Anatomia
Muscolo quadrato della pianta del piede
Il muscolo quadrato della pianta del piede è un muscolo intermedio del piede.È innervato dal nervo plantare laterale (S1-S2) e, insieme al muscolo flessore lungo delle dita del piede, flette le ultime quattro dita e concorre alla flessione plantare del piede. Origina mediante due capi, laterale e mediale. Il primo nasce dalla faccia inferiore del calcagno, in prossimità del processo laterale della tuberosità calcaneale, il secondo dalla faccia mediale del calcagno. I due capi convergono e si fondono in una lamina che va a inserirsi sul tendine del muscolo flessore lungo delle dita. Articolo creato il 20 aprile 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Labirinto membranoso
Il labirinto membranoso è formato dai tre canali semicircolari membranosi, dall’utricolo, dal sacculo, dal condotto endolinfatico e dal condotto cocleare. Si presenta cioè come un insieme di organi cavi, contenenti un liquido (endolinfa) e fra loro comunicanti, delimitati da una parete membranosa.
Fasce dei muscoli antero-laterali dell’addome
I muscoli delle pareti antero-laterali dell’addome si presentano sottoforma di lamine avvolte da fasce superficiali e profonde che ne costituiscono gli organi accessori. Una fascia ricopre superficialmente il muscolo obliquo esterno dell’addome; posteriormente essa si porta sul muscolo grande dorsale, medialmente si fonde con la guaina del muscolo retto, in basso aderisce alla cresta iliaca e al legamento inguinale mentre in alto continua con la fascia del muscolo grande pettorale e del muscolo dentato anteriore. Una seconda fascia si trova tra il muscolo obliquo interno e il muscolo obliquo esterno ed una terza fascia tra il muscolo obliquo interno e il muscolo trasverso.
Vene satelliti dei rami collaterali dell’arteria ascellare
Le vene satelliti dei rami collaterali dell’arteria ascellare, in genere doppie, hanno denominazione e decorso uguali a quelli delle arterie. Sono le vene toraciche supreme, toracoacromiali, toraciche laterali, sottoscapolari, circonflesse anteriori e posteriori dell’omero. Il loro territorio di drenaggio corrisponde al territorio di distribuzione degli omonimi rami arteriosi. Di queste, le vene toraciche laterali ricevono vene costoascellari (rami di comunicazione con le vene intercostali) e sono anastomizzate con la vena epigastrica superficiale (affluente della vena femorale), stabilendo così un circolo anastomotico tra il sistema della vena cava superiore e quello della vena cava inferiore. Articolo creato il 26 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arteria mascellare
L’arteria mascellare (o mascellare interna) è il ramo terminale più voluminoso dell’arteria carotide esterna; nasce dietro il collo della mandibola, attraversa la fossa infratemporale e, passando superficialmente o profondamente al capo inferiore del muscolo pterigoideo esterno termina nella fossa pterigopalatina; si divide in tre porzioni: mandibolare, pterigoidea e pterigopalatina. La prima porzione, mandibolare, si porta orizzontalmente in avanti, fra il collo della mandibola e il legamento sfenomandibolare, lungo il margine inferiore del muscolo pterigoideo esterno; è accompagnata dalla vena omonima e decorre parallelamente al nervo auricolo-temporale. Sono rami collaterali della porzione mandibolare: Arteria auricolare profonda che attraversa la parete anteriore del condotto uditivo esterno e irrora la cute di questo…
Muscolo flessore breve del mignolo
Il muscolo flessore breve del mignolo è un muscolo della mano, più precisamente un muscolo dell’eminenza ipotenar. È innervato dal nervo ulnare (C8-T1) e, contraendosi, flette la 1a falange del mignolo. Si trova superficialmente e lateralmente nell’eminenza ipotenar. Origina dalla parte mediale del legamento trasverso del carpo e dal processo dell’uncinato; si inserisce alla parte mediale della base della 1a falange del mignolo. Articolo creato il 18 marzo 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscoli del palato molle
I muscoli del palato molle sono: tensore del palato, elevatore del palato, muscolo dell’ugola, glossopalatino e faringopalatino. Tutti i muscoli del palato molle sono pari. Articolo creato il 18 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Mammella
La mammella è un organo ghiandolare pari e simmetrico che si presenta come un rilievo cutaneo sulla superficie anteriore del torace, ai lati della linea mediana. È determinato dalla presenza di un gruppo di ghiandole, particolarmente sviluppate nella femmina durante l’allattamento. Le mammelle occupano lo spazio tra la 3a e la 7a costa; si estendono in larghezza tra la linea parasternale e la linea ascellare media. Tra le due mammelle s’interpone un solco più o meno ampio, il seno, corrispondente al corpo dello sterno. Nella mammella si distinguono la parte ghiandolare e la parte cutanea che riveste la prima. La ghiandola mammaria ha forma discoidale con superficie anteriore convessa e…
Fascia della coscia (o femorale o lata)
La fascia della coscia (o femorale o lata) riveste a guisa di manicotto i muscoli superficiali della coscia. Ha forma di cilindro cavo, le cui circonferenze superiore e inferiore sono puramente convenzionali e corrispondono ai limiti della coscia stessa. In alto la fascia si fissa in avanti al legamento inguinale, al corpo del pube e alla branca ischiopubica, in dietro e lateralmente continua senza interruzione con la fascia glutea, in basso si fissa sulla fibula, sui due condili della tibia, sulla faccia anteriore della patella e continua poi nella fascia della gamba. Dalla sua superficie interna si dipartono due setti intermuscolari distinti in mediale e laterale.
Arteria mesenterica superiore
L’arteria mesenterica superiore è un ramo collaterale viscerale dell’aorta addominale. Nasce da quest’ultima 2 cm circa sotto il tronco celiaco e si dirige in avanti e in basso, passando dietro alla testa del pancreas, fra la testa e il processo uncinato; incrocia la porzione orizzontale del duodeno e penetra nella radice del mesentere. Seguendo l'inserzione parietale del mesentere si porta in basso, descrivendo una curva convessa verso sinistra, fino a raggiungere la fossa iliaca destra, dove termina anastomizzandosi con uno dei suoi rami collaterali, l'arteria ileocolica.