Anatomia microscopica

  • Anatomia microscopica

    Parenchima polmonare

    Il parenchima polmonare è formato da un in­sieme di territori indipendenti delimitati da setti connettivali, i lobuli polmonari. I lobuli hanno in media un volume di 0,5 cm3 e forma diversa a seconda che siano super­ficiali o profondi. Quelli superficiali hanno forma di piramidi con la base rivolta verso la su­perficie del polmone, quelli profondi sono inve­ce poliedrici.

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    Struttura dell’organo di Corti

    Struttura dell’organo di Corti L’organo di Corti rappresenta un territorio differenziato dell’epitelio di rivestimento del labirinto membranoso; esso risulta costituito dalle cellule di sostegno e dai recettori, le cellule acustiche, che sono cellule sensoriali secondarie. Le cellule di sostegno dell’organo di Corti sono i pilastri di Corti, le cellule di Deiters, di Hensen e di Claudius. I pilastri di Corti sono cellule alte, rigide, impiantate sulla zona tecta della membrana basilare, dove appaiono disposte su due file (una esterna e l’altra interna). Le due strie di pilastri sono orientate in modo tale da toccarsi alla loro base d’impianto; in tal modo vengono a delimitare una galleria (di Corti). In ciascun…

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    Struttura del palato molle

    Il palato molle è formato da una tonaca mu­cosa che l'avvolge nelle sue due facce; i due strati continuano fra loro in corrispondenza del margine libero. Al di sotto dei due strati di mu­cosa si trovano due lamine elastiche, rispettiva­mente superiore e inferiore, denominate anche aponeurosi palatine. I muscoli del palato sono situati fra le due lamine elastiche, con l'interpo­sizione di materiale connettivale lasso che può essere considerato come una duplice sottomu­cosa.

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    Struttura del peritoneo

    Il peritoneo risulta costituito da un mesotelio, che poggia sulla lamina propria della sierosa, e da una tela sottosierosa. Il mesotelio è pavimentoso semplice e consi­ste di un singolo strato di cellule poligonali ap­piattite, del diametro variabile da 20 a 30 µm, che risultano nettamente delimitate nei loro contorni in preparati trattati con l'impregnazio­ne argentica.

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    Struttura del labbro

    Le labbra sono rivestite esternamente da cute, internamente da mucosa. Il passaggio dal rive­stimento cutaneo a quello mucoso avviene in corrispondenza del margine libero (o parte rosea) delle labbra. Tra i due strati limitanti è compre­so un insieme di muscoli striati che conferisco­no grande mobilità alle labbra. La cute presenta un sottile epitelio pavimentoso stratificato e corneificato con follicoli pili­feri, ghiandole sebacee e ghiandole sudoripare. Le papille dermiche sono appiattite. Nel derma, che aderisce fortemente ai muscoli sottostanti, si trovano fibre elastiche e fibre muscolari stria­te dei muscoli pellicciai.

  • Struttura della cute
    Anatomia microscopica

    Struttura della cute

    La cute è formata da tre strati diversi per localizzazione, struttura, proprietà e derivazione embriologica. I tre strati, dall’interno all’esterno, sono: Ipoderma (o strato sottocutaneo). Derma. Epidermide. Ciascuno degli strati che compongono la cute concorre a conferire a quest’organo particolari proprietà.                     Fonte: Istituto di anatomia umana normale università degli studi di Bologna (http://www.biocfarm.unibo.it/aunmicro/)

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    Ghiandola mammaria

    La ghiandola mammaria è una ghiandola tubulo-alveolare composta, costituita da 15-20 lobi immersi in tessuto adiposo e sepimentati da lamine connettivali organizzate in una rete tridimensionale. Ogni lobo è a sua volta composto da numerosi lobuli contenenti le unità secernenti ghiandolari, gli alveoli, massimamente sviluppati durante la lattazione.

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    Epidermide

    L’epidermide rappresenta la parte più superficiale della cute e si continua in basso, separata da una membrana basale, con il derma. L’epidermide è un epitelio pavimentoso stratificato il cui spessore varia da 50 μm a 1,5 mm. Gli strati che la costituiscono, dall’interno all’esterno, sono: Strato basale. Strato spinoso. Strato granuloso. Strato lucido. Strato corneo. La suddivisione dell’epidermide in strati non corrisponde, generalmente, a territori anatomici nettamente distinti; gli strati, infatti, tendono gradualmente a passare l’uno nell’altro. La stratificazione dell’epidermide, invece, riflette i vari stadi maturativi che i cheratinociti attraversano, passando dallo strato basale a quello corneo nel corso della loro graduale conversione in lamelle cheratinizzate (citomorfosi cornea). Frammiste ai…