Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Fascia palmare superficiale (o aponeurosi palmare)

    La fascia palmare superficiale (o aponeurosi palmare) è una robusta membrana fibrosa, posta nel sottocutaneo, tra le eminenze tenar e ipotenar. Ha for­ma triangolare con la base distale e l’apice prossimale; vi si considerano, oltre alla base e all’apice, un margine laterale e uno mediale, una faccia superficiale e una profonda. L’apice fa seguito al tendine del muscolo pal­mare lungo. La base si trova a livello della radice delle dita. La faccia superficiale è unita alla cute da tratti fi­brosi. La faccia profonda si unisce al legamento trasver­so del carpo, più in basso ricopre i tendini dei muscoli flessori, i muscoli lombricali, i vasi dell’arcata arteriosa palmare superficiale e i…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Nervo ottico

    I due nervi ottici, destro e sinistro, rappresentano il II paio di nervi encefalici. Il nervo ottico è un nervo sensitivo somatico specifico che non dovrebbe essere considerato propriamente un nervo periferico in quanto deriva dalla vescicola ottica diencefalica. È in realtà un fascio di fibre che connette la retina (o tonaca nervosa dell’occhio) ai centri diencefalici. Le sue fibre si formano in corrispondenza della papilla del nervo ottico, dove i prolungamenti nervosi delle cellule multipolari della retina si accollano a costituire un unico fascio che abbandona il bulbo oculare e, attraverso il foro ottico, penetra nella cavità cranica; la zona della retina in cui queste fibre convergono prende il…

  • Anatomia,  Sistema endocrino

    Vasi e nervi dell’epifisi

    L’epifisi è irrorata da rami delle arterie carotidee posteriori. I capillari formano una rete molto ricca e hanno caratteristiche ultrastrutturali simili a quelle dei capillari delle altre ghiandole endocrine. Le vene fanno capo a quelle cerebrali interne e principalmente alla grande vena cerebrale (di Galeno). La ghiandola pineale riceve fibre nervose afferenti che provengono dal ganglio cervicale superiore del simpatico e formano nell’organo un ricco plesso. La liberazione di noradrenalina da parte di queste fibre stimola le cellule parenchimali a produrre melatonina. Articolo creato il 20 novembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Rete venosa cutanea della parete antero-laterale del tronco

    Le vene epigastrica superficiale, circonflessa iliaca superficiale e toracoepigastrica, insieme con una vena affluente all’arco venoso del giugulo, con rami perforanti che comunicano con le vene toraciche interne, con le vene toraciche laterali e con le vene pudende esterne, formano una rete di vasi ampiamente anastomizzati, la rete venosa cutanea della pa­rete antero-laterale del tronco. Questa in alto ap­proda alla vena giugulare esterna, alla vena ascellare e al tronco venoso brachiocefalico, e in basso si connette con la vena femorale realizzando un vasto sistema di comunicazione fra vena cava superiore e vena cava inferiore. Inoltre le anastomosi che tale rete contrae con le vene paraombelicali costituiscono un’importante via collaterale in­tercalata…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Vomere

    Il vomere è una lamina impari e mediana, disposta sagittalmente nella compagine del setto nasale. Ha forma quadrangolare con due facce, destra e sinistra e quattro margini. Le facce sono piane con alcuni solchi vascolari e nervosi. Il margine superiore corrisponde alla faccia inferiore del corpo dello sfenoide e si sdoppia nelle cosiddette ali del vomere che comprendono il rostro sfenoidale. Il margine inferiore è orizzontale e si articola con la cresta nasale formata dai margini mediali dei processi palatini delle due ossa mascellari e delle parti orizzontali delle due ossa palatine.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Diaframma pelvico

    Il diaframma pelvico è innervato dal plesso pudendo (S3-S4) e, contraendosi, solleva il pa­vimento pelvico e agisce come costrittore del retto e, nella femmina, della vagina. È rappresentato da una lamina muscolare, incompleta nella porzione mediana, la quale chiude parzialmente in basso il piccolo bacino inserendosi in vicinanza dello stretto inferiore. Ap­pare come una cupola rovesciata presentando una faccia superiore concava e una inferiore con­vessa. È costituito dai muscoli ischiococcigei e dai muscoli elevatori dell'ano.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo abduttore breve del pollice

    Il muscolo abduttore breve del pollice è un muscolo della mano, più precisamente un muscolo dell’eminenza tenar, che è  innervato dal nervo mediano (C6-C8). Come il muscolo flessore breve del pollice, flette e abduce il 1° osso metacarpale e flette la corri­spondente falange prossimale. Ori­gina dalla parte antero-laterale del legamento trasverso del carpo, dal tubercolo dello scafoide e da un fascetto tendineo che si distacca dal ten­dine dell'abduttore lungo del pollice; si inserisce alla parte laterale della base della falange pros­simale e, con una espansione tendinea, al tendi­ne del muscolo estensore lungo del pollice.