Anatomia

  • Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Linfonodi occipitali

    I linfonodi occipitali rientrano tra i linfonodi della testa e del collo. Tutti di piccole dimensioni, sono in rapporto con l’arteria occipitale e si distinguono in superficiali e profondi. I loro collettori efferenti si portano ai linfonodi cervicali profondi. I lin­fonodi occipitali superficiali, da 1 a 6, situati in corrispondenza dell’inserzione dei muscoli sternocleidomastoideo e trapezio e lungo la li­nea nucale superiore, ricevono collettori linfati­ci dai tegumenti della regione occipitale. I linfo­nodi occipitali profondi, da 1 a 3, sono sotto­fasciali, situati sopra il muscolo splenio e ricevono collettori afferenti dalle regioni occipitale e nucale. Articolo creato il 6 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vascolarizzazione della caviglia

    La vascolarizzazione della caviglia è data da due reti arteriose: la rete calcaneale e la rete malleolare. La rete calcaneale, formata dalle anasto­mosi fra i rami calcaneali delle arterie tibiale anteriore, tibiale posteriore e peroniera, è posta attorno al calcagno e al tendine di Achille; in profondità, si estende fino alla faccia posteriore dell'articolazione. La rete malleolare è situata attorno all'articolazione tibiotarsica ed è formata dalle anastomosi fra i rami malleolari delle arterie ti­biali anteriore e posteriore e dell'arteria peroniera che formano due reti: una attorno al mal­leolo laterale e una attorno al malleolo mediale.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene tiroidee inferiori

    Le vene tiroidee inferiori nascono dal plesso tiroideo impari situato inferior­mente all’istmo della ghiandola tiroide e anteriormente all’inizio della trachea. Hanno calibro cospicuo. In nu­mero di due (destra e sinistra) si portano, decorrendo in basso, ai rispettivi tronchi venosi brachiocefalici. Tal­volta esiste una terza vena (vena tiroidea ima), impari e mediana, che si porta anch’essa al tronco venoso brachiocefalico sinistro. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli interossei della mano

    I muscoli interossei sono muscoli palmari della mano. Occupano gli spazi che si trovano fra le ossa metacarpali e si distinguo­no in palmari e dorsali. I muscoli interossei palmari sono tre e sono situati negli ultimi tre spazi intermetacarpali. Sono innervati dal nervo ulnare (C8-T1). Contraen­dosi, flettono la 1a falange ed estendono le altre due; inoltre avvicinano fra loro le dita. Il 1° muscolo origina dalla faccia me­diale del 2° metacarpale. Il 2° e il 3° sorgono rispettivamente dalla faccia laterale del 4° e del 5° osso metacarpale. I fasci muscolari si metto­no in rapporto con le articolazioni metacarpo-­falangee a livello delle quali continuano in tendini che si portano sulla…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo sternoioideo (o sternocleidoioideo)

    Il muscolo sternoioideo (o sternocleidoioideo) è innervato dai rami anteriori dei primi tre nervi cervicali attraverso l’ansa dell’ipoglosso. Contraendosi, abbassa l’osso ioide. È un muscolo nastriforme che prende origine dalla faccia posteriore del manubrio sternale, dalla parte posteriore della capsula dell’articolazione sterno-clavicolare e dall’estremità sternale della clavicola. I suoi fasci si portano in alto e medialmente per inserirsi alla metà interna del margine inferiore del corpo dell’osso ioide.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Muscoli della faringe

    I muscoli della faringe si distinguono in costrittori ed elevatori: i muscoli costrittori della faringe sono: costrittore superiore, costrittore medio e costrittore inferiore; essi in parte si sovrappongono e internamente sono a ridosso della fascia faringea. I muscoli elevatori della faringe sono il muscolo stilofaringeo e il muscolo faringopalatino (o faringostafilino). Articolo creato il 30 marzo 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena basilica

    La vena basilica origina dalla confluenza della 4a vena meta­carpale dorsale, della vena salvatella e di rami venosi della eminenza ipotenar; decorre dappri­ma sulla faccia dorsale dell'avambraccio dal la­to ulnare e quindi si porta, risalendo sulla fac­cia volare dirigendosi verso la piega del gomito. Qui riceve la vena mediana del go­mito, ramo della vena cefalica, e s'impegna nel solco bicipitale mediale del braccio che percorre fino al terzo medio dove si approfonda, perfora la fascia brachiale e sbocca nella vena brachiale mediale.