Anatomia

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Colecistochinina (o pancreozimina)

    La colecistochinina (o pancreozimina, CCK) è un polipeptide a 33 aminoacidi prodotto dalle cellule I localizzate in maggior numero nella mucosa del duodeno e del tratto superiore del digiuno (sia nell’epitelio di rivestimento dei villi che nelle ghiandole intestinali). Le cellule I so­no ricche di granuli argirofobi. L’ormone sti­mola la secrezione esocrina del pancreas e inol­tre la motilità gastrica, intestinale e delle vie biliari. Articolo creato il 15 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Muscolo genioglosso

    Il muscolo genioglosso è un muscolo estrinseco della lingua e il più voluminoso di tutti i muscoli di quest’organo. Il muscolo genioglosso, con i suoi fasci anterio­ri, abbassa e retrae l'apice linguale, con i fasci medi protrude l'intera lingua traendone la base in avanti, con i fasci inferiori sposta in avanti l'osso ioide. Contraendosi l'intero complesso dei fasci, la lingua si applica al pavimento buc­cale e contro la faccia posteriore della mandi­bola.

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Muscoli della laringe

    I muscoli della laringe si distinguono in intrinseci ed estrinseci. I muscoli intrinseci originano e si inseriscono sui pezzi cartilaginei della laringe; i muscoli estrinseci hanno l'origine o l'inserzione su parti ossee o su organi vicini. Sono muscoli intrinseci della laringe: cricotiroideo (o tensore delle corde vocali), cricoaritenoideo posteriore, cricoaritenoideo laterale, tiroaritenoideo, aritenoideo trasverso, aritenoideo obliquo e ariepiglottico. Questi sono tutti muscoli pari, tranne il muscolo aritenoideo trasverso che è impari. Sono muscoli estrinseci della laringe: sternotiroideo, tiroioideo, stilofaringeo, faringopalatino e costrittore inferiore della faringe.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena emiazigos accessoria

    La vena emiazigos accessoria è il tronco comune nel quale confluiscono le prime 6-7 vene intercostali sinistre. Scende a si­nistra dei corpi vertebrali quindi si inflette verso destra per raggiungere il tronco della vena azi­gos superiormente allo sbocco della vena emia­zigos. Può unirsi a quest’ultima o scambiare con essa un ramo anastomotico. Le prime 2-3 vene intercostali sinistre confluiscono talvolta in un unico piccolo tronco comune, la vena intercostale suprema sinistra tributaria del tronco venoso brachiocefalico sinistro. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Enteroglucagone

    L’enteroglucagone è un polipeptide a 100 aminoacidi che ha struttura ed effetti biologici simili a quelli del glucagone pancreatico. Per questo ormone è stato anche proposto il nome di glicentina. Gli elementi produttori di enteroglucagone sono denominati cellule L e presentano una struttura distinguibile da quella delle cellule A che producono il glucagone pancreatico. Si trovano alla massima concentrazio­ne nell’ileo, ma sono anche presenti nella muco­sa del digiuno, di tutto l’intestino crasso e, in minor numero, del duodeno. Si tratta di tipiche cellule basigranulose provviste di granuli argiro­fili. Al pari del glucagone pancreatico, l’enteroglucagone stimola la glicogenolisi epatica, con aumento conseguente della glicemia. Curiosità Il nome “glicentina” deriva da GLI…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Plesso ipogastrico

    Fa seguito a quello aorticoaddominale e occupa lo spazio sottostante alla biforcazione dell’aorta; corrisponde al corpo della 4a e 5a vertebra lombare. Come i precedenti plessi, è in continuità superiormente e inferiormente con rami dei plessi adiacenti e riceve rami dalla vicina catena dell’ortosimpatico. Dà origine a un plesso secondario, pari e simmetrico, che si accompagna all’arteria iliaca esterna con il nome di plesso iliaco. Le fibre di questo plesso si prolungano attorno all’arteria femorale, di cui non seguono però i rami più distali.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene profonde del piede

    Le vene profonde del piede iniziano, nella pianta del piede, con le vene digitali plantari che unendosi tra loro formano le vene metatarsali plantari; queste sboccano nell’arco venoso plantare profondo drenato dal­le vene plantari laterali che, confluendo indietro con le vene plantari mediali, formano le vene ti­biali posteriori. Nel dorso del piede, iniziano come vene metatarsali dorsali, che affluiscono alle vene tibiali anteriori. Articolo creato il 9 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Pericardio

    Il pericardio è un sacco fibro-sieroso che contiene il cuore e il tratto iniziale dei grossi vasi. Vi si considerano una parte esterna (o pericardio fibroso) e una interna (o pericardio sieroso). Il pericardio fibroso si presenta come un sacco fibroso a forma di un tronco di cono con l’apice rivolto in alto che contorna i grossi vasi che nascono dal cuore e continua insensibilmente con la loro tonaca avventizia; la base aderisce al centro fre­nico del diaframma e, specialmente a sinistra, a una striscia della contigua parte muscolare. Il tronco di cono pericardico è leggermente schiac­ciato in senso antero-posteriore e presenta una parete anteriore e una posteriore.La parete anteriore è…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Nervo trocleare (o patetico)

    Il 4° paio è rappresentato dal nervo trocleare o patetico, costituito da fibre che prendono origine nel mesencefalo dal nucleo trocleare e si distribuiscono al muscolo obliquo superiore dell’occhio. Contiene anche fibre sensitive somatiche per la sensibilità propriocettiva proveniente dal muscolo obliquo superiore dell’occhio. È l’unico nervo encefalico che emerge dorsalmente; ha origine apparente in corrispondenza del solco trasversale che segna il confine fra lamina quadrigemina e il velo midollare superiore. Dal punto di emergenza esso piega lateralmente, poi in avanti e in basso, dirigendosi all’apice della rocca petrosa dell’osso temporale. Descrive così un arco a concavità mediale attorno al peduncolo cerebrale del proprio lato, bagnato dal liquido cefalorachidiano che…