Anatomia

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo flessore breve dell’alluce

    Il muscolo flessore breve dell'alluce è un muscolo plantare mediale del piede. È innervato dai nervi plantare mediale (fascio mediale) e planta­re laterale (fascio laterale) (L5-S2); contraendo­si, flette l'alluce. Origi­na dalla faccia plantare delle tre ossa cuneiformi non­ché dal legamento calcaneocuboideo plantare.Il muscolo si porta in avanti e si di­vide in due fasci di cui uno mediale va a unirsi al tendine del muscolo abduttore e uno laterale raggiunge il capo obliquo dell'adduttore.

  • Anatomia,  Apparato digerente

    Forma dei denti

    Nella corona di tutti i denti si riconoscono una superficie (o margine) masticatoria, una faccia vestibolare (volta verso il vestibolo della bocca), una faccia linguale (volta verso la cavità buccale propriamente detta) e due facce di contatto (volte verso lo spazio interdentale). Queste fac­ce vengono denominate mesiale e distale, per in­dicare rispettivamente quella più vicina o più lontana rispetto al piano di simmetria (piano sa­gittale mediano). Denti incisivi La corona degli incisivi ha forma di cuneo o piramide quadrangolare, appiattita dall’avanti in dietro. Il margine masticatorio è tagliente, le facce di contatto sono triangolari, la faccia la­biale è leggermente convessa, la faccia linguale è leggermente concava e presenta, in prossimità…

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Osso trapezio

    L'osso trapezio è l’osso più laterale della fila distale del carpo. Ha forma cuboide con sei facce di cui tre sono articolari. La faccia prossimale, concava, si articola con l’osso scafoide (o navicolare). La faccia distale ha forma di stella e si mette in giunzione con il 1° osso metacarpale. La faccia mediale è divisa da una cresta in una parte prossimale che si articola con l’osso trapezoide e in una parte distale che si articola con la base del 2° osso metacarpale. La faccia laterale è libera e rugosa.

  • Anatomia,  Apparati della sensibilità specifica,  Occhio

    Vie lacrimali

    Le vie lacrimali sono rappresentate da un sistema di condotti che, iniziando a livello delle papille lacrimali, vanno ad aprirsi nelle cavità nasali dove si riversa il secreto lacrimale. Dalle papille lacrimali prendono origine i condotti lacrimali che, mantenendosi indipendenti o riunendosi in un tratto comune, si aprono nel sacco lacrimale che continua inferiormente nel canale nasolacrimale.

  • Anatomia,  Apparato locomotore

    Muscolo ischio-coccigeo

    Il muscolo ischio-coccigeo, pari e di forma triangolare, costituisce la porzione postero-superiore del diaframma pelvico. Origina, a ciascun lato, dal margine laterale degli ultimi segmenti sacrali e del coccige e termina con una estremità assottigliata sulla spina ischiatica e sulla porzio­ne limitrofa del legamento sacrospinoso. Articolo creato il 26 febbraio 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Plesso venoso uterovaginale

    Il plesso venoso uterovaginale è situato ai lati dell’utero nello spessore dei legamenti larghi e si estende in basso fino a livello della porzione craniale della vagina: è il principale plesso venoso nella femmina. Esso comunica in avanti con il plesso vescico­vaginale, in dietro con il plesso rettale. Ha connessioni, attraverso rami decorrenti nel mesovario, con il plesso pampiniforme. Riceve rami affluenti dall’utero e dalla parte superiore della vagina. Articolo creato l’8 settembre 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare,  Ginecologia e ostetricia,  Pediatria

    Circolazione fetale

    Nel corso della vita embrionale e successiva­mente nella vita fetale le condizioni anatomiche della circolazione del sangue subiscono varie modificazioni per cui si distinguono: una prima circolazione (o circolazione vitellina), transitoria e di breve durata, che si effettua fra cuore, vasi dell'embrione e vasi vitellini e una seconda cir­colazione (o circolazione placentare), che com­pare già nell'embrione ma si perfeziona nel feto con la formazione e lo sviluppo della placenta e che fa capo ai vasi ombelicali (arterie e vena ombelicali). Questa seconda circolazione rap­presenta il dispositivo circolatorio proprio del periodo fetale e permane fino alla nascita.

  • Anatomia,  Apparato cardiovascolare

    Vene del cervello (o vene cerebrali)

    Le vene del cervello (o vene cerebrali) sono per lo più indipendenti dal decorso delle arterie, più numerose di quelle e di calibro mag­giore. Posseggono una pa­rete sottile e puramente fibrosa; non hanno val­vole. Si classificano in superficiali e profonde. Le vene cerebrali superficiali originano da ve­nule della corteccia telencefalica e della sottostante sostanza bianca degli emisferi. Decorro­no sulla convessità delle circonvoluzioni cere­brali, nello strato piale della leptomeninge, e confluiscono in tronchi che, attraversato lo spa­zio leptomeningeo, si aprono nei seni della dura madre della volta (vene cerebrali superiori) e della base del cranio (vene cerebrali inferiori). Hanno disposizione assai variabile. Tra que­ste sono da ricordare in particolare la vena del­l’insula (che…

  • Anatomia,  Sistema nervoso,  Sistema nervoso periferico

    Nervi

    I nervi appaiono come cordoni cilindrici biancastri. Emergono dal nevrasse con radici che confluiscono in un tronco, cedono lungo il loro decorso rami collaterali e si risolvono nel territorio di innervazione come rami terminali. Rami collaterali e terminali sono detti anastomotici quando, invece di distribuirsi separatamente ai tessuti, si congiungono uno all’altro. Un fitto sistema di anastomosi fra nervi differenti o fra rami di uno stesso nervo prende il nome di plesso. Eccezion fatta per i nervi più sottili, a ogni nervo si affiancano un’arteria propria, vene e fibre simpatiche destinate alla parete dei vasi. I nervi sono composti da fasci paralleli di fibre nervose comprese entro guaine di tessuto…