Anatomia
Peritoneo dello stomaco
Il peritoneo avvolge lo stomaco quasi completamente mediante due lamine, anteriore e posteriore, che formano inoltre pieghe di unione dell’organo con i visceri vicini. La lamina peritoneale anteriore riveste tutta la faccia anteriore dello stomaco e prosegue in alto sulla faccia anteriore dell’esofago e sul fondo gastrico coprendo anche una piccola porzione della faccia posteriore di questo; in basso e a destra prosegue nel duodeno. La lamina peritoneale posteriore risale a rivestire la faccia posteriore dello stomaco, ma si arresta in corrispondenza della parte superiore del corpo; in basso si prolunga sul duodeno per breve tratto.
Articolazioni interfalangee del piede
Le articolazioni interfalangee del piede sono articolazioni a ginglimo angolare conformate come quelle delle dita della mano. Ciascuna articolazione è provvista di una capsula articolare con un legamento plantare e legamenti collaterali. Articolo creato il 18 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vene perforanti
Le vene perforanti nascono sulla faccia posteriore del muscolo grande adduttore, perforano assieme con le arterie omonime i muscoli adduttori e terminano sboccando nella vena femorale profonda. Comunicano fra loro mediante rami anastomotici longitudinali e, superiormente, con la vena glutea inferiore e con la vena circonflessa mediale del femore. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Secretina
La secretina è un polipeptide a 27 aminoacidi prodotto dalle cellule S che sono in maggior numero localizzate nella mucosa duodenale. Le cellule S possiedono granuli elettrondensi e argirofili, del diametro medio di 200 nm; fra la membrana e la matrice dei granuli s’individua in genere un alone elettrontrasparente. La secretina è un potente stimolatore della secrezione esocrina del pancreas. Articolo creato il 15 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vena ombelicale
La vena ombelicale, ramo affluente della vena porta in età prenatale, reca al feto ilsangue arterioso proveniente dalla placenta.
Paradidimo
Il paradidimo rappresenta un residuo del mesonefro ed è situato al di sopra della testa dell’epididimo, nella parte anteriore del tratto iniziale del funicolo spermatico. È costituito da un piccolo ammasso di canalicoli tortuosi, chiusi alle due estremità e rivestiti da epitelio cilindrico semplice cigliato. Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vene del bulbo (o midollo allungato)
Le vene del bulbo (o midollo allungato) sono ampiamente anastomizzate in basso con le vene del midollo spinale e in alto con le vene del ponte e, attraverso queste, con le vene del cervelletto. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo otturatorio interno
Il muscolo otturatorio interno è uno dei muscoli esterni dell’anca in parte situato all'interno e in parte all'esterno della pelvi. È innervato dal nervo otturatorio interno (L5-S1); contraendosi, ruota lateralmente il femore e contribuisce alla stabilizzazione dell'articolazione dell'anca.
Muscolo piccolo psoas
Il muscolo piccolo psoas è uno dei due muscoli interni dell’anca; è innervato da rami muscolari del plesso lombare (L1-L4) e, con la sua contrazione, tende la fascia iliaca. È un muscolo rudimentale, piccolo e fusiforme, posto davanti al muscolo grande psoas.Origina dalle facce laterali dei corpi dell’ultima vertebra toracica e della 1a lombare e dal disco tra esse interposto. Di qui si porta in basso e lateralmente e va a terminare sull’eminenza ileopettinea e sulla fascia iliaca. Si trova anteriormente e medialmente rispetto al grande psoas. Articolo creato il 18 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscoli interossei del piede
I muscoli interossei del piede sono sette e sono distinti in tre plantari e quattro dorsali. I tre muscoli interossei plantari sono innervati dal nervo plantare laterale (S1-S2). Con la loro azione flettono la 1a falange ed estendono le restanti due falangi del 3°, 4° e 5° dito; portano inoltre medialmente queste stesse dita. Occupano il 2°, il 3° e il 4° spazio intermetatarsale. Originano dalla faccia mediale del 3°, 4° e 5° osso metatarsale e dalla faccia inferiore della rispettiva base. Si portano in avanti e vanno a terminare sulla porzione mediale della base della falange prossimale del dito corrispondente, inviando anche un’espansione al tendine del muscolo estensore lungo…