Anatomia
Muscoli del rachide
I muscoli del rachide si distinguono in intrinseci ed estrinseci. I muscoli intrinseci del rachide, cioè che hanno origine e terminazione sulla colonna vertebrale, sono considerati muscoli propri del rachide. Per la maggior parte, questi muscoli sono situati dorsalmente alla colonna, immediatamente a ridosso dello scheletro e vengono denominati muscoli delle docce vertebrali (o muscoli spinodorsali o muscoli erettori della colonna vertebrale). Essi costituiscono lo strato profondo dei muscoli del dorso e sono ricoperti, dalla profondità verso la superficie, da due altri strati muscolari, i muscoli spinocostali e i muscoli spinoappendicolari.
Tubuli retti e rete testis
I tubuli retti rappresentano l’inizio delle vie spermatiche e sono contenuti nel testicolo: fanno bruscamente seguito ai segmenti terminali dei tubuli seminiferi ed emergono dall’apice dei lobuli testicolari. Ciascun tubulo retto è rappresentato da un canalicolo del diametro di 20-90 µm. Dopo un breve decorso rettilineo in seno al mediastino (200-400 µm), i tubuli retti si anastomizzano fra loro per costituire la rete testis. La rete testis è formata da un complicato sistema di canalicoli e di lacune irregolari ampiamente anastomizzate, scavate nel tessuto connettivo del mediastino testicolare. L’ampiezza dei canalicoli e delle lacune varia da 20 µm a 300 µm; il loro lume è sovente attraversato da tralci cilindrici…
Palato molle
Il palato molle fa seguito dietro al palato duro e si presenta come una lamina muscolare rivestita sulle due facce da mucosa. Ha la funzione di isolare il rinofaringe rispetto alla cavità orale durante la deglutizione; il ricco corredo muscolare lo rende molto mobile. Il palato molle, quasi orizzontale nella sua porzione anteriore, si fa poi obliquo dall’alto in basso e dall’avanti in dietro. Presenta: Una faccia inferiore (o buccale), liscia e concava che è percorsa nel mezzo dal rafe del palato molle. Una faccia superiore (o faringea), con la superficie irregolare per la presenza di piccoli rilievi, che prosegue in avanti nel pavimento delle cavità nasali. Un margine anteriore…
Vasi e nervi dell’epididimo
Le arterie per l’epididimo provengono dall’arteria testicolare (rami epididimali) e dall’arteria deferenziale; questi rami si anastomizzano fra loro a livello della coda dell’epididimo. Le vene della testa dell’epididimo si scaricano nel plesso pampiniforme anteriore, mentre quelle del corpo e della coda terminano nel plesso posteriore. I linfatici, insieme a quelli del testicolo, si portano ai linfonodi pre- e paraaortici. I nervi, satelliti dei vasi sanguigni, sono dati dal plesso testicolare. Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Reni
I reni, destro e sinistro, sono due voluminosi organi situati nella parte postero-superiore della cavità addominale, ai lati della colonna vertebrale, nelle fosse lombari, dietro al peritoneo che tappezza la parete posteriore della cavità addominale; sono perciò organi retroperitoneali. Ciascun rene è contenuto all’interno della cosiddetta loggia renale che accoglie anche la ghiandola surrenale e lievemente il peduncolo renale (ossia il complesso delle formazioni vascolari che entrano od escono dal rene in corrispondenza del suo ilo); la loggia renale si forma per uno sdoppiamento del connettivo che costituisce la sottosierosa peritoneale.
Nervo oculomotore
Il 3° paio è rappresentato dal nervo oculomotore comune, un nervo effettore composto da fibre motrici somatiche e da un piccolo contingente di fibre effettrici viscerali. Le fibre motrici somatiche originano dai nuclei mesencefalici dell’oculomotore e si recano alla maggior parte dei muscoli estrinseci dell’occhio. Le fibre effettrici viscerali nascono dal nucleo parasimpatico mesencefalico (di Edinger-Westphal) e conducono impulsi effettori a due muscoli intrinseci dell’occhio: il muscolo sfintere della pupilla (costrizione pupillare) e il muscolo ciliare (accomodazione). Le fibre radicolari dei nuclei motori somatici dell’oculomotore emergono, dopo aver subito un parziale incrociamento, nella fossa interpeduncolare, sul lato mediale del peduncolo cerebrale. All’emergenza sono ancora suddivise in numerose radicole che presto,…
Corioidea
La corioidea è la parte di tonaca vascolare (o uvea) dell’occhio (o bulbo oculare) che si estende nei 2/3 posteriori dell’occhio (o bulbo oculare) e si trova esternamente alla parte ottica della retina. Ha un colorito brunastro per la presenza di cellule pigmentate ed è particolarmente ricca di vasi sanguigni. La sua superficie esterna è connessa lassamente con la sclera mediante uno strato di tessuto connettivo (lamina sovracorioidea), ricco di lacune linfatiche all’insieme delle quali si dà il nome di spazio pericorioideale; internamente la corioidea è a contatto con la parte ottica della retina; posteriormente presenta un foro che dà passaggio al nervo ottico. Articolo creato il 30 settembre 2012.…
Vasi e nervi della cornea
La cornea è priva di vasi sanguigni; sostanze nutritizie le pervengono dai vasi del limbus, rami delle arterie ciliari anteriori e dall’umore acqueo che giunge a contatto con la sua faccia posteriore. Anche i vasi linfatici mancano: sono invece presenti spazi interstiziali, comunicanti tra di loro, delimitati dalle lamelle corneali. Questi spazi comunicano con i corrispondenti spazi interstiziali della sclera e con i vasi linfatici della congiuntiva bulbare.
Dotto toracico
Vasi e nervi del pancreas
Le arterie del pancreas provengono dall'arteria epatica, dall'arteria lienale e dall'arteria mesenterica superiore. L'irrorazione dipendente dall'arteria epatica è principalmente fornita dall'arteria pancreaticoduodenale superiore, della gastroduodenale, che dà origine a due rami, uno anteriore e uno posteriore che si vanno ad anastomizzare con rami corrispondenti che derivano dall'arteria pancreaticoduodenale inferiore o sinistra, ramo dell'arteria mesenterica superiore. Si costituiscono così le arcate arteriose che provvedono all'irrorazione della testa del pancreas.