Cartilagine elastica
Sono costituiti da cartilagine elastica le cartilagini del padiglione auricolare e del meato uditivo esterno, le cartilagini della tuba uditiva, l’epiglottide e la parte delle cartilagini corni culate e cuneiformi ed il processo vocale delle cartilagini aritenoidi.
La cartilagine elastica differisce a fresco dalla cartilagine ialina per il colore giallastro e per la maggior opacità dovuta all’elevato numero di fibre elastiche nella matrice, per la flessibilità e l’elasticità, per il basso contenuto in proteoglicani e per la minore omogeneità della matrice.
Le sue cellule sono simili a quelle della cartilagine ialina; hanno forma rotonda od ovale e sono avvolte da una specie di capsula.
La matrice intercellulare differisce da quella della cartilagine ialina per la presenza di moltissime fibre che si colorano con tutti i metodi per la dimostrazione dell’elastina e che hanno un’ultrastruttura simile alle fibre del tessuto connettivo elastico. Queste fibre si ramificano e decorrono in tutte le direzioni formando una rete così compatta da oscurare la sostanza amorfa che è meno abbondante di quella della cartilagine ialina.
Negli strati periferici, al di sotto del pericondrio, la trama reticolare è più lassa e si continua nel circostante pericondrio; nelle porzioni più profonde le fibre sono più spesse e fittamente stipate.
Pur essendo meno abbondanti di quelli della cartilagine ialina, i proteoglicani della sostanza amorfa si dimostrano basofili e metacromatici. I proteoglicani della cartilagine elastica sono riconoscibili, come quelli della cartilagine ialina, come granuli elettrondensi di circa 20 nm di diametro.
La cartilagine elastica si sviluppa da un blastema ialino. Le fibre elastiche si formano alla periferia delle cellule per la polimerizzazione di molecole di tropo elastina, secrete dagli elementi cellulari, in elastina insolubile che costituisce la componente amorfa delle fibre.
Le fibre elastiche, oltre l’elastina, contengono un’altra glicoproteina, la fibrillina, che si deposita prima della componente amorfa e che svolge un ruolo strutturale orientando le molecole di tropoelastina nella formazione del polimero di elastina.
L’accrescimento della cartilagine elastica avviene sia per divisione dei condrociti sia per apposizione dal pericondrio.
La cartilagine elastica non subisce, se non in rarissimi casi, la calcificazione.
Articolo creato il 3 marzo 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.