Anatomia
Arteria iliaca interna (o arteria ipogastrica)
L’arteria iliaca interna (o arteria ipogastrica) è il ramo mediale di biforcazione dell'arteria iliaca comune che si distribuisce ai visceri e allepareti della pelvi, al perineo, ai genitali esterni e fornisce rami sussidiari per l'arto inferiore; inoltre partecipa alla formazione del circolo anastomotico dell’anca. Origina davanti all'articolazione sacroiliaca a livello del promontorio e discende nella pelvi fino al margine superiore della grande incisura ischiatica dove, di solito, si divide in un tronco anterioreche prosegue la direzione del vaso principale verso la spina ischiatica e in un tronco posterioreche si dirige in dietro, verso i forami del sacro.
Sclera
La sclera è la membrana che costituisce i 5/6 posteriori della tonaca fibrosa dell’occhio (o bulbo oculare). Essendo molto resistente, svolge funzioni di protezione e di sostegno nei riguardi delle membrane oculari più interne; su di essa si inseriscono i tendini dei muscoli estrinseci dell’occhio. La sclera ha un colorito bianco esternamente, mentre la sua superficie interna si presenta lievemente bruna in quanto vi aderisce, prendendo il nome di lamina fusca, parte del tessuto pigmentato della lamina sovracorioidea, con la quale la sclera è direttamente a contatto. Nell’adulto il colorito esterno della sclera diventa giallastro, mentre nel bambino è di solito bluastro in relazione alla maggior sottigliezza della membrana che…
Muscolo flessore breve del pollice
Il muscolo flessore breve del pollice è un muscolo della mano, più precisamente un muscolo dell’eminenza tenar, che è innervato dai nervi mediano (capo superficiale) e ulnare (capo profondo) (C6-C7). Come il muscolo abduttore breve del pollice, flette e abduce il 1° osso metacarpale e flette la corrispondente falange prossimale.
Articolazione sterno-clavicolare
L'articolazione sterno-clavicolare è un’articolazione a sella che si stabilisce tra l’estremità sternale della clavicola, il manubrio dello sterno e la 1a cartilagine costale e può essere considerata come un’articolazione doppia, per la presenza di un disco intraarticolare completo.
Arteria sottoscapolare
L’arteria sottoscapolare è un ramo collaterale dell’arteria ascellare che nasce dalla terza porzione dell'arteria ascellare e decorre lungo il margine inferiore del muscolo sottoscapolare fino a raggiungere il margine ascellare della scapola; dopo aver fornito rami ai muscoli della faccia ventrale della scapola si divide nelle arterie circonflessa della scapola e toracodorsale.
Muscolo obliquo superiore dell’occhio (o bulbo oculare)
Il muscolo obliquo superiore dell’occhio (o bulbo oculare) è innervato dal nervo trocleare (IV paio dei nervi encefalici). La sua azione principale è quella di spostare il polo posteriore del bulbo in alto e medialmente ruotando di conseguenza il polo anteriore dell’occhio in basso e lateralmente.
Polipeptide pancreatico
Il polipeptide pancreatico (PP) è un polipeptide a 37 aminoacidi prodotto dalle cellule PP, localizzate in maggiore concentrazione nelle isole pancreatiche e, in minor numero, anche nella mucosa duodenale. Nel pancreas, le cellule PP possono essere distinte dalle cellule A che producono glucagone, soltanto con l’impiego di metodi immunocitochimici per la dimostrazione degli ormoni polipeptidici. Si tratta di elementi il cui citoplasma appare largamente occupato da granuli elettrondensi, del diametro di 150-170 nm, provvisti di variabile argirofilia. Il livello ematico di PP aumenta notevolmente pochi minuti dopo l’assunzione di un pasto proteico, probabilmente a seguito di una stimolazione nervosa vagale. Articolo creato il 15 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto…
Muscolo peroniero lungo
Il muscolo peroniero lungo è il più superficiale e il più lungodei due muscoli laterali della gamba. È innervato dal nervo peroniero superficiale (L4-S1) e con la sua azione flette plantarmente, abduce e ruota all'esterno il piede. Agisce anche sulla volta plantare accentuandone la curvatura.
Conformazione interna del tronco encefalico (o cerebrale)
L’organizzazione generale del tronco encefalico (o cerebrale) è sensibilmente diversa rispetto a quella del midollo spinale in quanto manca una regolare neuromeria. Una disposizione segmentale si manifesta tuttavia anche nel tronco encefalico durante l’ontogenesi, quando l’emergenza dei nervi encefalici presenta una regolare seriazione in senso cranio-caudale che, in qualche modo, ricorda quella dei nervi spinali. Nelle fasi successive di sviluppo, tuttavia, alle formazioni grigie rappresentate dai nuclei dei nervi encefalici si aggiungono, sopravanzandole largamente, altre formazioni grigie intercalate sul decorso delle vie ascendenti e discendenti che attraversano il tronco encefalico e sono denominate nuclei propri, in quanto non direttamente connesse con fibre dei nervi encefalici. In termini di organizzazione generale…
Vene del cervelletto (o vene cerebellari)
Le vene del cervelletto (o vene cerebellari) comunicano tra loro (a livello di una rete venosa superficiale), con le vene del ponte, del bulbo (o midollo allungato) e con i plessi venosi vertebrali. Sono da ricordare la vena cerebellare superiore mediana diretta alle vene cerebrali interne o alla vena grande cerebrale o al seno retto, la vena cerebellare inferiore mediana incostante, defluente nel seno trasverso o nel confluente dei seni, le vene cerebellari laterali anteriori per il seno petroso superiore, e posteriori per il seno trasverso. Articolo creato il 12 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.