Anatomia
Vasi linfatici
Procedendo dalla periferia, i vasi linfatici si distinguono in: Capillari linfatici e reti d’origine, che costituiscono, nella compagine dei tessuti e degli organi, la sezione periferica assorbente del sistema. Precollettori, che sono gli esili e brevi tronchicini linfatici di raccordo e di connessione tra la sezione periferica assorbente e le vere e proprie vie linfatiche di deflusso. Collettori linfatici, che costituiscono, nel loro insieme, il vasto e complesso sistema delle vie linfatiche di deflusso e sono pre- e postlinfonodali, in quanto lungo il loro decorso sono intercalate le stazioni linfonodali. Tronchi linfatici principali, che sono i vasi linfatici di maggior calibro; si formano per la confluenza dei collettori efferenti dei più…
Articolazioni intercuneiformi
Le articolazioni intercuneiformi fanno parte delle articolazioni tra le ossa della fila distale del tarso esi stabiliscono tra il 1° e il 2° e tra il 2° e il 3° osso cuneiforme; sono artrodie. Le faccette articolari, piane, sono poste sulla faccia laterale del 1° e del 2° osso cuneiforme e corrispondono a quelle mediali del 2° e del 3°. I capi ossei sono riuniti da una capsula articolare incompleta che continua con quelle delle articolazioni cuneo-navicolare e tarso-metatarsale.
Muscolo condroglosso
Il muscolo condroglosso è un muscolo estrinseco della lingua; contraendosi, trae la lingua in basso e indietro. Origina dal piccolo corno dell’osso ioide e si porta in alto e in avanti; raggiunta l’estremità posteriore del margine laterale del corpo linguale, i suoi fasci si espandono terminando sul muscolo longitudinale inferiore. Articolo creato il 14 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Cervelletto
Il cervelletto è una formazione soprassiale che deriva dalle pareti laterali e dalla volta della vescicola metencefalica. A sviluppo ultimato si localizza al di dietro del ponte e del bulbo e al di sotto della lamina quadrigemina del mesencefalo. Il cervelletto è situato nella fossa cranica posteriore, accolto nelle fosse cerebellari della squama dell’occipitale; è separato dai lobi occipitali degli emisferi telencefalici, che lo sovrastano, per mezzo di una robusta lamina orizzontale di dura madre denominata tentorio del cervelletto. Il cervelletto rappresenta, dopo gli emisferi telencefalici, la parte dell’encefalo maggiormente sviluppata. Al pari degli emisferi telencefalici, esso appare grigio in superficie dove si trova uno spesso strato corticale reso irregolare…
Arteria intercostale suprema
L’arteria intercostale suprema discende davanti al collo della 1a e 2a costa, lateralmente al tronco dell’ortosimpatico, incrociando i primi nervi toracici. Fornisce, nel 1° spazio intercostale, la 1a arteria intercostale posteriore che si distribuisce in modo analogo alle arterie intercostali posteriori aortiche. Termina come 2a arteria intercostale posteriore. Articolo creato il 9 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Cartilagini della laringe
Le cartilagini della laringe sono: La cartilagine tiroide, impari, a forma di scudo, costituita da due lamine che occupano le parti superiore, anteriore e laterali della laringe. La cartilagine cricoide, impari, a forma di anello, posta subito sopra la trachea. Le cartilagini aritenoidi, pari, a forma di piramidi, situate posteriormente al di sopra della cricoide. La cartilagine epiglottide, impari, in forma di foglia che sovrasta l’apertura superiore della laringe. A queste cartilagini principali si aggiungono piccole cartilagini accessorie che sono le cartilagini corniculate (di Santorini), le cartilagini cuneiformi (di Morgagni) e altre minori, per lo più comprese nello spessore di legamenti (come le cartilagini triticee).
Osso sfenoide
L’osso sfenoide è un osso impari e mediano che prende parte alla costituzione della base cranica e delle pareti delle cavità nasali e orbitarie. Vi si considerano un corpo, due coppie di prolungamenti laminari chiamati piccole e grandi ali e due processi pterigoidei. Il corpo dello sfenoide si trova in posizione mediana, tra la parte basilare dell’osso occipitale posteriormente e l’etmoide anteriormente, articolandosi con queste due ossa (mediante sinartrosi). Forma la parte posteriore della volta delle cavità nasali e la parte posteriore della parete mediale delle cavità orbitarie. Il corpo dell’osso sfenoide ha forma cubica; delle 6 facce, quella superiore e le due laterali sono endocraniche, l’anteriore e l’inferiore sono…
Muscoli spinoappendicolari
Insieme ai muscoli toracoappendicolari, ai muscoli spino-costali e al diaframma, costituiscono i muscoli estrinseci del torace. I muscoli spinoappendicolari hanno origine dalla colonna vertebrale e raggiungono le ossa del cingolo toracico e l’omero. Possono anche essere considerati muscoli estrinseci dell’arto superiore. I muscoli spinoappendicolari comprendono: Muscolo trapezio. Muscolo grande dorsale. Muscolo romboide. Muscolo elevatore della scapola. Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Femore
Il femore è un osso lungo che forma lo scheletro della coscia. Nella stazione eretta esso risulta obliquo in basso e medialmente; nella femmina, per la maggior larghezza del bacino, tale obliquità è più accentuata. Vi si distinguono un corpo e due estremità. Il corpo non è esattamente rettilineo, ma incurvato ad arco a concavità posteriore; è prismatico e vi si possono considerare tre facce (anteriore, postero-mediale e postero-laterale) e tre margini (mediale, laterale e posteriore). Le facce sono lisce e leggermente convesse. I margini mediale e laterale sono smussi; quello posteriore, invece, è spesso, rugoso e viene denominato linea aspra. Lungo il suo decorso si trova, di regola, il…
Vena ileolombare
La vena ileolombare raccoglie il sangue refluo dai muscoli del dorso, dal muscolo psoas, dal muscolo iliaco e dalle due ultime vene intervertebrali della regione lombare. Origina dalla confluenza di un ramo iliaco e di un ramo lombare, decorre dietro al muscolo psoas e termina sboccando nel tratto prossimale della vena iliaca interna. Comunica, in alto, con la vena lombare ascendente, radice della vena azigos a destra, della vena emiazigos a sinistra. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.