Anatomia microscopica

  • Anatomia microscopica

    Struttura della valvola ileocecale

    Dal punto di vista strutturale si può conside­rare come il risultato di una invaginazione del­l’ileo nel cieco. Ciascuno dei due labbri è infatti formato da una doppia tonaca mucosa che, sul versante ileale, ha i caratteri di quella dell’inte­stino tenue (presenza di villi) e sul versante cecale ha la struttura della mucosa del crasso. Ol­tre ai due strati di mucosa, nella compagine di ogni piega si trovano la tonaca sottomucosa e due strati muscolari, uno di pertinenza dell’ileo e uno del cieco. Articolo creato il 29 febbraio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Struttura dell’utero

    Come tutti gli organi cavi, la parete dell’utero è costituita da tonache che, dall’interno all’esterno sono rappresentate dalla tonaca muscosa (o endometrio), dalla tonaca muscolare (o miometrio) e dalla tonaca sierosa (o perimetrio) che non riveste completamente l’organo. Un tessuto connettivo costituisce il parametrio che circonda l’utero, al di sotto del peritoneo, estendendosi nella base del legamento largo. Utero di donna. (Colorazione Mallory Azan). La sua struttura dall’interno all’esterno può essere così schematizzata: tonaca mucosa o endometrio costituita da un epitelio di rivestimento batiprismatico semplice, (l’epitelio che riveste all’esterno la zona intravaginale del collo dell’utero è pavimentoso composto) che poggia su di una lamina propria (lp) connettivale la quale accoglie…

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    Struttura della bocca

    La bocca è rivestita internamente dalla mucosa orale può essere distinta in tre di­versi tipi denominati: mucosa masticatoria, mu­cosa di rivestimento e mucosa specializzata. La mucosa masticatoria si dispone a rivestire quelle regioni della bocca che risultano sottopo­ste a notevole attrito durante l'assunzione del cibo, la masticazione e la formazione del bolo. Queste regioni corrispondono alle gengive e al palato duro dove la mucosa presenta un epitelio spesso e discretamente cheratinizzato e un forte grado di aderenza agli strati più profondi.

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    Struttura del dotto cistico

    La parete del dotto cistico ha struttura analoga a quella delle altre parti delle vie biliari. Consiste cioè di una tonaca fibromuscolare e di una tonaca mucosa. Quest’ultima si solleva nella valvola spirale, nella cui compagine penetrano fascetti muscolari provenienti dagli strati profondi della parete. Sono presenti, nella lamina propria della tonaca mucosa, ghiandole biliari simili a quelle del dotto epatico. Articolo creato il 28 gennaio 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Struttura dell’utricolo e del sacculo

    I due organi risultano costituiti da un epitelio all’interno e da una tonaca connettivale all’esterno. L’epitelio, che è formato da uno strato semplice di cellule appiattite, si differenzia assumendo particolari caratteristiche a livello delle macule. Le macule dell’utricolo e del sacculo hanno infatti struttura analoga a quella delle creste ampollari, con cellule di sostegno ed elementi neurosensoriali cigliati. Le cellule di sostegno, alte e sottili, raggiungono la membrana basale; il loro corpo appare ingrossato nella zona in cui si trova il nucleo e termina alla superficie libera dell’epitelio con un bordo ispessito. Le cellule cigliate, così come avviene a livello delle creste ampollari, si distinguono in cellule del 1° tipo…

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    Perimetrio

    Il perimetrio rappresenta la tonaca sierosa dell’utero. Ha la struttura tipica del peritoneo ed è unito al miometrio per mezzo di un sottile strato sottosieroso, più sviluppato in corrispondenza del collo uterino. Articolo creato il 6 agosto 2011. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Struttura della tonsilla palatina

    La faccia mediale della tonsilla, prospiciente l'istmo delle fauci, è ricoperta da una tonaca mucosa che, in corrispondenza dei poli e dei margini tonsillari, prosegue nella mucosa che tappezza le parti contigue dell'istmo delle fauci. La faccia laterale dell'organo è in­vece avvolta da tessuto fibroso che forma una capsula.

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    Sinusoidi

    I sinusoidi si differenziano dai capillari comuni (capillari continui e fenestrati) per il lume ampio, irregolare e per il calibro non unifor­me. I sinusoidi si anastomizzano largamente fra loro e hanno un decorso tortuoso in quanto si adattano strettamente alla disposizione degli elementi parenchimali degli organi nei quali decorrono. L’endotelio dei sinusoidi può essere costituito oltre che da comuni elementi endoteliali appiattiti, anche da cellule dotate di pro­prietà granulopessiche e fagocitarie. Queste ulti­me, che si considerano come istiociti in posizio­ne endoteliale, presentano spesso forma irrego­lare, fusata o stellata, e si distinguono dalle cel­lule endoteliali perché, oltre alle numerose ve­scicole di pinocitosi, presentano numerosi corpi densi nei quali sono localizzate le…

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    Sinusoidi epatici

    I sinusoidi epatici sono capillari sanguiferi a parete sottile, lume ampio e a decorso molto tortuoso che risultano riccamente anastomizzati fra loro formando le reti intralobulari. Essi convogliano il sangue dalle diramazioni dell'arteria epatica e della vena porta, collocate alla periferia del lo­bulo, verso la vena centrolobulare. La loro pa­rete è essenzialmente costituita da cellule endoteliali appiattite che sporgono nel lume soltanto con quella porzione in cui è contenuto il nucleo.

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    Capillari biliari

    I capillari biliari hanno un decorso tortuoso e presentano frequenti evaginazioni laterali rive­stite da microvilli. Queste possono considerarsi come vere e proprie diramazioni del canalicolo biliare. Alcune di queste evaginazioni dei capil­lari biliari prendono origine dalle zone esterne del citoplasma degli epatociti e sboccano nel fondo delle docce biliari. Questi diverticoli bene evidenti al microscopio elettronico vengono considerati come radici intracellulari dei capilla­ri biliari.