Anatomia

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Muscolo genioglosso

    Il muscolo genioglosso è un muscolo estrinseco della lingua e il più voluminoso di tutti i muscoli di quest’organo. Il muscolo genioglosso, con i suoi fasci anterio­ri, abbassa e retrae l'apice linguale, con i fasci medi protrude l'intera lingua traendone la base in avanti, con i fasci inferiori sposta in avanti l'osso ioide. Contraendosi l'intero complesso dei fasci, la lingua si applica al pavimento buc­cale e contro la faccia posteriore della mandi­bola.

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Muscoli della laringe

    I muscoli della laringe si distinguono in intrinseci ed estrinseci. I muscoli intrinseci originano e si inseriscono sui pezzi cartilaginei della laringe; i muscoli estrinseci hanno l'origine o l'inserzione su parti ossee o su organi vicini. Sono muscoli intrinseci della laringe: cricotiroideo (o tensore delle corde vocali), cricoaritenoideo posteriore, cricoaritenoideo laterale, tiroaritenoideo, aritenoideo trasverso, aritenoideo obliquo e ariepiglottico. Questi sono tutti muscoli pari, tranne il muscolo aritenoideo trasverso che è impari. Sono muscoli estrinseci della laringe: sternotiroideo, tiroioideo, stilofaringeo, faringopalatino e costrittore inferiore della faringe.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena emiazigos accessoria

    La vena emiazigos accessoria è il tronco comune nel quale confluiscono le prime 6-7 vene intercostali sinistre. Scende a si­nistra dei corpi vertebrali quindi si inflette verso destra per raggiungere il tronco della vena azi­gos superiormente allo sbocco della vena emia­zigos. Può unirsi a quest’ultima o scambiare con essa un ramo anastomotico. Le prime 2-3 vene intercostali sinistre confluiscono talvolta in un unico piccolo tronco comune, la vena intercostale suprema sinistra tributaria del tronco venoso brachiocefalico sinistro. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Enteroglucagone

    L’enteroglucagone è un polipeptide a 100 aminoacidi che ha struttura ed effetti biologici simili a quelli del glucagone pancreatico. Per questo ormone è stato anche proposto il nome di glicentina. Gli elementi produttori di enteroglucagone sono denominati cellule L e presentano una struttura distinguibile da quella delle cellule A che producono il glucagone pancreatico. Si trovano alla massima concentrazio­ne nell’ileo, ma sono anche presenti nella muco­sa del digiuno, di tutto l’intestino crasso e, in minor numero, del duodeno. Si tratta di tipiche cellule basigranulose provviste di granuli argiro­fili. Al pari del glucagone pancreatico, l’enteroglucagone stimola la glicogenolisi epatica, con aumento conseguente della glicemia. Curiosità Il nome “glicentina” deriva da GLI…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Plesso ipogastrico

    Fa seguito a quello aorticoaddominale e occupa lo spazio sottostante alla biforcazione dell’aorta; corrisponde al corpo della 4a e 5a vertebra lombare. Come i precedenti plessi, è in continuità superiormente e inferiormente con rami dei plessi adiacenti e riceve rami dalla vicina catena dell’ortosimpatico. Dà origine a un plesso secondario, pari e simmetrico, che si accompagna all’arteria iliaca esterna con il nome di plesso iliaco. Le fibre di questo plesso si prolungano attorno all’arteria femorale, di cui non seguono però i rami più distali.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene profonde del piede

    Le vene profonde del piede iniziano, nella pianta del piede, con le vene digitali plantari che unendosi tra loro formano le vene metatarsali plantari; queste sboccano nell’arco venoso plantare profondo drenato dal­le vene plantari laterali che, confluendo indietro con le vene plantari mediali, formano le vene ti­biali posteriori. Nel dorso del piede, iniziano come vene metatarsali dorsali, che affluiscono alle vene tibiali anteriori. Articolo creato il 9 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Pericardio

    Il pericardio è un sacco fibro-sieroso che contiene il cuore e il tratto iniziale dei grossi vasi. Vi si considerano una parte esterna (o pericardio fibroso) e una interna (o pericardio sieroso). Il pericardio fibroso si presenta come un sacco fibroso a forma di un tronco di cono con l’apice rivolto in alto che contorna i grossi vasi che nascono dal cuore e continua insensibilmente con la loro tonaca avventizia; la base aderisce al centro fre­nico del diaframma e, specialmente a sinistra, a una striscia della contigua parte muscolare. Il tronco di cono pericardico è leggermente schiac­ciato in senso antero-posteriore e presenta una parete anteriore e una posteriore.La parete anteriore è…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Nervo trocleare (o patetico)

    Il 4° paio è rappresentato dal nervo trocleare o patetico, costituito da fibre che prendono origine nel mesencefalo dal nucleo trocleare e si distribuiscono al muscolo obliquo superiore dell’occhio. Contiene anche fibre sensitive somatiche per la sensibilità propriocettiva proveniente dal muscolo obliquo superiore dell’occhio. È l’unico nervo encefalico che emerge dorsalmente; ha origine apparente in corrispondenza del solco trasversale che segna il confine fra lamina quadrigemina e il velo midollare superiore. Dal punto di emergenza esso piega lateralmente, poi in avanti e in basso, dirigendosi all’apice della rocca petrosa dell’osso temporale. Descrive così un arco a concavità mediale attorno al peduncolo cerebrale del proprio lato, bagnato dal liquido cefalorachidiano che…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazioni costo-vertebrali

    Le articolazioni costo-vertebrali corrispondono alle articolazioni del torace del gruppo posteriore e sono date dal rapporto articolare delle estremità posteriori delle coste con le vertebre in due punti articolari. Infatti, la testa della costa si articola con il corpo delle vertebre (articolazione costo-vertebrale propriamente detta) mentre il tubercolo della costa si articola con il processo trasverso della vertebra (articolazione costo-trasversaria). Le articolazioni costo-vertebrali consentono movimenti di elevazione e di abbassamento delle coste che sono rilevanti ai fini della respirazione. L’articolazione costo-vertebrale propriamente detta è una doppia artrodia. Sulla testa della costa le superfici articolari sono due faccette piane separate dalla cresta costale e convergenti a cuneo; sono rivestite di cartilagine…