Anatomia microscopica

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    Derma

    Il derma rappresenta lo strato intermedio della cute, tra ipoderma sotto ed epidermide sopra. È una membrana biancastra, distendibile ed elastica, di spessore variabile da 0,3 a 4 mm secondo le regioni. È costituito da una sostanza fondamentale amorfa in cui sono immerse, in varia misura, cellule e fibre connettivali. Le cellule dermiche predominanti soni i fibroblasti; possono tuttavia reperirsi anche mastociti, macrofagi, melanociti e leucociti di derivazione ematica. Nel derma, infine, si osservano fascetti di fibre muscolari sia lisce che striate (terminazioni di muscoli pellicciai), vasi sanguiferi e linfatici e, nella parte profonda, ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee e formazioni pilifere.

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    Calici (o bottoni o gemme) gustativi

    I calici (o bottoni o gemme) gustativi sono gli organuli del gusto e si trovano anni­dati nell'epitelio pavimentoso che tappezza le prime porzioni del canale alimentare. Sono più numerosi nella lingua, dove si tro­vano soprattutto in corrispondenza delle papille vallate, ma anche delle foliate e delle fungifor­mi. Si reperiscono altresì, ben più rari, nell'epi­telio che riveste il palato, le vallecole glossoepi­glottiche, l'epiglottide, la parete posteriore della faringe. Numerosi nel corso dello sviluppo pre­natale e nei primi anni di vita, si riducono poi sensibilmente.

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    Struttura del corpo vitreo

    La struttura del corpo vitreo, di difficile indagine microscopica, appare realizzata da una trama reticolare di fibrille simili alle collagene, molto fini, di spessore tra i 6 e i 15 nm con un periodo di 64 nm; nelle maglie della trama è contenuto un gel ricco di acido ialuronico. Il corpo vitreo contiene inoltre alcune cellule, gli ialociti, dislocate specialmente nella sua parte periferica, che probabilmente sono leucociti modificati nella loro struttura. Articolo creato il 16 settembre 2012. Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.

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    Dotti escretori

    Il sistema dei dotti escretori è costituito dai dotti collettori e dai dotti papillari (di Bellini). I dotti collettori, mediante un breve tratto reuniente, ri­cevono lo sbocco dei nefroni, decorrono rettili­nei nei raggi midollari della corticale e giungono nelle piramidi renali dove, a vari livelli, conver­gono ad angolo acuto fra loro per formare dotti più grandi (200 mm di diametro), i dotti papilla­ri che, in numero di 15-30, si aprono in corri­spondenza dell'apice di ciascuna papilla renale.

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    Struttura del midollo osseo rosso

    Come per gli altri organi emopoietici, il midollo osseo rosso presenta uno stroma reticolare, costituito da fibre reticolari argirofile intrecciate a formare una rete a maglie piuttosto strette (reticolo fibrillare), e cellule emopoietiche in vari stadi di differenziamento e dotate di elevata capacità proliferativa, contenute nelle maglie del reticolo e organizzate in nidi e isolotti che costituiscono il parenchima midollare. Lo stroma si addensa intorno ai vasi e si connette all’endostio che tappezza le cavità interne delle ossa. Sono inoltre costantemente presenti cellule endoteliali, fibroblasti, macrofagi e cellule adipose che, nel midollo giallo, occupano la maggior parte del tessuto. Il parenchima midollare è riccamente fornito di vasi che provengono dalle…

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    Struttura del collettore linfatico

    I collettori linfatici posseggono qualche analogia con le vene, ma tuttavia se ne discostano, per presentare un'architettura alquan­to diversa e, soprattutto, una grande varietà di aspetti. Non è possibile discernere, nella parete dei collettori linfatici, l'esistenza di tre tonache distinte come nella parete dei vasi sanguiferi. Il dato strutturale di più immediato apprezzamento (e maggiormente significativo ai fini di una diagnosi diffe­renziale) è rappresentato dall'ordinamento degli elemen­ti muscolari che seguono un andamento elicoidale più o meno manifesto a seconda del passo delle eliche e del­l'orientamento del piano di sezione rispetto all'asse del vaso.

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    Struttura del condotto eiaculatore

    La parete dei condotti eiaculatori, piuttosto sottile, è formata dalle tonache mucosa, musco­lare e avventizia. La tonaca mucosa, di colorito giallastro, pre­senta una superficie interna anfrattuosa con infossamenti più o meno profondi, separati da creste irregolari. L’epitelio di rivestimento è cilindri­co, semplice nel fondo delle fossette, stratifica­to in corrispondenza delle pieghe; le cellule epi­teliali, dotate di attività secretoria e contenenti granuli di pigmento giallastro, presentano i me­desimi caratteri di quelle dell’ampolla deferenziale e delle vescichette seminali. In vicinanza dello sbocco nell’uretra questo epitelio può es­sere sostituito da epitelio di transizione. La la­mina propria, molto sottile, è ricca di fibre ela­stiche. La tonaca muscolare è ridotta, specialmente nella porzione terminale dei…

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    Struttura dell’appendice vermiforme

    La parete dell’appendice vermiforme ha la stessa organizzazione di tutto il crasso; si presenta tuttavia ispessita per la presenza di un notevole quantitativo di tessuto linfoide. Questo occupa completamente la tonaca propria e pre­senta noduli linfatici caratterizzati, come quelli delle tonsille, dalla presenza di centri germinati­vi particolarmente estesi. Nell’appendice nor­male, la tonaca sottomucosa presenta un’infil­trazione linfoide modesta. Altre differenze strutturali tra l’appendice e le restanti parti del crasso riguardano la tonaca muscolare dove lo strato longitudinale esterno appare continuo, non è cioè organizzato a for­mare le tenie. Sezione trasversale di appendice umana. La parete evidenzia la stessa organizzazione generale dell’intestino crasso. La tonaca mucosa è liscia, l’epitelio è formato da…

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    Struttura del naso esterno

    Il naso esterno è formato da cute, sottocuta­neo, muscoli e scheletro osteocartilagineo. Lo scheletro è dato in parte dalle ossa nasali e mascellari e in parte dalla cartilagine del setto, dalle cartilagini laterali e alari maggiori; queste ultime conferiscono una certa mobilità alla par­te distale del naso. Per quanto riguarda la parte ossea dello sche­letro, oltre alle ossa nasali, vi prendono parte anche il processo frontale e il margine anteriore del processo palatino delle ossa mascellari.