Astroglia
L’astroglia è costituita dagli astrociti, gli elementi più numerosi di nevroglia, disseminati tra le cellule nervose ed i loro prolungamenti nel sistema nervoso centrale.
Come le cellule dell’ependima e gli oligodendrociti, gli astrociti derivano dall’ectoderma del tubo neurale.
Si distinguono due varietà di astrociti: astrociti fibrosi e astrociti protoplasmatici.
- Gli astrociti fibrosi predominano nella sostanza bianca del nevrasse; hanno un piccolo corpo cellulare e sono provvisti di numerosi prolungamenti filiformi a superficie liscia. La caratteristica principale di queste cellule è la presenza nel corpo cellulare e nei prolungamenti di spesse strutture fibrillari, le gliofibrille, che risultano costituite dall’aggregazione di gliofilamenti più sottili.
I gliofilamenti sono una classe di filamenti intermedi, con diametro di 7-8 nm, costituiti di subunità globulari più piccole di quelle dei neurofilamenti, e a differenza di questi ultimi mancano di braccia laterali.
- Gli astrociti protoplasmatici protoplasmatici predominano nella sostanza grigia del nevrasse; sono meno ricchi di gliofilamenti, hanno un corpo cellulare più grande e citoplasma granuloso relativamente abbondante. La loro caratteristica più saliente è il pleomorfismo dei suoi numerosi e tenui processi citoplasmatici, che si insinuano tra i costituenti cellulari del neuropilo (il groviglio dei prolungamenti neuronici) sottoforma di esili lamine.
Come le cellule della microglia, anche gli astrociti protoplasmatici sono capaci di fagocitosi.
Astrociti protoplasmatici (fonte: Atlas fotogràfico de histologia animal)
A parte le funzioni generali della nevroglia (sostegno, trofica, riparazione delle lesioni e modulazione della trasmissione dell’impulso nervoso), gli astrociti svolgono un ruolo determinante nello sviluppo e nell’organizzazione neuronale del sistema nervoso centrale. Durante l’organogenesi di tale sistema, infatti, le cellule gliali, originatesi dallo strato proliferativo del neuroectoderma, si differenziano in astrociti radiali, di forma allungata, che si estendono radialmente dalla cavità ventricolare fino alla superficie dell’encefalo. Essi costituiscono il substrato morfologico su cui si orientano le cellule nervose per migrare dal luogo di origine, lo strato ventricolare, fino alla loro specifica sede definitiva. Al termine di tale processo gli astrociti radiali vanno incontro a moltiplicazione e si differenziano in astrociti ordinari.
Infine, l’astroglia partecipa alla costituzione della barriera emato-encefalica.
Articolo creato il 7 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.