Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Sesta vertebra cervicale

    La 6a vertebra cervicale presenta le caratteristiche generali delle vertebre cervicali ma con una particolarità: il processo trasverso presenta un tubercolo anteriore molto voluminoso tanto da risultare un punto di repere facilmente apprezzabile. Questo tubercolo, per i rapporti che prende con l’arteria carotide comune, viene denominato tubercolo carotico. Articolo creato il 21 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscoli delle docce vertebrali

    I muscoli delle docce vertebrali costituiscono due masse carnose accolte nelle docce vertebrali, a lato della linea rilevata formata dai processi spinosi. In direzione laterale, questi complessi muscolari si estendono fino agli angoli delle coste nel segmento toracico e ai processi costi formi nel segmento lombare e sono rivestiti alla superficie da una fascia che li separa dai muscoli più superficiali, spinocostali e spinoappendicolari. Tale fascia prende il nome di fascia nucale nella parte più rostrale del rachide e di fascia lombodorsale nei segmenti inferiori.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Articolazione radio-carpica (o radio-carpale)

    L’articolazione radio-carpica (o radio-carpale) è una condiloartrosi cui prendono parte il radio dal lato prossimale e le ossa del carpo dal lato distale. L’ulna non entra direttamente nel gioco articolare in quanto fra la sua estremità inferiore e le ossa del carpo si trova il disco articolare. La superficie articolare del lato prossimale ha forma di una cavità ovale, la cavità glenoidea, che è allungata in senso trasversale. La cavità glenoidea è formata nel suo terzo interno dalla faccia inferiore del disco articolare e nei suoi 2/3 esterni dalla faccia articolare carpica dell’estremità inferiore del radio; quest’ultima risulta divisa, ad opera di una cresta antero-posteriore, in una parte esterna corrispondente…

  • Anatomia,  Sistema endocrino

    Paragangli

    I paragangli sono piccoli raggruppamenti di cellule cromaffini, distribuiti in varie parti dell’organismo, in stretto rapporto con i gangli e i nervi del simpatico. Sono bene sviluppati nelle prime età della vita e hanno, in genere, un diametro di qualche millimetro, ma in seguito tendono a regredire, rimanendo rappresentati solo da residui microscopici. Le cellule che costituiscono i paragangli derivano dai simpaticogoni delle creste neurali e presentano caratteristiche del tutto simili a quelle delle cellule della midollare surrenale; sono cromaffini, riducono i sali d’argento e producono noradrenalina.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo genioioideo

    Il muscolo genioioideo è innervato dal nervo ipoglosso e con la sua azione sposta in alto l’osso ioide e abbassa la mandibola. Si trova al di sopra del muscolo miloioideo. Origina dalla parte inferiore della spina mentale e si inserisce alla faccia anteriore del corpo dell’osso ioide. I muscoli dei due lati sono addossati con la faccia mediale; la faccia inferiore è in rapporto con il muscolo miloioideo; la superiore è in rapporto con il muscolo genioglosso e con la ghiandola sottolinguale. Articolo creato il 25 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Tarso

    Il tarso è un complesso di ossa brevi organizzate in due fi­le; la fila prossimale comprende l'astragalo (o talo) e il calcagno; nella fila distale si trovano l'osso scafoide (o navicolare) tarsale, l'osso cuboide e le tre ossa cuneiformi.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Vestibolo della bocca

    Il vestibolo della bocca è una cavità che comunica anteriormente con l'esterno tramite la rima buccale e prosegue in dietro nella cavità buccale propriamente detta. Ha una forma a ferro di cavallo, con la conves­sità volta in avanti. Presenta una parete esterna formata dalle labbra e dalle guance e una parete interna data dalle due arcate gengivodentali.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo splenio del collo

    Il muscolo splenio del collo è innervato dai rami posteriori del 2°, 3° e 4° nervo cervicale. Con la sua azione estende la colonna cervicale. Fa parte dei muscoli delle docce vertebrali del piano superficiale; ha origine dai processi spinosi della 3a, 4a, 5a e 6a vertebra toracica e si dirige in alto e lateralmente per inserirsi ai processi trasversi delle prime tre vertebre cervicali. Si trova profondamente al muscolo dentato posteriore superiore e al muscolo romboide e ricopre il muscolo lunghissimo del collo e il muscolo spinale del collo. Articolo creato il 22 febbraio 2010. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Nervo faciale

    Il 7° paio di nervi encefalici comprende 2 distinti nervi, il nervo faciale propriamente detto e il nervo intermedio (del Wrisberg). Il nervo faciale propriamente detto è composto da fibre motrici somatiche che originano nel ponte, dal nucleo del nervo faciale, e provvedono all’innervazione dei muscoli mimici e di altri muscoli derivati embriologicamente dal 2° arco branchiale. Contiene anche fibre parasimpatiche pregangliari originate dal nucleo muconasolacrimale che recano stimoli effettori per la ghiandola lacrimale e le ghiandole della mucosa del naso e del palato. Il nervo intermedio (del Wrisberg) comprende fibre sensitive somatiche e viscerali che hanno fibre sensitive somatiche e viscerali che hanno un’origine comune nei protoneuroni gangliari pseudounipolari…

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Recesso intersigmoideo

    Anche il recesso intersigmoideo tende a scomparire con il progredire dell’età. Si trova dietro l’apice della li­nea di attacco del mesocolon pelvico alla parete poste­riore. Il recesso intersigmoideo ha la forma di un imbu­to diretto in alto, per un’estensione di 3-10 cm, con l’o­rifizio che guarda in basso e un poco a sinistra. I suoi limiti sono dati in avanti dal mesocolon pelvico e in dietro dal peritoneo parietale posteriore che al suo livello riveste l’uretere di sinistra, nel punto in cui que­st’ultimo incontra l’arteria iliaca comune omolaterale. Articolo creato il 21 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.