Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli

    I muscoli hanno il compito, tramite contrazione, di spostare i segmenti scheletrici secondo movimenti permessi dal tipo di articolazione e di mantenere la postura. Il numero di muscoli non può essere determinato in modo preciso, per le difficoltà che si incontrano nello stabilire se un corpo muscolare debba annoverarsi come muscolo o considerarsi come un semplice fascio di un muscolo vicino, cui sia più o meno unito; per questo motivo si può riscontrare sui vari testi un numero di muscoli che varia tra 374 e 656. Considerando la forma, distinguiamo muscoli lunghi e muscoli larghi, a seconda della prevalenza di uno o due dei diametri sugli altri. Vi sono muscoli…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Legamenti del collo del piede

    A livello dell’articolazione tibio-tarsi­ca si trovano i legamenti del collo del piede, detti anche retinacoli. Si distingu­ono retinacoli dei muscoli estensori, dei muscoli peronieri e dei muscoli flessori. Funzione Questi legamenti fungono da dispositivi di contenzione dei tendini che dalla gamba si portano al piede. Questi tendini in corrispondenza del collo del piede, formando un angolo che, in posizione di riposo del piede stesso, si aggira sui 100°-110°.  I retinacoli dei muscoli estensori (o le­gamenti anteriori del collo del piede) e si distinguono in superiore e inferiore. Il retinacolo superiore (o legamento trasverso della gamba) è rappresentato da un nastro fibroso disposto trasversalmente che si fissa al margine anteriore della tibia e alla faccia laterale…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena cefalica

    La vena cefalica origina dalla confluenza della 1a vena meta­carpale dorsale, della vena cefalica del pollice e di rami venosi dell'eminenza tenar;risale portandosi sulla faccia volare dell'avambraccio dove decorre, sempre dal lato radiale, fino alla piega del gomito. Risale quindi ancora nel solco bicipitale laterale del braccio e poi nel solco deltoideopettorale finché, giunta sotto la clavicola, si approfonda e sboc­ca, dopo aver ricevuto una vena toracoacromiale, nella vena ascellare.

  • Anatomia,  Apparato emolinfopoietico

    Timo

    Il timo è un organo linfoepiteliale primario (o centrale) localizzato, per la maggior parte, nel mediastino anteriore e, per una piccola parte, nel collo. È un organo transitorio; appare notevolmente sviluppato nel feto e nei primi anni della vita postnatale mentre va incontro ad involuzione dopo la pubertà. È un organo impari e mediano che deriva dall’accostamento di due lobi timici. Alla nascita si presenta come una massa piuttosto voluminosa, di colore variabile dal rosa al bianco grigiastro; successivamente presenta un variabile grado di infiltrazione adiposa e di involuzione.  

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo sternotiroideo

    Il muscolo sternotiroideo è innervato dai rami anteriori dei primi tre nervi cervicali attraverso l’ansa dell’ipoglosso. Con la sua azione abbassa la cartilagine tiroidea, quindi la laringe. È posto profondamente al muscolo sterno ioideo. Origina dalla faccia posteriore del manubrio dello sterno e dalla 1a cartilagine costale e termina alla linea obliqua della cartilagine tiroidea della laringe. La faccia posteriore del muscolo è in rapporto con l’arteria carotide comune, con la vena giugulare interna, con la trachea e con la ghiandola tiroide. Articolo creato il 25 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Arcate gengivodentali

    Le arcate gengivodentali delimitano con la loro faccia esterna la pare­te interna del vestibolo della bocca, hanno for­ma di ferro di cavallo con la concavità volta in dietro e si distinguono in superiore e inferiore. Con la loro superficie interna delimitano la pa­rete antero-laterale della cavità buccale propria­mente detta. Durante l’occlusione isolano am­piamente il vestibolo della bocca dalla cavità buccale propriamente detta. Le arcate gengivodentali sono formate dai processi alveolari delle ossa mascellari (le supe­riori) e della mandibola (le inferiori) ricoperti da una tonaca mucosa che costituisce le gengi­ve, e dai denti. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Piccolo epiploon

    Il piccolo epiploon è una formazione qua­drangolare che presenta due facce, quattro mar­gini e un contenuto. La faccia anteriore continua la direzione di quella dello stomaco ed è di solito nascosta inte­ramente dal lobo quadrato del fegato. La faccia posteriore corrisponde alla parete anteriore del vestibolo della retrocavità degli epiploon e con­tinua a sinistra con il foglietto viscerale della faccia posteriore dello stomaco.