Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli scaleni

    I muscoli scaleni sono innervati dai rami dei plessi cervicale e brachiale (C3-C8). Contraendosi, elevano le prime coste e inclinano lateralmente la colonna vertebrale. Si trovano profondamente nella regione laterale del collo e si distinguono in anteriore, medio e posteriore. Il muscolo scaleno anteriore origina dai tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali, dalla 3a alla 6a, e termina al tubercolo dello scaleno, sulla parte anteriore della faccia superiore della 1a costa. Il muscolo scaleno medio si distacca dai tubercoli anteriori dei processi trasversi di tutte le vertebre cervicali, escluso l’atlante, al di dietro delle origini dello scaleno anteriore; termina sulla faccia superiore della 1a costa dietro al solco…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene profonde dell’arto superiore

    Le vene profonde dell’arto superiore, in genere doppie, corrispondono alle rispettive arterie e ai loro rami col­laterali di cui sono satelliti e hanno eguale deno­minazione. Nascono, nella mano, come vene metacarpiche dorsali e palmari che affluiscono alle arcate venose superficiali e profonde; proseguo­no, nell’avambraccio, con due vene ulnari e due vene radiali che, all’altezza del gomito, conflui­scono per formare le due vene brachiali, satelliti dell’arteria omonima. Raccolgono il sangue re­fluo dai territori profondi dell’arto superiore. Contraggono anastomosi con le vene superficiali e sono largamente provviste di valvole. Nella ve­na brachiale mediale sbocca la vena basilica. Articolo creato il 26 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo elevatore della scapola

    Insieme al muscolo trapezio, al muscolo grande dorsale e al muscolo romboide, costituisce i muscoli spinoappendicolari. Il muscolo elevatore della scapola è innervato da rami dei plessi cervicale e brachiale (C3-C5). Contraendosi, solleva e sposta medialmente la scapola. Occupa la regione laterale e posteriore del collo. Origina dai tubercoli posteriori dei processi trasversi delle prime quattro vertebre cervicali e si porta in basso e in fuori, per inserirsi all’angolo mediale e alla parte alta del margine vertebrale della scapola.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Orecchio

    Utricolo e sacculo

    L’utricolo è un organo vescicolare, di forma ovoidale, lungo 3-4 mm, situato nella parte superiore del vestibolo, a contatto del recesso ellittico. Riceve i cinque sbocchi dei canali semicircolari membranosi e, medialmente, presenta l’orifizio d’imbocco del ramo utricolare del dotto endolinfatico. I recettori neurosensoriali si trovano nella macula dell’utricolo, zona discoidale situata nella parete mediale dell’organo, in cui l’epitelio di rivestimento si differenzia in cellule recettrici e in cellule di sostegno. Il sacculo è più piccolo dell’utricolo ed è situato al di sotto di questo, a contatto del recesso sferico. Presenta medialmente l’orifizio d’imbocco del ramo sacculare del condotto endolinfatico e inferiormente l’orifizio del canale reuniente, che lo collega al…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Cavità buccale (o orale) propriamente detta

    La cavità buccale (o orale) propriamente detta è situata fra il vestibolo della bocca e l'istmo delle fauci e si presenta come una cavità ovoida­le con l'asse maggiore a direzione antero-posteriore, più slargata posteriormente che anteriormente. Lo scheletro di tale cavità è dato dal palato osseo che ne forma la volta e dalla faccia interna della mandibola, per quella porzione della sua superficie che si trova al di sopra della linea miloioidea.  

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria pudenda interna

    L’arteria pudenda interna è un ramo parietale del tronco anteriore dell’arteria iliaca interna. È il più piccolo dei due rami di divisione del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna, essendo l'altro l'arteria glutea inferiore. Si distribuisce al perineo e ai genitali esterni con un decorso che è uguale nei due sessi; sono inve­ce diversi nel maschio e nella femmina il calibro del vaso (che è maggiore nel maschio) e le sue diramazioni.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Trigono (o diaframma) urogenitale

    Il trigono (o diaframma) urogenitale è costitui­to dai muscoli trasversi profondi del perineo e dal muscolo sfintere striato dell'uretra, coperti sia superiormente che inferiormente da una fa­scia aponeurotica (fascia superiore e inferiore del trigono urogenitale che, nell'insieme, for­mano la cosiddetta fascia perineale media). I muscoli del trigono sono inner­vati dai rami del nervo pudendo. La contrazione del muscolo sfintere striato dell'uretra determina la chiusura forzata dell'u­retra stessa, mentre quella dei muscoli trasversi profondi del perineo aumenta la resistenza del pavimento pelvico, mettendo in tensione il cen­tro tendineo del perineo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena cava inferiore

    La vena cava inferiore si forma al lato destro della 4a vertebra lombare per l’unione di due grosse vene collettrici, le vene iliache comuni, ciascuna delle quali origina per la confluenza della vena iliaca interna con la vena iliaca ester­na dello stesso lato; queste ultime raccolgono il sangue dai territori corrispondenti a quelli cui si distribuiscono le arterie omonime e cioè: la ve­na iliaca interna dai visceri e dalle pareti del ba­cino, dai genitali esterni, dalle regioni glutea e postero-superiore della coscia; la vena iliaca esterna dall’arto inferiore, di cui è il collettore principale, e dalla parete addominale. Dalla sua origine, la vena cava inferiore risale sul lato de­stro della…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo opponente del 5° dito del piede

    Il muscolo opponente del 5° dito del piede è un muscolo plantare laterale del piede.È innervato dal nervo plantare laterale (S1-S2) e, con la sua azione, flette e adduce il 5° dito. Si trova medialmente al muscolo flessore breve del 5° dito con il quale è par­zialmente unito; origina dal legamento plantare lungo e termina sul margine laterale del 5° osso metatarsale. È ricoperto superficialmente dal muscolo abdut­tore mentre profondamente corrisponde al 5° osso metatarsale. Articolo creato il 20 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Corpo adiposo dell’orbita

    Il corpo adiposo dell’orbita è una massa di tessuto adiposo che riempie gli spazi della cavità orbitaria posti tra il periostio che ne riveste la superficie interna (detto periorbita) e gli organi in essa contenuti (muscoli dell’occhio, nervo ottico, fascia del bulbo). Il corpo adiposo dell’orbita adempie un’importante funzione di sostegno per questi organi e in modo particolare per il bulbo oculare il quale, tramite la fascia del bulbo (o capsula di Tenone), riposa sulla sua parte anteriore.