono considerati muscoli propri del rachide. Per la maggior parte, questi muscoli sono situati dorsalmente alla colonna, immediatamente a ridosso dello scheletro e vengono denominati muscoli delle docce vertebrali (o muscoli spinodorsali o muscoli erettori della colonna vertebrale). Essi costituiscono lo strato profondo dei muscoli del dorso e sono ricoperti, dalla profondità verso la superficie, da due altri strati muscolari, i muscoli spinocostali e i muscoli spinoappendicolari.
Tubuli retti e rete testis
I tubuli retti rappresentano l’inizio delle vie spermatiche e sono contenuti nel testicolo: fanno bruscamente seguito ai segmenti terminali dei tubuli seminiferi ed emergono dall’apice dei lobuli testicolari. Ciascun tubulo retto è rappresentato da un canalicolo del diametro di 20-90 µm. Dopo un breve decorso rettilineo in seno al mediastino (200-400 µm), i tubuli retti si anastomizzano fra loro per costituire la rete testis. La rete testis è formata da un complicato sistema di canalicoli e di lacune irregolari ampiamente anastomizzate, scavate nel tessuto connettivo del mediastino testicolare. L’ampiezza dei canalicoli e delle lacune varia da 20 µm a 300 µm; il loro lume è sovente attraversato da tralci cilindrici…
Palato molle
Il palato molle fa seguito dietro al palato duro e si presenta come una lamina muscolare rivestita sulle due facce da mucosa. Ha la funzione di isolare il rinofaringe rispetto alla cavità orale durante la deglutizione; il ricco corredo muscolare lo rende molto mobile. Il palato molle, quasi orizzontale nella sua porzione anteriore, si fa poi obliquo dall’alto in basso e dall’avanti in dietro. Presenta: Una faccia inferiore (o buccale), liscia e concava che è percorsa nel mezzo dal rafe del palato molle. Una faccia superiore (o faringea), con la superficie irregolare per la presenza di piccoli rilievi, che prosegue in avanti nel pavimento delle cavità nasali. Un margine anteriore…