Anatomia

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Arteria basilare (o tronco basilare)

    L’arteria basilare (o tronco basilare) si forma per l’unione delle due arterie verte­brali e si estende dal sol­co bulbopontino fino al margine superiore del ponte. È contenuta nella cisterna pontina della leptomeninge e decorre nel solco basilare della superficie ventrale del ponte. Termina dividen­dosi nelle due arterie cerebrali posteriori. I rami collaterali dell’arteria basilare sono: Arteria cerebellare inferiore anteriore, che si dirige in dietro e lateralmente, passando sotto ai nervi encefalici 6°, 7° e 8° e si distribuisce alla faccia inferiore degli emisferi cerebellari dando anche diramazioni ai plessi corioidei del 4° ventricolo. Arteria uditiva interna (o arteria labirintica) che pene­tra nel meato acustico interno e si distribuisce all’orecchio interno.…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo pterigoideo esterno

    Il muscolo pterigoideo esterno origina con un capo superiore e un capo inferiore. Il primo si distacca dalla cresta infratemporale e dalla faccia sfeno-mascellare della grande ala dello sfenoide; il secondo nasce dalla faccia laterale della lamina laterale del processo pterigoideo, dal processo piramidale dell’osso palatino e dalla tuberosità mascellare. I due capi si fondono in un unico muscolo che si porta lateralmente e dorsalmente per inserirsi alla fossa pterigoidea del collo del condilo mandibolare e inoltre alla capsula e al disco dell’articolazione temporo-mandibolare. Lateralmente al muscolo si trovano il corpo adiposo della guancia, il processo coronoideo della mandibola e il tendine di inserzione del muscolo temporale; medialmente si trova…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazioni intercondrali

    Insieme alle articolazioni sterno-costali e alle articolazioni sternali, costituiscono il gruppo anteriore delle articolazioni del torace. Tutte queste articolazioni, conferendo elasticità e una certa mobilità ai pezzi che formano la parte anteriore della gabbia toracica, rendono possibili i movimenti di elevazione e di abbassamento delle coste che si effettuano a livello delle articolazioni costo-vertebrali e che hanno importanza nella respirazione. Le articolazioni intercondrali sono rapporti articolari che si svolgono tra cartilagini costali contigue e possono essere distinti in due tipi: Un primo tipo si stabilisce tra le estremità mediali dell’8a, 9a e 10a cartilagine costale e le cartilagini sovrastanti ed è una giunzione a mezzo di fasci fibrosi. Un secondo…

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Cristallino

    Il cristallino (o lente) è un piccolo organo di derivazione ecdotermica privo di vasi sanguiferi, trasparente, con la forma di una lente biconvessa di 10 mm circa di diametro, che fa parte del sistema diottrico dell’occhio (o bulbo oculare). Le sue facce, anteriore e posteriore, presentano un raggio di curvatura diverso: la faccia posteriore è assai più convessa di quella anteriore. Il margine anulare del cristallino, detto equatore, dà inserzione alle fibre dell’apparato sospensore (o zonula ciliare di Zinn), provenienti dal corpo ciliare. Il cristallino ha rapporto anteriormente con la faccia posteriore dell’iride ed è quindi posto subito al di dietro del foro pupillare; posteriormente è accolto nella fossa ialoidea…

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vena cardiaca magna (o vena interventricolare anteriore)

    La vena cardiaca magna (o vena interventricolare anteriore) è il principale affluente; inizia da rami venosi della punta del cuore nella faccia sternocostale e risale nel solco longitudinale anteriore dove è satellite del ramo discendente dell’arteria coronaria sinistra; riceve rami venosi dal setto e dalla faccia anteriore dei ventrico­li; s’impegna nel solco coronario diretta verso il margine sinistro del cuore; riceve rami venosi dall’atrio e dal ventricolo di sinistra; passa nella faccia diaframmatica e continua direttamente nel seno coronario. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato respiratorio

    Muscolo tiroaritenoideo

    Il muscolo tiroaritenoideo è un muscolo intrinseco della laringe che ha origine nei due terzi inferiori della faccia posteriore della lamina tiroidea, in vicinanza dell'angolo, e sul legamento cricotiroideo. I suoi fasci si portano in dietro e in alto decorrendo, per buona parte, anche nella compagine della corda vocale. Prende inserzione sul margine laterale, nella fossa oblunga e sul processo vocale della cartilagine aritenoide.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Loggia splenica

    Dal peritoneo viscerale della loggia splenica dipendono: il legamento frenicolienale, teso fra il diaframma e la milza; il legamento pancreati­colienale che va dall’ilo della milza alla coda del pancreas; il legamento gastrolienale. Articolo creato il 21 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Vasi e nervi delle guance

    Le arterie provengono dalla faciale, dalla tra­sversa della faccia e da alcuni rami della mascel­lare interna (mentale, buccinatoria, infraorbitaria). Le vene sono affluenti della vena faciale ante­riore, della vena temporale superficiale e dei plessi pterigoideo e masseterino. I linfatici si organizzano in due reti, sottocu­tanea e sottomucosa, e si portano ai linfonodi parotidei e sottomandibolari. I nervi motori per la muscolatura labiale so­no rami del faciale; quelli di senso provengono dai nervi infraorbitario, mentale e buccinatorio, rami del trigemino. Fibre del sistema orto­simpatico per i vasi sanguigni e per le ghiando­le derivano dai gangli cervicali; fibre parasim­patiche per le stesse formazioni decorrono con il nervo intermedio (7° paio). Articolo creato…

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Orecchio

    Apparato dell’udito (od orecchio)

    L’apparato dell’udito (od orecchio), è costituito da organi in gran parte contenuti nello spessore dell’osso temporale. La funzione di questi organi è di assicurare la percezione di tre tipi di stimoli: sonori, gravitari e di accelerazione. Conseguentemente, nell’orecchio sono accolti due tipi diversi di recettori: i recettori acustici per la sensibilità uditiva e i recettori statocinetici per la sensibilità gravitazionale e di accelerazione.