Anatomia
Arcate gengivodentali
Le arcate gengivodentali delimitano con la loro faccia esterna la parete interna del vestibolo della bocca, hanno forma di ferro di cavallo con la concavità volta in dietro e si distinguono in superiore e inferiore. Con la loro superficie interna delimitano la parete antero-laterale della cavità buccale propriamente detta. Durante l’occlusione isolano ampiamente il vestibolo della bocca dalla cavità buccale propriamente detta. Le arcate gengivodentali sono formate dai processi alveolari delle ossa mascellari (le superiori) e della mandibola (le inferiori) ricoperti da una tonaca mucosa che costituisce le gengive, e dai denti. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Colon ileopelvico
Il colon ileopelvico è situato nella fossa iliaca e passa quindi nella piccola pelvi; in base al decorso vi si considerano perciò un tratto iliaco e un tratto pelvico.
Piccolo epiploon
Il piccolo epiploon è una formazione quadrangolare che presenta due facce, quattro margini e un contenuto. La faccia anteriore continua la direzione di quella dello stomaco ed è di solito nascosta interamente dal lobo quadrato del fegato. La faccia posteriore corrisponde alla parete anteriore del vestibolo della retrocavità degli epiploon e continua a sinistra con il foglietto viscerale della faccia posteriore dello stomaco.
Muscolo flessore profondo delle dita della mano
Il muscolo flessore profondo delle dita della mano è un muscolo anteriore del terzo strato dell’avambraccio. È innervato dal nervo mediano (metà laterale) e dal nervo ulnare (metà mediale) (C7-T1). Agisce flettendo la 3a falange del 2°, 3°, 4° e 5° dito; in contrazione forzata flette anche le seconde falangi e coopera alla flessione delle prime falangi e della mano. Occupa la parte mediale del terzo strato dove si trova insieme al muscolo flessore lungo del pollice.
Arteria ulnare
L'arteria ulnare è il ramo terminale mediale di biforcazione dell'arteria brachiale. Nasce a livello del processo coronoideo dell'ulna, 1 cm sotto la piega del gomito e si dirige in basso e medialmente, impegnandosi sotto ai muscoli epitrocleari, per raggiungere il lato mediale dell'avambraccio. Decorre poi sulla faccia anteriore dell'ulna fino al polso.
Dotto cistico
Il dotto cistico si estende dal collo della colecisti al dotto epatico comune nel quale confluisce per formare il coledoco. Ha una lunghezza media di 3-4 cm; questo valore è peraltro assai variabile, come variabile è il suo modo di confluire con il dotto epatico comune. È compreso nel legamento epatoduodenale. Il dotto cistico presenta una configurazione interna caratteristica. La mucosa infatti si presenta sollevata in una piega spiraliforme denominata valvola spirale (di Heister). Il dotto cistico riceve 2-3 arterie provenienti dall’arteria cistica; queste si anastomizzano con le arterie del coledoco. Le vene vanno direttamente nel tronco della vena porta, oppure si aprono nella rete venosa della colecisti. I linfatici…
Vascolarizzazione dell’anca
Il circolo anastomotico dell’anca è formato dalle numerose anastomosi esistenti, a livello dell’anca e della radice dell’arto inferiore, fra i rami delle arterie iliaca interna, iliaca esterna e femorale. Le anastomosi si determinano: A livello dell’anca, fra le arterie circonflessa iliaca profonda (arteria iliaca esterna), ileolombare e il ramo profondo dell’arteria glutea superiore (arteria iliaca interna); fra ramo pubico dell’arteria otturatoria (arteria iliaca interna) e arteria epigastrica inferiore (arteria iliaca esterna). A livello della radice dell’arto inferiore, fra le arterie circonflessa laterale del femore, 1a perforante (arteria femorale profonda) e ramo muscolare dell’arteria glutea inferiore (arteria iliaca interna); fra le arterie circonflessa mediale del femore (arteria femorale profonda) e arteria…
Vasi linfatici dell’arto superiore
I vasi linfatici dell’arto superiore sono superficiali e profondi. I collettori linfatici superficiali originano dalle reti linfatiche dei tegumenti e decorrono nel tessuto connettivo sottocutaneo. Le reti d'origine sono particolarmente ricche nelle dita e nel palmo della mano. Nell'avambraccio i collettori linfatici che risalgono dal palmo e dal dorso della mano si riuniscono in tre gruppi, collettori mediali, laterali e anteriori(intermedi ai precedenti).
Appendice del testicolo (o idatide di Morgagni)
L’appendice del testicolo (o idatide di Morgagni) è un piccolo corpicciuolo sferoidale del diametro di 3-4 mm attaccato, tramite un peduncolo di lunghezza variabile, al polo superiore del testicolo, subito al di sotto della testa dell’epididimo. È rivestito da un epitelio cilindrico e contiene tessuto connettivo lasso ricco di vasi sanguigni e linfatici. L’appendice del testicolo rappresenta il residuo dell’estremità craniale del dotto paramesonefrico (di Muller). Articolo creato l’1 novembre 2011. Ultimo aggiornamento:vedi sotto il titolo.
Reti venose palmare e dorsale della mano
La rete venosa palmare della mano inizia da vene digitali palmari proprie ed è composta da vasi assai esili. Defluisce nelle vene superficiali della faccia volare dell'avambraccio e nella rete venosa dorsale della mano.