Anatomia
Superficie interna dello stomaco
La superficie interna dello stomaco ha nel vivente, allo stato di riposo funzionale, colore grigio roseo; diviene rossa e tumida durante la digestione gastrica per il maggiore afflusso di sangue. Nel cadavere appare molle e grigiastra, talora brunastra, per le rapide alterazioni della mucosa dovute all’azione del succo gastrico e ai precoci fenomeni putrefattivi. A stomaco vuoto e retratto, la superficie interna si mostra sollevata in pieghe grossolane, dette pieghe gastriche, dirette prevalentemente secondo l’asse longitudinale dell’organo e anastomizzate fra loro in modo da formare un reticolo a maglie allungate. Solo in corrispondenza della piccola curvatura si osservano pieghe longitudinali ben individualizzate, molto sporgenti, non unite da anastomosi trasversali. Queste…
Papilla duodenale maggiore (di Vater)
La papilla duodenale maggiore (di Vater o ampolla epatopancreatica) è un rilievo conico visibile nella superficie interna del duodeno, in corrispondenza della parete postero-mediale della seconda porzione, a una distanza variabile dalla flessura duodenale superiore. L'ampolla epatopancreatica è una cavità accolta entro la papilla. La papilla maggiore è superiormente in rapporto con una valvola connivente che, per questo, prende anche il nome di valvola sopracaruncolare; inferiormente la mucosa della papilla continua con quella propria del duodeno, costituendo una piega verticale denominata frenulo della papilla.
Arteria collaterale ulnare superiore
L’arteria collaterale ulnare superiore è un ramo collaterale dell’arteria brachiale. Nasce dall’arteria brachiale poco sotto la metà del braccio e penetra nella loggia posteriore dove fornisce rami per il capo mediale del muscolo tricipite; discende quindi, accompagnandosi al nervo ulnare dietro all’epitroclea dove termina anastomizzandosi con l’arteria ricorrente ulnare posteriore e con le arterie collaterali ulnari inferiori, partecipando alla rete articolare del gomito. Articolo creato il 17 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscoli suboccipitali
I muscoli suboccipitali sono quattro muscoli pari e simmetrici, situati profondamente nella parte superiore del rachide, in stretto contatto con il piano scheletrico. Collegano le prime vertebre cervicali tra loro con la squama dell’osso occipitale. Sono rappresentati da: - Muscolo grande retto posteriore della testa. - Muscolo piccolo retto posteriore della testa.
Vene porte accessorie
Le vene porte accessorie sono gruppi di piccole vene che si portano al fegato indipendentemente dalla vena porta e solitamente si aprono in una diramazione intraepatica di questa. Si distinguono i seguenti gruppi di vene porte accessorie: vene del legamento gastroepatico, vene cistiche, vene del legamento falciforme, vene del legamento coronario, vene paraombelicali, vene nutritizie dei condotti biliferi, dei rami della vena porta e dell’arteria epatica, vene del piccolo epiploon. Di queste, rivestono particolare importanza le vene del legamento falciforme e le vene paraombelicali per le anastomosi che contraggono con vasi tributari del circolo venoso generale. Le vene del legamento falciforme nascono dalla faccia inferiore del diaframma dove si anastomizzano…
Vasi e nervi della vagina
La vagina riceve sangue principalmente da due arterie: arteria uterina e arteria vaginale. L'arteria uterina, nata dall'arteria ombelicale, presso l'origine di quest'ultima dall'arteria iliaca interna, irrora con i suoi rami vescicovaginali sia la faccia anteriore che posteriore della porzione superiore della vagina. L'arteria vaginale, nata dall’arteria pudenda interna o direttamente dall'iliaca interna, invia rami a tutta la porzione media e inferiore della vagina. Questi rami si anastomizzano fra loro e formano lungo la linea mediana di ambo le facce una lunga arteria che, dal collo uterino, si porta alla vulva.
Osso ioide
L’osso ioide è un osso impari, mediano, mobile, che ha la forma di ferro di cavallo; è situato nel collo, al di sopra della laringe e al di sotto della mandibola con la quale contribuisce a formare lo scheletro del pavimento della cavità orale. È congiunto, oltre che alla mandibola e allo scheletro della laringe (cartilagine tiroidea), all’osso temporale, allo sterno, all’estremità sternale della clavicola e alla scapola. Tali connessioni si effettuano tramite legamenti e muscoli. Vi si descrive un corpo che presenta quattro appendici, le due grandi corna e le due piccole corna. Il corpo appare come una lamina diretta trasversalmente; presenta tre facce, superiore, anteriore e posteriore, e…
Sostanza bianca del midollo spinale
La sostanza bianca del midollo spinale è rivestita da uno strato gliale ed è formata da fasci di fibre mieliniche a decorso prevalentemente longitudinale che circondano la sostanza grigia e sono, a loro volta, fasciati dalla più interna delle meningi, la pia madre. La fessura e i solchi visibili sulla superficie esterna del midollo spinale si portano, per varia estensione, nella profondità della sostanza bianca che viene così suddivisa in tre grossi cordoni (o funicoli) pari: il cordone anteriore, il cordone laterale e il cordone posteriore, individuabili anche sulla superficie esterna. Una sottile lamina di sostanza bianca, la commessura bianca (anteriore e posteriore), riunisce i cordoni anteriori e posteriori dei…
Canale (o dotto) deferente
Il canale (o dotto) deferente inizia in corrispondenza della coda dell'epididimo, dove fa seguito al canale dell'epididimo, e termina, dopo avere attraversato il canale inguinale ed essere decorso nella cavità pelvica, a livello della base della prostata, riunendosi con la vescichetta seminale omolaterale per formare il condotto eiaculatore.
Fascia dorsale superficiale
La fascia dorsale superficiale è sottile e si unisce in alto al legamento dorsale del carpo, per perdersi inferiormente sulle dita; superficialmente è in rapporto con il sottocutaneo, profondamente con i tendini estensori. Articolo creato il 18 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.