Anatomia

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena iliaca esterna

    La vena iliaca esterna raccoglie il sangue refluo dall’arto infe­riore e dalla parete addominale. Inizia immediatamente dietro il legamento inguinale come di­retta continuazione della vena femorale dopo che questa, superata la lacuna dei vasi, penetra nella pelvi. Decorre in alto, in dietro e medialmente, coperta dal peritoneo, seguendo il margine mediale del muscolo psoas. Termina a livello dell’estremo superiore dell’articolazione sacroiliaca unendosi alla vena iliaca interna per formare il tronco della vena iliaca comune. I suoi rapporti corrispondono a quelli dell’arteria omonima di cui è satellite, essendole situata dapprima medialmente e, più in alto, posteriormen­te. Ha diametro medio di 13 mm e, non costan­temente, 1 o 2 valvole per lo…

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Vasi e nervi della congiuntiva

    Le arterie che irrorano la congiuntiva palpebrale, la congiuntiva dei fornici e la parte periferica della congiuntiva bulbare derivano dalle arterie palpebrali; la parte di congiuntiva, prossima all’orlo sclerocorneale e intimamente aderente alla sclera, che costituisce l’anello della congiuntiva, è invece irrorata dalle arterie ciliari anteriori. Le vene sono affluenti della rete venosa profonda delle palpebre e delle vene ciliari anteriori.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Cellule endocrine dell’apparato digerente: sistema gastroenteropancreatico (GEP)

    La mucosa gastrointestinale, nella sua com­ponente epiteliale, può essere vista come un complesso di cellule organizzate in epiteli di ri­vestimento e in ghiandole (nella grande maggio­ranza tubulari semplici) che hanno rispettiva­mente funzioni di assorbimento e di secrezione esocrina. Nella mucosa gastrointestinale si tro­vano, però, anche numerose cellule endocrine che non liberano i loro prodotti di secrezione nel lume del canale alimentare, ma li riversano nel sangue o nell’ambiente pericellulare. Questi elemen­ti endocrini sono cellule chiare (o argentaffini o enterocromaffini) che producono un’amina biogena, la 5-idrossitriptamina (o serotonina). Tali cellule, localizzate negli epiteli di rivesti­mento dell’intestino tenue e crasso, ma soprat­tutto nei tubuli delle ghiandole gastriche pro­priamente dette, piloriche, duodenali e…

  • Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Vasi e nervi della milza

    La milza riceve sangue dall’arteria lienale (o gastrolienale), il maggiore dei rami del tronco celiaco, che partecipa anche alla vascolarizzazione dello stomaco, del pancreas e del grande omento. Dalla sua origine, l’arteria lienale si porta con tragitto sinuoso da destra verso sinistra, descrivendo un leggero arco a concavità anteriore; decorre al di sopra della vena omonima, in rapporto con il margine superiore del pancreas, all’altezza della 1a vertebra lombare, ricoperta in avanti dal peritoneo parietale che delimita la parete posteriore della borsa omentale. Nel suo decorso emette, come rami collaterali, alcune arterie pancreatiche e un’arteria gastrica posteriore e, a 5-6 cm dall’ilo della milza, si divide nei suoi rami terminali, in genere…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazioni del cranio

    Le ossa che formano la scatola cranica e il massiccio faciale sono tra loro unite per mezzo di articolazioni del tipo delle sinartrosi. Nella maggior parte dei casi si tratta di suture che possono essere di tipo dentato, squamoso, armonico o ad incastro. Più raramente le ossa del cranio si articolano per sincondrosi; queste ultime, nell’adulto, possono trasformarsi in sinostosi, con una reale fusione dei pezzi ossei contigui; è quanto si verifica, per esempio, nell’articolazione tra la parte basilare dell’occipitale e il corpo dello sfenoide. La trasformazione in sinostosi è ancor più frequente per le suture del massiccio faciale che per quelle della scatola cranica.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Grande epiploon

    Il grande epiploon è una lunga duplicatura del peritoneo che origina dal tratto orizzontale della grande curvatura gastrica e che viene di­stinta nel legamento gastrocolico (per quella parte superiore che va dalla grande curvatura gastrica al colon trasverso) e nel grembiule omentale (per quella parte inferiore che si esten­de verso il basso, al davanti delle anse dell'inte­stino tenue). La porzione superiore del grande epiploon, cioè il legamento gastrocolico, è costituita da due lamine peritoneali accollate che rappresen­tano la diretta continuazione del peritoneo che ha rivestito la faccia anteriore e quella posterio­re dello stomaco.

  • Anatomia,  Apparato genitale femminile

    Grandi labbra

    Le grandi labbra sono due grosse pieghe cutanee a diametro maggiore antero-posteriore che delimitano un’a­pertura, la rima vulvare. In ciascuna di esse si possono considerare: una faccia laterale, una faccia mediale, una base, un margine libero in­feriore e due estremità, anteriore e posteriore. La faccia laterale, convessa in senso latero-mediale, è separata dalla faccia mediale della coscia da un profondo solco, il solco genitocrurale. Nel portarsi in basso e medialmente, la faccia laterale si arrotonda e continua con il margine inferiore. Quest’ultimo, insieme a quello corrispondente del lato opposto, delimita superficialmente la rima vulvare. La faccia mediale, concava in senso latero-mediale, è a contatto con il piccolo labbro corrispondente, separata…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria otturatoria

    L’arteria otturatoria è un ramo parietale del tronco anteriore dell’arteria iliaca interna. Decorre in avanti, sulla parete laterale della piccola pelvi, fino a raggiungere il canale otturatorio che attraversa per lasciare la cavità pelvica. Giunta nella coscia, si divide in un ramo anteriore e un ramo posteriore che circondano il forame otturatorio, dietro al muscolo otturatorio esterno.