Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli interossei della mano

    I muscoli interossei sono muscoli palmari della mano. Occupano gli spazi che si trovano fra le ossa metacarpali e si distinguo­no in palmari e dorsali. I muscoli interossei palmari sono tre e sono situati negli ultimi tre spazi intermetacarpali. Sono innervati dal nervo ulnare (C8-T1). Contraen­dosi, flettono la 1a falange ed estendono le altre due; inoltre avvicinano fra loro le dita. Il 1° muscolo origina dalla faccia me­diale del 2° metacarpale. Il 2° e il 3° sorgono rispettivamente dalla faccia laterale del 4° e del 5° osso metacarpale. I fasci muscolari si metto­no in rapporto con le articolazioni metacarpo-­falangee a livello delle quali continuano in tendini che si portano sulla…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo sternoioideo (o sternocleidoioideo)

    Il muscolo sternoioideo (o sternocleidoioideo) è innervato dai rami anteriori dei primi tre nervi cervicali attraverso l’ansa dell’ipoglosso. Contraendosi, abbassa l’osso ioide. È un muscolo nastriforme che prende origine dalla faccia posteriore del manubrio sternale, dalla parte posteriore della capsula dell’articolazione sterno-clavicolare e dall’estremità sternale della clavicola. I suoi fasci si portano in alto e medialmente per inserirsi alla metà interna del margine inferiore del corpo dell’osso ioide.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Muscoli della faringe

    I muscoli della faringe si distinguono in costrittori ed elevatori: i muscoli costrittori della faringe sono: costrittore superiore, costrittore medio e costrittore inferiore; essi in parte si sovrappongono e internamente sono a ridosso della fascia faringea. I muscoli elevatori della faringe sono il muscolo stilofaringeo e il muscolo faringopalatino (o faringostafilino). Articolo creato il 30 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena basilica

    La vena basilica origina dalla confluenza della 4a vena meta­carpale dorsale, della vena salvatella e di rami venosi della eminenza ipotenar; decorre dappri­ma sulla faccia dorsale dell'avambraccio dal la­to ulnare e quindi si porta, risalendo sulla fac­cia volare dirigendosi verso la piega del gomito. Qui riceve la vena mediana del go­mito, ramo della vena cefalica, e s'impegna nel solco bicipitale mediale del braccio che percorre fino al terzo medio dove si approfonda, perfora la fascia brachiale e sbocca nella vena brachiale mediale.

  • Anatomia,  Sistema endocrino

    Nuclei ipotalamici neurosecernenti

    Nell'ipotalamo sono situati raggruppamenti di cellule nervose nei cui pirenofori vengono prodotte sostanze di tipo ormonale. Questi raggruppamenti neuronici sono defini­ti nuclei neurosecernenti e il materiale da essi elaborato viene genericamente chiamato neuro­secreto. Si distinguono due gruppi principali di nuclei neurosecernenti: nuclei magnicellulari e nuclei parvicellulari. I nuclei magnicellularisono rappresentati dal nucleo sopraottico, posto al di sopra del chia­sma dei nervi ottici e dal nucleo paraventricolare, localizzato in corrispondenza della parete infero-laterale del terzo ventricolo.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Bombesina

    La bombesina è un polipeptide a 15 aminoa­cidi che ha un effetto eccitante sulla motilità in­testinale e sulla secrezione gastrica e pancreatica esocrina. È prodotta dalle cellule P che hanno granuli piccoli (100-140 nm), dotati di debole argirofilia. Le cellule P si trovano, poco numerose, nella mucosa dello stomaco e di tutto l’in­testino, con la maggiore concentrazione nell’antro pilorico e nel duodeno. Articolo creato il 15 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria carotide interna

    L’arteria carotide interna, che si distribuisce all’encefalo e agli organi dell’apparato della vista, nasce dall’arteria carotide comune all’altez­za del margine superiore della cartilagine tiroi­dea della laringe e si dirige in alto e in dietro, risalendo fino a raggiungere l’orifizio inferiore del canale carotico dell’osso temporale. Percorre il canale, seguendone le curvatu­re, ed emerge dall’orifizio superiore del canale stesso, penetrando così nella cavità cranica; si porta quindi all’interno del seno cavernoso, entro il quale decorre con un tragitto a S. Giunta all’altezza del processo clinoideo anteriore, l’arteria diventa verti­cale e perfora la dura madre. Qui fornisce una voluminosa collaterale, l’arteria oftalmica, quindi termina, al di sotto della sostanza perforata anteriore dell’encefalo,…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Recessi cecali

    Tra i recessi cecali vanno ricordati quello ileocecale su­periore, quello ileocecale inferiore e quello retrocecale. Il recesso ileocecale superiore si presenta, nell'adulto, di dimensioni piuttosto ridotte; esso ha per limiti, in avanti, la cosiddetta piega vascolare del cieco (che con­tiene i vasi per la giunzione ileocecale), in dietro il me­sentere, a sinistra il tratto terminale dell'ileo e a destra la giunzione ileocecale. La sua apertura guarda in basso e a sinistra.