Elementi figurati del sangue
Gli elementi figurati rappresentano il 45% della massa del sangue. Raccogliendo una goccia di sangue su un vetrino portaoggetti e distribuendola strisciando accuratamente, si ottiene uno strato uniforme in cui sono distribuite le diverse componenti morfologiche del sangue, che può così essere facilmente osservato al microscopio ottico direttamente “a fresco”, o “a contrasto di fase” o dopo colorazione.
Nell’osservazione diretta si possono rilevare i numerosissimi dischetti eritrocitari lievemente rosati (per la presenza di emoglobina) e fra questi i leucociti incolori. Se questo preparato viene trattato con le colorazioni specifiche per il sangue (May-Grunwald-Giemsa, Wright) risalteranno bene al microscopio ottico la morfologia del nucleo e del citoplasma dei leucociti e le caratteristiche citocromatiche dei diversi elementi.
Le colorazioni specifiche per il sangue si ottengono usando miscele di coloranti basici (come il blu di metilene, il violetto di metile o azur) e di coloranti acidi (come l’eosina). Le strutture cellulari a composizione chimica prevalentemente acida si colorano con i coloranti basici (in azzurro, blu) e si dicono basofile; le strutture a composizione prevalentemente basica si colorano con i coloranti acidi (in giallo-rosa, arancio) e si dicono acidofile. Quelle che vengono colorate debolmente da entrambe le combinazioni vengono dette neutrofile.
Articolo creato il 5 marzo 2010.
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