Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo estensore radiale lungo del carpo

    Il muscolo estensore radiale lungo del car­po è un muscolo laterale dell’avambraccio. È innervato dal nervo radiale (C5-C7) e, contraendosi, estende e abduce la mano. Si trova fra il muscolo brachioradiale e il muscolo estensore radiale breve. Origina dalla parte anteriore del margine laterale dell'omero, dall'epicondilo omerale e dal setto intermuscolare laterale; il ventre muscolare prosegue in un tendine che de­corre sulla faccia laterale del radio, si porta quindi dorsalmente, attraversa il 2° condotto del legamento dorsale del carpo e s’inserisce al­la faccia dorsale della base del 2° osso metacar­pale.

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Cartilagini corniculate (di Santorini)

    Le cartilagini corniculate (di Santorini) sono due piccoli coni con gli apici incurvati a uncino in dentro e in dietro; si connettono per la base con l’apice delle cartilagini aritenoidi e sporgono posteriormente sul contorno dell’orifizio della laringe. Vengono ritenute porzioni delle cartilagini aritenoidi resesi indipendenti. Sono formate da cartilagine elastica. Articolo creato il 10 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Cavità nasali

    Cosa sono le cavità nasali? Le cavità nasali sono scavate al centro della faccia e tra loro divise da un setto mediano. In ciascuna cavità nasale si considerano quattro pareti, un’apertura anteriore e un’apertura posteriore. Le pareti sono distinte in inferiore o pavimento, superiore o volta, laterale e mediale. La parete inferiore o (pavimento) è costituita, dall’avanti in dietro, dal processo palatino dell’osso mascellare e dalla porzione orizzontale del palatino; anteriormente vi si apre il canale incisivo. La parete superiore (o volta) si presenta come un solco ristretto con la concavità volta in basso. Dall’avanti in dietro questo solco è costituito dalla faccia posteriore delle ossa nasali, dalle pareti laterali…

  • Anatomia

    Punti e linee di repere

    Per indicare con precisione la posizione di un organo o la localizzazione di un sintomo, ci si riferisce ad una serie di punti e linee che sono individuabili utilizzando le parti dello scheletro apprezzabili durante un’esplorazione superficiale del corpo. Sono tali le linee e i punti di repere. Per tale scopo si tracciano sulla superficie del corpo diverse linee verticali ed orizzontali che fungono da coordinate per la localizzazione di punti. Linee orizzontali anteriori Nel tronco, considerando la superficie ventrale, le linee orizzontali sono rappresentate da: Coste e spazi intercostali; questi ultimi possono essere facilmente individuati e numerati considerando l’angolo sternale che si trova all’altezza della seconda costa. Clavicolare: passa…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Intestino cieco

    L’intestino cieco ha forma irregolarmente emisferica, con il fondo volto in basso. Posto nella fossa iliaca destra può trovarsi però innal­zato, occupando allora la regione del fianco destro (cieco sottoepatico), o può discendere inve­ce nella piccola pelvi. In altri casi, più rari, di ectopia, il cieco può trovarsi nella regione om­belicale o nella fossa iliaca sinistra. Le diverse posizioni del cieco (e dell’appendice vermiforme che gli è connessa) risultano da un eccesso o, più frequentemente, da un difetto di migrazione dell’organo, che rappresenta un evento normale dello sviluppo. Situato dapprima nella fossa iliaca sinistra, il cieco risale, durante lo sviluppo prenatale, nell’ipocondrio sinistro, si sposta quindi nell’ipocondrio destro e discende…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli

    I muscoli hanno il compito, tramite contrazione, di spostare i segmenti scheletrici secondo movimenti permessi dal tipo di articolazione e di mantenere la postura. Il numero di muscoli non può essere determinato in modo preciso, per le difficoltà che si incontrano nello stabilire se un corpo muscolare debba annoverarsi come muscolo o considerarsi come un semplice fascio di un muscolo vicino, cui sia più o meno unito; per questo motivo si può riscontrare sui vari testi un numero di muscoli che varia tra 374 e 656. Considerando la forma, distinguiamo muscoli lunghi e muscoli larghi, a seconda della prevalenza di uno o due dei diametri sugli altri. Vi sono muscoli…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Legamenti del collo del piede

    A livello dell’articolazione tibio-tarsi­ca si trovano i legamenti del collo del piede, detti anche retinacoli. Si distingu­ono retinacoli dei muscoli estensori, dei muscoli peronieri e dei muscoli flessori. Funzione Questi legamenti fungono da dispositivi di contenzione dei tendini che dalla gamba si portano al piede. Questi tendini in corrispondenza del collo del piede, formando un angolo che, in posizione di riposo del piede stesso, si aggira sui 100°-110°.  I retinacoli dei muscoli estensori (o le­gamenti anteriori del collo del piede) e si distinguono in superiore e inferiore. Il retinacolo superiore (o legamento trasverso della gamba) è rappresentato da un nastro fibroso disposto trasversalmente che si fissa al margine anteriore della tibia e alla faccia laterale…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena cefalica

    La vena cefalica origina dalla confluenza della 1a vena meta­carpale dorsale, della vena cefalica del pollice e di rami venosi dell'eminenza tenar;risale portandosi sulla faccia volare dell'avambraccio dove decorre, sempre dal lato radiale, fino alla piega del gomito. Risale quindi ancora nel solco bicipitale laterale del braccio e poi nel solco deltoideopettorale finché, giunta sotto la clavicola, si approfonda e sboc­ca, dopo aver ricevuto una vena toracoacromiale, nella vena ascellare.