Anatomia
Benderella ileopettinea (o legamento ileopettineo)
La fascia iliaca e il legamento inguinale si fondono lateralmente per l’estensione di alcuni cm; la fascia si distacca poi dal legamento e si porta in dietro e medialmente per fissarsi sull’eminenza ileopettinea. Il tratto della fascia iliaca che è teso tra il legamento inguinale e l’eminenza ileopettinea prende il nome di benderella ileopettinea (o legamento ileopettineo). Tale formazione fibrosa suddivide lo spazio sottostante al legamento inguinale in una porzione laterale, la lacuna dei muscoli, attraversata dal muscolo ileo psoas e dal nervo femorale, e in una mediala, la lacuna dei vasi, percorsa dai vasi femorali. Articolo creato il 26 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.
Intestino retto
L’intestino retto fa seguito al colon pelvico e si apre all'esterno con l'ano, dopo un decorso di circa 15 cm. Ha inizio nella piccola pelvi e prosegue quindi attraverso il perineo posteriore; vi si distinguono perciò una parte pelvica e una parte perineale. La parte pelvica è dilatata e prende anche il nome di ampolla rettale. La parte perineale è ristretta e si denomina canale anale.
Osso lacrimale
L’osso lacrimale è un osso pari, lamellare, di forma irregolarmente quadrilatera che si trova al di sotto dell’osso frontale, al davanti del labirinto etmoidale, al di sopra del margine supero-mediale del corpo dell’osso mascellare e dietro il processo frontale di quest’ultimo. Presenta due facce e quattro margini. La faccia laterale è divisa in due parti dalla cresta lacrimale posteriore che decorre verticalmente. La parte posteriore liscia continua nella lamina papiracea dell’etmoide, completando in tal modo la parete mediale dell’orbita; la parte anteriore presenza il solco lacrimale che, insieme con il solco che si trova nella faccia esterna del processo frontale dell’osso mascellare, forma la fossa del sacco lacrimale. La cresta lacrimale…
Vascolarizzazione parietale del tronco
La vascolarizzazione parietale del tronco è assicurata da cerchi arteriosi successivi, ad andamento orizzontale, che si estendono fra l'aorta, posta in dietro, e due tratti arteriosi anastomotici longitudinali, formati dalle arterie toracica interna, epigastrica superiore ed epigastrica inferiore dei due lati, posti in avanti. Di origine posteriore sono le arterie: intercostale suprema (collaterale dell’arteria succlavia), intercostali posteriori (collaterali dell’aorta toracica), lombari(collaterale dell’aorta addominale), lombare ima (collaterale dell’arteria sacrale mediana), ileolombare (collaterale dell’arteria iliaca interna).
Arteria iliaca interna (o arteria ipogastrica)
L’arteria iliaca interna (o arteria ipogastrica) è il ramo mediale di biforcazione dell'arteria iliaca comune che si distribuisce ai visceri e allepareti della pelvi, al perineo, ai genitali esterni e fornisce rami sussidiari per l'arto inferiore; inoltre partecipa alla formazione del circolo anastomotico dell’anca. Origina davanti all'articolazione sacroiliaca a livello del promontorio e discende nella pelvi fino al margine superiore della grande incisura ischiatica dove, di solito, si divide in un tronco anterioreche prosegue la direzione del vaso principale verso la spina ischiatica e in un tronco posterioreche si dirige in dietro, verso i forami del sacro.
Sclera
La sclera è la membrana che costituisce i 5/6 posteriori della tonaca fibrosa dell’occhio (o bulbo oculare). Essendo molto resistente, svolge funzioni di protezione e di sostegno nei riguardi delle membrane oculari più interne; su di essa si inseriscono i tendini dei muscoli estrinseci dell’occhio. La sclera ha un colorito bianco esternamente, mentre la sua superficie interna si presenta lievemente bruna in quanto vi aderisce, prendendo il nome di lamina fusca, parte del tessuto pigmentato della lamina sovracorioidea, con la quale la sclera è direttamente a contatto. Nell’adulto il colorito esterno della sclera diventa giallastro, mentre nel bambino è di solito bluastro in relazione alla maggior sottigliezza della membrana che…
Muscolo flessore breve del pollice
Il muscolo flessore breve del pollice è un muscolo della mano, più precisamente un muscolo dell’eminenza tenar, che è innervato dai nervi mediano (capo superficiale) e ulnare (capo profondo) (C6-C7). Come il muscolo abduttore breve del pollice, flette e abduce il 1° osso metacarpale e flette la corrispondente falange prossimale.
Articolazione sterno-clavicolare
L'articolazione sterno-clavicolare è un’articolazione a sella che si stabilisce tra l’estremità sternale della clavicola, il manubrio dello sterno e la 1a cartilagine costale e può essere considerata come un’articolazione doppia, per la presenza di un disco intraarticolare completo.
Arteria sottoscapolare
L’arteria sottoscapolare è un ramo collaterale dell’arteria ascellare che nasce dalla terza porzione dell'arteria ascellare e decorre lungo il margine inferiore del muscolo sottoscapolare fino a raggiungere il margine ascellare della scapola; dopo aver fornito rami ai muscoli della faccia ventrale della scapola si divide nelle arterie circonflessa della scapola e toracodorsale.
Muscolo obliquo superiore dell’occhio (o bulbo oculare)
Il muscolo obliquo superiore dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal nervo trocleare (IV paio dei nervi encefalici). La sua azione principale è quella di spostare il polo posteriore del bulbo in alto e medialmente ruotando di conseguenza il polo anteriore dell’occhio in basso e lateralmente.