Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli dell’anca

    I muscoli dell’anca sono muscoli dell’arto inferiore e si distinguono in: Muscoli interni dell’anca, tra cui: Muscolo ileopsoas. Muscolo picco­lo psoas. Muscoli esterni dell’anca, tra cui: Muscolo grande glu­teo. Muscolo medio glu­teo. Muscolo piccolo glu­teo. Muscolo piriforme. Muscoli gemelli (su­periore e inferiore). Muscoli otturatorio interno. Muscoli otturatorio esterno. Muscolo quadrato del femore. Le fasce dei muscoli dell’anca sono rappresentate dal­la fascia iliaca e dalla fascia glutea (o fascia dei muscoli grande e medio gluteo). Articolo creato il 19 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato tegumentario

    Vasi e nervi della mammella

    La mammella presenta una duplice vascolarizzazione, superficiale destinata alla cute e profonda destinata alla ghiandola mammaria. Le arterie sono rami dell'arteria ascellare e della toracica laterale che si distribuiscono al territorio laterale della mammella, soprattutto in superficie, ma anche al corpo ghiandolare; quest'ultimo riceve però il sangue, per la maggior parte, da rami dell'arteria toracica interna. Anche le arterie intercostali formano una fitta rete vascolare sia alla superficie della mammella sia nei setti connettivali che suddividono la ghiandola.

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso centrale

    Fasci del cordone posteriore del midollo spinale

    I fasci del cordone posteriore del midollo spinale, fatta eccezione del fascio fondamentale posteriore che è un fascio a funzione associativa intersegmentale, sono fasci sensitivi costituiti dalle fibre radicolari posteriori di grosso calibro, nate dai neuroni a T dei gangli spinali omolaterali. Tali fibre infatti, entrate nella zona radicolare del midollo spinale si dividono ciascuna in un ramo ascendente ed uno discendente, che passano poi nel cordone posteriore del midollo spinale. Qui, i rami ascendenti formano due grossi fasci: il fascicolo gracile (di Goll) ed il fascicolo cuneato (di Burdach), che salgono all’encefalo recando gli impulsi della sensibilità tattile epicritica e della sensibilità propriocettiva cosciente del tronco e degli arti;…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria brachiale

    L’arteria brachiale è l'arteria principale del braccio. Si estende dal margine inferiore del muscolo grande pettorale alla piega del gomi­to dove, all'altezza del processo coronoideo del­l'ulna, termina dividendosi nelle arterie radiale e ulnare. Decorre medialmente all'omero nel solco situato lungo il margine mediale dei muscoli coracobrachiale e bicipite. Nel discendere, si sposta verso la linea mediana cosicché, a livello della piega del gomito, è situata nel punto di mezzo tra epicondilo ed epitroclea.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo platisma

    Il muscolo platisma è un muscolo pellicciaio che presenta derivazione e innervazione analoghe a quelle dei muscoli mimici. È innervato dal ramo cervicale del nervo faciale; con la sua azione tende la cute del collo e abbassa la mandibola. È accolto in uno sdoppiamento della fascia superficiale del collo, tra due strati del pannicolo adiposo sottocutaneo. Ha inizio a livello della 2a costa e della superficie anteriore della spalla e si suoi fasci si dirigono in alto e medialmente per inserirsi alla cute della regione masseterina, della commessura labiale e alla faccia esterna del corpo della mandibola. Articolo creato il 25 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il tirolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena iliaca comune

    Le vene iliache comuni raccolgono il sangue dagli arti inferiori, dalla pelvi, dai genitali esterni e dalla parete addominale. Si formano, da ciascun lato, all'estremo superiore dell'articolazione sacroiliaca per la confluenza della vena iliaca esterna e della vena iliaca interna. Decorrono davanti al sacro e all'ultima vertebra lombare e terminano, confluendo tra loro, all'altezza del­l'articolazione fra i corpi della 4a e 5a vertebra lombare, a destra della linea mediana, per formare il tronco impari della vena cava inferiore. Hanno un calibro medio di 16 mm e sono sprovviste di valvole. Presentano, nei due lati, lunghezza, decorso e rappor­ti differenti.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Confluente dei seni

    Il confluente dei seni è una di­latazione situata di contro alla protuberanza occipitale interna nella quale possono confluire il seno sagittale superiore e il seno retto e prendere inizio il seno trasver­so e il seno occipitale. È però formazione tutt’altro che frequente: più spesso la confluenza e le connessioni tra i seni suddetti si compiono secondo modalità assai va­riabili. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena otturatoria

    La vena otturatoria trae origine dai muscoli della regione mediale della coscia con due rami: uno anteriore che riceve sangue re­fluo anche dai genitali esterni e uno posteriore che rac­coglie sangue refluo dal muscolo quadrato del femore, dai muscoli adduttori e dall’articolazione dell’anca. È satellite dell’arteria omonima della quale segue il decorso. Contrae anastomosi con la vena circonflessa mediale del femore, affluente della vena femorale profonda, costituendo un’importante via collaterale per il circolo venoso della coscia. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.