Anatomia
Vena ombelicale
La vena ombelicale, ramo affluente della vena porta in età prenatale, reca al feto ilsangue arterioso proveniente dalla placenta.
Paradidimo
Il paradidimo rappresenta un residuo del mesonefro ed è situato al di sopra della testa dell’epididimo, nella parte anteriore del tratto iniziale del funicolo spermatico. È costituito da un piccolo ammasso di canalicoli tortuosi, chiusi alle due estremità e rivestiti da epitelio cilindrico semplice cigliato. Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vene del bulbo (o midollo allungato)
Le vene del bulbo (o midollo allungato) sono ampiamente anastomizzate in basso con le vene del midollo spinale e in alto con le vene del ponte e, attraverso queste, con le vene del cervelletto. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo otturatorio interno
Il muscolo otturatorio interno è uno dei muscoli esterni dell’anca in parte situato all'interno e in parte all'esterno della pelvi. È innervato dal nervo otturatorio interno (L5-S1); contraendosi, ruota lateralmente il femore e contribuisce alla stabilizzazione dell'articolazione dell'anca.
Muscolo piccolo psoas
Il muscolo piccolo psoas è uno dei due muscoli interni dell’anca; è innervato da rami muscolari del plesso lombare (L1-L4) e, con la sua contrazione, tende la fascia iliaca. È un muscolo rudimentale, piccolo e fusiforme, posto davanti al muscolo grande psoas.Origina dalle facce laterali dei corpi dell’ultima vertebra toracica e della 1a lombare e dal disco tra esse interposto. Di qui si porta in basso e lateralmente e va a terminare sull’eminenza ileopettinea e sulla fascia iliaca. Si trova anteriormente e medialmente rispetto al grande psoas. Articolo creato il 18 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscoli interossei del piede
I muscoli interossei del piede sono sette e sono distinti in tre plantari e quattro dorsali. I tre muscoli interossei plantari sono innervati dal nervo plantare laterale (S1-S2). Con la loro azione flettono la 1a falange ed estendono le restanti due falangi del 3°, 4° e 5° dito; portano inoltre medialmente queste stesse dita. Occupano il 2°, il 3° e il 4° spazio intermetatarsale. Originano dalla faccia mediale del 3°, 4° e 5° osso metatarsale e dalla faccia inferiore della rispettiva base. Si portano in avanti e vanno a terminare sulla porzione mediale della base della falange prossimale del dito corrispondente, inviando anche un’espansione al tendine del muscolo estensore lungo…
Linfonodi mediastinici posteriori
I linfonodi mediastinici posteriori, in numero di 8-12, si distinguono in iuxtaaortici, iuxtaesofagei, interaorticoesofagei e mediastinici posteriori diaframmatici. Ricevono collettori afferenti dalle pareti dell’aorta e dell’esofago, dal muscolo diaframma, dal pericardio e dai linfonodi mediastinici anteriori diaframmatici. I collettori efferenti si portano al dotto toracico e ai linfonodi bronchiali. Articolo creato il 6 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arteria linguale
L’arteria linguale è un ramo collaterale della carotide esterna; origina all'altezza del grande corno dell'osso ioide e termina in corrispondenza dell'apice della lingua.
Linfonodi cervicali superficiali
I linfonodi cervicali superficiali rientrano tra i linfonodi della testa e del collo. Da 4 a 5, stanno sulla faccia esterna del muscolo sternocleidomastoideo, in rapporto con la vena giugulare esterna. Ricevono collettori afferenti dal padiglione dell’orecchio e dalla regione mastoidea. Sono tributari dei linfonodi cervicali profondi. Articolo creato il 6 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Mezzi di fissità dell’ovaio
I mezzi di fissità dell’ovaio sono rappresentati da 4 legamenti: il legamento sospensore o lombo-ovarico, l’utero-ovarico, il mesovarico e il tubo-ovarico. Il legamento sospensore dell’ovaio è formato dai vasi ovarici, provenienti dalla regione lombare e accompagnati da fibre connettivali e muscolari lisce. Il peritoneo viene sollevato da queste formazioni in una piega a livello dello stretto superiore dove essa incrocia i vasi iliaci esterni poco al davanti dell’articolazione sacro-iliaca. Il legamento prosegue quindi in basso e in dietro terminando all’estremità superiore del margine mesovarico dell’ovaio dopo aver formato il tratto più esterno del margine superiore del legamento largo, nel piccolo spazio compreso tra la tuba uterina e la parete pelvica.…