Anatomia
Vertebre toraciche
Le vertebre toraciche sono 12 ed aumentano di volume procedendo dall’alto verso il basso. Le ultime vertebre toraciche hanno caratteri di transizione con le vertebre lombari. Tutte le vertebre toraciche si articolano con le coste e proprio la presenza di faccette articolari per le coste rappresenta un elemento distintivo che permette di riconoscere le vertebre di questo tratto di colonna vertebrale. Il corpo delle vertebre toraciche è cilindrico, con i diametri antero-posteriore e trasverso che si equivalgono. Poiché la testa delle coste si articola con le vertebre incastrandosi tra due corpi e prendendo rapporto anche con il disco intervertebrale, si osservano sui lati del corpo vertebrale, in prossimità della radice…
Tronchi linfatici succlavii
I tronchi linfatici succlavii, destro e sinistro, nascono dal plesso costituito dai collettori linfatici efferenti del gruppo sottoclavicolare (o apicale) dei linfonodi ascellari. Drenano quindi tutte le vie linfatiche dell’arto superiore e di parte delle pareti del torace. Accompagnano ventralmente la vena succlavia e sboccano nell’angolo di confluenza della vena giugulare interna con la vena succlavia. Il tronco di sinistra può sboccare nell’ultimo tratto del dotto toracico prima della sua terminazione. Articolo creato il 6 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Cavità mastoidee
A formare l’orecchio medio concorrono anche particolari cavità, comunicanti con il cavo del timpano e contenenti aria, che sono principalmente accolte nell’apofisi mastoidea dell’osso temporale. Questa è infatti costituita da una massa di tessuto osseo spugnoso, rivestita in superficie da uno strato di tessuto osseo compatto: nell’ambito dell’osso spugnoso sono accolte numerose cavità, le cellule mastoidee, la più grande delle quali raggiunge circa 1 cm di diametro ed è denominata antro timpanico. L’antro timpanico comunica per mezzo dell’aditus ad antrum con il recesso epitimpanico. Le cellule mastoidee sono piccole cavità, comunicanti fra loro, delle quali le più importanti sono scavate nella parte del processo mastoideo formata dallo squamoso (cellule squamose)…
Vasi e nervi dell’intestino tenue
La vascolarizzazione arteriosa del duodeno dipende principalmente dalle arterie pancreaticoduodenale superiore (ramo dell'arteria gastroduodenale dell'arteria epatica) e pancreaticoduodenale inferiore (ramo dell'arteria mesenterica superiore) le quali, anastomizzandosi, concorrono a formare due arcate arteriose situate rispettivamente sulla faccia anteriore e sulla faccia posteriore del pancreas, in corrispondenza della concavità del duodeno. Dalla convessità di queste arcate arteriose numerosi rami si portano alla parete duodenale, dove si comportano come i rami delle arterie che si distribuiscono alla parete dell'intestino tenue mesenteriale.
Muscoli lombricali del piede
I muscoli lombricali del piede sono quattro; il 1° e il 2° sono innervati dal nervo plantare mediale (L5-S1); il 3° e il 4° sono forniti dal nervo plantare laterale (S1-S2). I muscoli lombricali flettono la 1a falange ed estendono la 2a e la 3a falange delle ultime quattro dita.
Vasi e nervi della trachea
Le arterie per la trachea provengono dalla tiroidea inferiore e dalla toracica interna. Le vene della trachea si versano nelle vene tiroidee inferiori e nelle esofagee. I linfatici della trachea, molto numerosi, fanno capo ai linfonodi cervicali profondi, tracheali e bronchiali. I nervi della trachea provengono dal nervo ricorrente e dal plesso polmonare anteriore. Articolo creato il 12 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Vene del bulbo
Le vene del bulbo (o midollo allungato od oblongata) si portano sulla superficie esterna dell’organo dove convergono in due tronchi venosi impari e mediani: La vena mediana anteriore, che decorre lungo la fessura mediana anteriore del midollo allungato, rappresentando la prosecuzione verso l’alto del tratto venoso mediano anteriore del midollo spinale, e che sbocca superiormente nella rete venosa prepontina. La vena mediana posteriore, prosecuzione della vena mediana posteriore del midollo spinale, che presso l’estremità inferiore del IV ventricolo si divide in due rami i quali, dopo aver ricevuto le vene corioidee della tela corioidea e dei plessi corioidei del IV ventricolo, circondano ciascuno il corrispondente peduncolo cerebellare inferiore per gettarsi…
Legamenti a distanza
I legamenti a distanza sono rappresentati da legamenti gialli, legamenti interspinosi, legamento sovraspinoso e legamenti intertrasversari. I legamenti gialli sono tesi fra le lamine. Sono formazioni rettangolari costituire in grande prevalenza da tessuto elastico; essi risultano meglio visibili dall’interno del canale vertebrale. Si estendono dalla faccia anteriore della lamina sovrastante al margine superiore della lamina sottostante. La loro faccia anteriore è in rapporto con la dura madre, quella posteriore con le lamine e quindi con i muscoli spinali. Sulla linea mediana, i legamenti gialli dei due lati continuano tra loro in prossimità della base dei processi spinosi; lateralmente, essi ricoprono la parte mediale dei processi articolari rinforzando la capsula fibrosa…
Arto inferiore
Ciascuno dei due arti inferiori è formato da quattro parti che si trovano in successione prossimo-distale; esse sono: l’anca,la coscia, la gamba e il piede. Lo scheletro dell’arto inferiore comprende la cintura pelvica e lo scheletro della parte libera. L’osso dell’anca è il dispositivo di attacco dell’arto inferiore al tronco; il suo scheletro forma nell’insieme la cintura pelvica che si unisce alla parte inferiore del tronco tramite l’articolazione sacroiliaca e dà attacco alle restanti parti dell’arto che, nell’insieme, formano la parte libera dell’arto inferiore. Le due ossa dell’anca si articolano inoltre tra loro anteriormente nella sinfisi pubica, entrando a far parte, così, della pelvi (o bacino). La coscia è la…
Sistema nervoso centrale (o nevrasse)
Il sistema nervoso centrale (o nevrasse) consiste di due parti che si pongono tra loro in continuità anatomica a livello del foro occipitale dell’omonimo osso, ma che risultano distinte per conformazione e sede: il midollo spinale che si trova nel canale vertebrale e l’encefalo accolto nella cavità cranica.