Anatomia
Mesoappendice (o mesenteriolo)
Il mesoappendice (o mesenteriolo) è una piega triangolare del peritoneo che circonda l’appendice vermiforme e si attacca al di dietro della porzione terminale sinistra del mesentere, in stretta vicinanza del passaggio ileocecale. Le sue due lamine, di estensione variabile, racchiudono vasi, nervi e linfatici diretti all’appendice, insieme a un linfonodo. Articolo creato il 21 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Muscolo adduttore dell’alluce
Il muscolo adduttore dell'alluce è il più profondo dei muscoli plantari mediali del piede. È innervato dal nervo plantare laterale (S1-S2) e, contraendosi, flette e adduce l'alluce.
Osso trapezoide
L’osso trapezoide è un osso della fila distale del carpo che si trova fra l’osso trapezio e l’osso capitato. Vi si considerano quattro facce articolari e due non articolari. La faccia prossimale, concava, si articola con l’osso scafoide (o navicolare). La faccia distale, a forma di stella, si congiunge alla base del 2° osso metacarpale. La faccia mediale, piana, si articola con l’osso capitato. La faccia laterale, convessa, si articola con l’osso trapezio. Le facce volare e dorsale sono libere e rugose. Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Collettori linfatici della mammella
Uretra maschile
L’uretra maschile è un condotto della lunghezza media, nell’adulto, di 18-20 cm; ha origine dalla vescica, a livello dell’apice anteriore del trigono vescicale (meato uretrale interno) e, dopo avere attraversato il pavimento pelvico e il perineo anteriore, percorre la parte libera del pene, terminando in corrispondenza della sua estremità libera (meato uretrale esterno). Solo nel suo tratto iniziale dà passaggio esclusivamente all’urina (uretra urinaria, corrispondente all’intera uretra femminile), mentre nella maggior parte della sua estensione, dallo sbocco dei dotti eiaculatori fino al meato uretrale esterno, permette anche il passaggio dello sperma (uretra comune). L’uretra maschile può essere suddivisa in vari segmenti in base a criteri diversi. Secondo un criterio topografico…
Vasi linfatici dell’arto inferiore
I vasi linfatici dell’arto inferiore sono superficiali e profondi. I collettori linfatici superficiali originano dalle reti linfatiche dei tegumenti e decorrono nel tessuto connettivo sottocutaneo o a ridosso della fascia superficiale. Le reti d'origine sono particolarmente ricche nelle dita e nella pianta del piede. Si raggruppano nei collettori mediali satelliti della vena grande safena, nei collettori glutei superficiali, laterali e mediali. Sono tutti tributari dei linfonodi inguinali superficiali con l'unica eccezione dei collettori satelliti della vena piccola safena.
Vasi e nervi della vescica urinaria
Le arterie sono rappresentate dalle voluminose arterie vescicali superiori, che provengono dalla porzione rimasta pervia delle arterie ombelicali, e dalle arterie vescicali inferiori, esili e incostanti, che originano o direttamente dalle arterie iliache interne o da una loro collaterale. Altri piccoli rami arteriosi possono essere forniti dalle arterie otturatorie, dalle arterie pudende interne, dalle arterie rettali medie, dalle arterie vescicolodeferenziali nel maschio e uterine nella femmina. Tutte le arterie vescicali si ramificano e si anastomizzano fra loro in corrispondenza della superficie esterna della vescica, formando una rete perivescicale; i rami arteriosi si approfondano quindi nella parete vescicale e formano una ricca rete nello strato profondo della lamina propria. Da questa…
Vena vertebrale
La vena vertebrale origina dai plessi venosi vertebrali interni, decorre accanto all’arteria omonima, per i forami trasversari delle prime sei vertebre cervicali. Riceve rami muscolari e dai plessi venosi vertebrali esterni, la vena cervicale ascendente e la vena cervicale profonda. Si apre nella parete posteriore del tronco venoso brachio-cefalico, talvolta insieme con la vena giugulare posteriore. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Arto superiore
Ciascuno dei due arti superiori è formato da quattro parti che si trovano in successione prossimo-distale; esse sono: la spalla, il braccio, l’avambraccio e la mano. La spalla è il dispositivo di attacco dell’arto superiore al tronco; il suo scheletro forma nell’insieme la cintura toracica (o cingolo toracico) che si unisce alla parte superiore del torace e dà attacco alle restanti parti dell’arto che, nell’insieme, formano la parte libera dell’arto superiore. Lo scheletro della cintura toracica è formato da due ossa: scapola e clavicola. Il braccio è la parte più prossimale della porzione libera dell’arto superiore. Il suo scheletro è costituito dall’omero. L’avambraccio ha uno scheletro costituito da due ossa:…
Fasce del piede
Nel dorso del piede si trovano le fasce dorsali superficiale e profonda e la fascia del muscolo estensore breve delle dita. Nella regione plantare è distesa superficialmente l’aponeurosi plantare; a livello del piano scheletrico si trova la fascia plantare profonda. La fascia dorsale superficiale si dispone tra lo strato sottocutaneo e i tendini dei muscoli estensori lunghi delle dita e dell’alluce. Posteriormente si unisce alla parte superficiale del retinacolo degli estensori, anteriomente si perde sulle dita; lateralmente e medialmente passa nell’aponeurosi plantare. La fascia dorsale profonda è distesa sulle ossa metatarsali e sui muscoli interossei dorsali. La fascia del muscolo estensore breve delle dita avvolge la faccia superficiale dello stesso…