Anatomia
Muscolo flessore lungo dell’alluce
Il muscolo flessore lungo dell'alluce è il più laterale dei muscoli dello strato profondo della gamba. È innervato dal nervo tibiale (L5-S1). Con la sua azione, flette l'alluce e concorre alla flessione delle altre dita e alla flessione plantare del piede.
Muscolo piccolo retto posteriore della testa
Il muscolo piccolo retto posteriore della testa è innervato dal nervo sotto occipitale e contraendosi estende la testa. Ha origine dal tubercolo posteriore dell’atlante e s’inserisce alla squama occipitale, al di sotto del terzo mediale della linea nucale inferiore. È ricoperto dal muscolo semispinale della testa e da parte del muscolo grande retto posteriore della testa; si addossa alla membrana atlo-occipitale posteriore. Articolo creato il 23 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Legamento palmare del carpo
Il legamento palmare del carpo ha forma quadrilatera e si trova al di sopra dell’articolazione radiocarpica; prosegue in alto nella fascia antibrachiale e in basso nel legamento trasverso del carpo. Articolo creato il 16 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscoli scaleni
I muscoli scaleni sono innervati dai rami dei plessi cervicale e brachiale (C3-C8). Contraendosi, elevano le prime coste e inclinano lateralmente la colonna vertebrale. Si trovano profondamente nella regione laterale del collo e si distinguono in anteriore, medio e posteriore. Il muscolo scaleno anteriore origina dai tubercoli anteriori dei processi trasversi delle vertebre cervicali, dalla 3a alla 6a, e termina al tubercolo dello scaleno, sulla parte anteriore della faccia superiore della 1a costa. Il muscolo scaleno medio si distacca dai tubercoli anteriori dei processi trasversi di tutte le vertebre cervicali, escluso l’atlante, al di dietro delle origini dello scaleno anteriore; termina sulla faccia superiore della 1a costa dietro al solco…
Vene profonde dell’arto superiore
Le vene profonde dell’arto superiore, in genere doppie, corrispondono alle rispettive arterie e ai loro rami collaterali di cui sono satelliti e hanno eguale denominazione. Nascono, nella mano, come vene metacarpiche dorsali e palmari che affluiscono alle arcate venose superficiali e profonde; proseguono, nell’avambraccio, con due vene ulnari e due vene radiali che, all’altezza del gomito, confluiscono per formare le due vene brachiali, satelliti dell’arteria omonima. Raccolgono il sangue refluo dai territori profondi dell’arto superiore. Contraggono anastomosi con le vene superficiali e sono largamente provviste di valvole. Nella vena brachiale mediale sbocca la vena basilica. Articolo creato il 26 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo elevatore della scapola
Insieme al muscolo trapezio, al muscolo grande dorsale e al muscolo romboide, costituisce i muscoli spinoappendicolari. Il muscolo elevatore della scapola è innervato da rami dei plessi cervicale e brachiale (C3-C5). Contraendosi, solleva e sposta medialmente la scapola. Occupa la regione laterale e posteriore del collo. Origina dai tubercoli posteriori dei processi trasversi delle prime quattro vertebre cervicali e si porta in basso e in fuori, per inserirsi all’angolo mediale e alla parte alta del margine vertebrale della scapola.
Utricolo e sacculo
L’utricolo è un organo vescicolare, di forma ovoidale, lungo 3-4 mm, situato nella parte superiore del vestibolo, a contatto del recesso ellittico. Riceve i cinque sbocchi dei canali semicircolari membranosi e, medialmente, presenta l’orifizio d’imbocco del ramo utricolare del dotto endolinfatico. I recettori neurosensoriali si trovano nella macula dell’utricolo, zona discoidale situata nella parete mediale dell’organo, in cui l’epitelio di rivestimento si differenzia in cellule recettrici e in cellule di sostegno. Il sacculo è più piccolo dell’utricolo ed è situato al di sotto di questo, a contatto del recesso sferico. Presenta medialmente l’orifizio d’imbocco del ramo sacculare del condotto endolinfatico e inferiormente l’orifizio del canale reuniente, che lo collega al…
Cavità buccale (o orale) propriamente detta
La cavità buccale (o orale) propriamente detta è situata fra il vestibolo della bocca e l'istmo delle fauci e si presenta come una cavità ovoidale con l'asse maggiore a direzione antero-posteriore, più slargata posteriormente che anteriormente. Lo scheletro di tale cavità è dato dal palato osseo che ne forma la volta e dalla faccia interna della mandibola, per quella porzione della sua superficie che si trova al di sopra della linea miloioidea.
Arteria pudenda interna
L’arteria pudenda interna è un ramo parietale del tronco anteriore dell’arteria iliaca interna. È il più piccolo dei due rami di divisione del tronco anteriore dell'arteria iliaca interna, essendo l'altro l'arteria glutea inferiore. Si distribuisce al perineo e ai genitali esterni con un decorso che è uguale nei due sessi; sono invece diversi nel maschio e nella femmina il calibro del vaso (che è maggiore nel maschio) e le sue diramazioni.
Trigono (o diaframma) urogenitale
Il trigono (o diaframma) urogenitale è costituito dai muscoli trasversi profondi del perineo e dal muscolo sfintere striato dell'uretra, coperti sia superiormente che inferiormente da una fascia aponeurotica (fascia superiore e inferiore del trigono urogenitale che, nell'insieme, formano la cosiddetta fascia perineale media). I muscoli del trigono sono innervati dai rami del nervo pudendo. La contrazione del muscolo sfintere striato dell'uretra determina la chiusura forzata dell'uretra stessa, mentre quella dei muscoli trasversi profondi del perineo aumenta la resistenza del pavimento pelvico, mettendo in tensione il centro tendineo del perineo.