Anatomia
Vena iliaca comune
Le vene iliache comuni raccolgono il sangue dagli arti inferiori, dalla pelvi, dai genitali esterni e dalla parete addominale. Si formano, da ciascun lato, all'estremo superiore dell'articolazione sacroiliaca per la confluenza della vena iliaca esterna e della vena iliaca interna. Decorrono davanti al sacro e all'ultima vertebra lombare e terminano, confluendo tra loro, all'altezza dell'articolazione fra i corpi della 4a e 5a vertebra lombare, a destra della linea mediana, per formare il tronco impari della vena cava inferiore. Hanno un calibro medio di 16 mm e sono sprovviste di valvole. Presentano, nei due lati, lunghezza, decorso e rapporti differenti.
Mesocolon trasverso
Il mesocolon trasverso è un'ampia piega del peritoneo che unisce il colon trasverso alla parete posteriore dell'addome.
Confluente dei seni
Il confluente dei seni è una dilatazione situata di contro alla protuberanza occipitale interna nella quale possono confluire il seno sagittale superiore e il seno retto e prendere inizio il seno trasverso e il seno occipitale. È però formazione tutt’altro che frequente: più spesso la confluenza e le connessioni tra i seni suddetti si compiono secondo modalità assai variabili. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vena otturatoria
La vena otturatoria trae origine dai muscoli della regione mediale della coscia con due rami: uno anteriore che riceve sangue refluo anche dai genitali esterni e uno posteriore che raccoglie sangue refluo dal muscolo quadrato del femore, dai muscoli adduttori e dall’articolazione dell’anca. È satellite dell’arteria omonima della quale segue il decorso. Contrae anastomosi con la vena circonflessa mediale del femore, affluente della vena femorale profonda, costituendo un’importante via collaterale per il circolo venoso della coscia. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Aorta ascendente
L’argomento “Aorta ascendente” è presente in “Aorta” o lo si può raggiungere cliccando qui. Articolo creato il 7 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Rapporti anatomici dello stomaco
Lo stomaco è situato nell’ipocondrio sinistro e nell’epigastrio. Occupa uno spazio delimitato in alto dal diaframma, in basso dal colon trasverso, lateralmente dal diaframma e dalla parete toracica, in avanti dalla parete toracica e dalla parete addominale. All’apertura della cavità addominale è visibile solo una parte dello stomaco, cioè la regione pilorica e la porzione inferiore del corpo gastrico, essendo la maggior parte dell’organo accolta profondamente nella concavità diaframmatica e restando in avanti coperta dall’arcata costale sinistra e dal fegato. Rivestito quasi totalmente dal peritoneo, lo stomaco contrare rapporti con numerosi organi:
Recessi duodenali
I principali recessi duodenali sono il superiore e l'inferiore. Il recesso duodenale superiore è presente in circa la metà dei soggetti, da solo o variabilmente associato con l'inferiore. Esso ha una profondità di circa 2 cm e si localizza sul lato sinistro della porzione superiore del tratto ascendente (quarto) del duodeno, di fronte alla 2a vertebra lombare e dietro a una piega peritoneale semilunare denominata piega duodenale superiore. L'orifizio del recesso duodenale superiore guarda in basso, localizzandosi nell'angolo che si forma nel punto in cui la vena renale sinistra passa davanti all'aorta.
Conformazione interna della lamina quadrigemina
La lamina quadrigemina mostra una differente struttura, se viene considerata nei tagli trasversali interessanti i tubercoli quadrigemini inferiori, oppure in quelli passanti per i tubercoli quadrigemini superiori. Ciascun tubercolo quadrigemino inferiore è costituito da un ammasso di sostanza grigia: il nucleo centrale del tubercolo quadrigemino inferiore, che è ricoperto in superficie ed in profondità di sostanza bianca. Al tubercolo quadrigemino inferiore giunge il lemnisco laterale della via acustica. La maggior parte delle fibre del lemnisco laterale costeggia il contorno laterale del nucleo centrale del tubercolo quadrigemino inferiore e prosegue nel braccio quadrigemino inferiore per portarsi al corpo genicolato mediale, che è il nucleo del talamo da cui la via acustica…
Muscolo piccolo rotondo
Il muscolo piccolo rotondo è innervato dal nervo ascellare (C5). Contraendosi, ruota all'esterno il braccio e ha un'azione stabilizzante sull'articolazione scapoloomerale. È allungato, appiattito e corrisponde al margine inferiore del muscolo infraspinato. Origina dalla fossa infraspinata, a livello della metà superiore di una striscia ossea che decorre vicino al margine ascellare e si porta in alto e lateralmente per inserirsi, con un breve tendine, alla faccetta inferiore della grande tuberosità dell'omero. Anche il suo tendine di inserzione aderisce alla capsula fibrosa dell'articolazione della spalla.
Articolazioni tarso-metatarsali
Le articolazioni tarso-metatarsali sono artrodie che connettono le tre ossa cuneiformi e l’osso cuboide alle basi delle cinque ossa metatarsali. Il 1° osso metatarsale si articola con l’osso cuneiforme mediale, il 2° con i tre cuneiformi, il 3° con il cuneiforme laterale, il 4° e il 5° con la faccia anteriore del cuboide. Le superfici articolari sono rivestite da cartilagine ialina che continua con quella delle superfici articolari intermetatarsali. Si realizza così un'interlinea articolare che attraversa obliquamente la faccia dorsale dello scheletro del piede (interlinea di Lisfranc).