Anatomia
Vasi linfatici dell’arto inferiore
I vasi linfatici dell’arto inferiore sono superficiali e profondi. I collettori linfatici superficiali originano dalle reti linfatiche dei tegumenti e decorrono nel tessuto connettivo sottocutaneo o a ridosso della fascia superficiale. Le reti d'origine sono particolarmente ricche nelle dita e nella pianta del piede. Si raggruppano nei collettori mediali satelliti della vena grande safena, nei collettori glutei superficiali, laterali e mediali. Sono tutti tributari dei linfonodi inguinali superficiali con l'unica eccezione dei collettori satelliti della vena piccola safena.
Vasi e nervi della vescica urinaria
Le arterie sono rappresentate dalle voluminose arterie vescicali superiori, che provengono dalla porzione rimasta pervia delle arterie ombelicali, e dalle arterie vescicali inferiori, esili e incostanti, che originano o direttamente dalle arterie iliache interne o da una loro collaterale. Altri piccoli rami arteriosi possono essere forniti dalle arterie otturatorie, dalle arterie pudende interne, dalle arterie rettali medie, dalle arterie vescicolodeferenziali nel maschio e uterine nella femmina. Tutte le arterie vescicali si ramificano e si anastomizzano fra loro in corrispondenza della superficie esterna della vescica, formando una rete perivescicale; i rami arteriosi si approfondano quindi nella parete vescicale e formano una ricca rete nello strato profondo della lamina propria. Da questa…
Vena vertebrale
La vena vertebrale origina dai plessi venosi vertebrali interni, decorre accanto all’arteria omonima, per i forami trasversari delle prime sei vertebre cervicali. Riceve rami muscolari e dai plessi venosi vertebrali esterni, la vena cervicale ascendente e la vena cervicale profonda. Si apre nella parete posteriore del tronco venoso brachio-cefalico, talvolta insieme con la vena giugulare posteriore. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arto superiore
Ciascuno dei due arti superiori è formato da quattro parti che si trovano in successione prossimo-distale; esse sono: la spalla, il braccio, l’avambraccio e la mano. La spalla è il dispositivo di attacco dell’arto superiore al tronco; il suo scheletro forma nell’insieme la cintura toracica (o cingolo toracico) che si unisce alla parte superiore del torace e dà attacco alle restanti parti dell’arto che, nell’insieme, formano la parte libera dell’arto superiore. Lo scheletro della cintura toracica è formato da due ossa: scapola e clavicola. Il braccio è la parte più prossimale della porzione libera dell’arto superiore. Il suo scheletro è costituito dall’omero. L’avambraccio ha uno scheletro costituito da due ossa:…
Fasce del piede
Nel dorso del piede si trovano le fasce dorsali superficiale e profonda e la fascia del muscolo estensore breve delle dita. Nella regione plantare è distesa superficialmente l’aponeurosi plantare; a livello del piano scheletrico si trova la fascia plantare profonda. La fascia dorsale superficiale si dispone tra lo strato sottocutaneo e i tendini dei muscoli estensori lunghi delle dita e dell’alluce. Posteriormente si unisce alla parte superficiale del retinacolo degli estensori, anteriomente si perde sulle dita; lateralmente e medialmente passa nell’aponeurosi plantare. La fascia dorsale profonda è distesa sulle ossa metatarsali e sui muscoli interossei dorsali. La fascia del muscolo estensore breve delle dita avvolge la faccia superficiale dello stesso…
Ventricolo sinistro
Il ventricolo sinistro ha una capacità di circa 180 ml e presenta la forma di un cono lievemente appiattito il cui apice corrisponde alla punta del cuore.
Parotide
La parotide, pari, è la più voluminosa ghiandola salivare maggiore; si trova nella regione parotidea, una regione laterale del collo, al di sotto del padiglione auricolare e del meato acustico esterno, al di dietro del ramo della mandibola e innanzi al muscolo sternocleidomastoideo. Ciascuna ghiandola occupa la loggia parotidea che si estende, dal piano cutaneo, in profondità, fino nei pressi della faringe ed è avvolta dalla fascia parotidea. Nella fascia parotidea si possono distinguere una parte superficiale, a diretto contatto con la superficie della ghiandola e con la cute, e una parte profonda che riveste invece le pareti della loggia e si trova a una certa distanza dalla superficie dell’organo,…
Piccolo omento (o piccolo epiploon)
Il piccolo omento (o piccolo epiploon) si estende dal solco trasverso della faccia inferiore del fegato alla piccola curvatura dello stomaco e al margine superiore della prima porzione del duodeno. Il piccolo epiploon è diviso in due parti, una destra, il legamento epatoduodenale (o pars tensa), e una sinistra, il legamento epatogastrico (o pars flaccida). Il legamento epatoduodenale è formato da due foglietti peritoneali tra i quali si trovano le formazioni del peduncolo epatico; esso delimita anteriormente il foro epiploico attraverso il quale si accede alla retrocavità degli epiploon. È teso fra il solco trasverso del fegato e il margine superiore della prima porzione duodenale. Il suo margine destro, nella…
Vasi linfatici del midollo spinale
A livello del midollo spinale, come nell’encefalo, mancano vasi linfatici provvisti di parete propria. I fluidi interstiziali vengono drenati lungo le guaine che circondano i vasi sanguigni (guaine perivascolari) e concorrono in tal modo alla produzione del liquido cefalorachidiano.
Plesso venoso rettale (o emorroidario)
Il plesso venoso rettale (o emorroidario) è una rete anastomotica estesa a tutto l'intestino retto. Comunica con il plesso vescicoprostatico nel maschio, con il plesso uterovaginale nella femmina, con le vene superficiali del perineo e con la vena sacrale mediana.