Farmacologia cellulare e molecolare
La farmacologia cellulare e molecolare studia il bersaglio dei farmaci nell’organismo e gli eventi molecolari alla base degli effetti cellulari e sistemici.
La maggior parte dei farmaci deve interagire con macromolecole specifiche di natura proteica, i recettori, che sono localizzati o alla superficie o all’interno della cellula. Tali macromolecole sono dotate di una loro funzione e ne consegue che un farmaco non genera un effetto ma modifica un’azione preesistente.
La farmacologia non si occupa solo dei recettori in senso stretto, quindi dei recettori ionotropici (canali ionici) e metabotropici (recettori accoppiati a proteine G), ma si occupa anche di altri bersagli con i quali i farmaci interagiscono. Tali bersagli sono rappresentati da:
- Enzimi.
- Trasportatori.
- Pompe.
- Neurotrasmettitori.
- Acidi nucleici (sono il bersaglio dei chemioterapici antiblastici).
- Proteine strutturali (per esempio, la tubulina è il bersaglio della colchicina usata nella gotta).
Ci sono anche dei farmaci che agiscono con meccanismi definiti aspecifici che non richiedono l’interazione con recettori, come l’acqua ossigenata la cui funzionalità dipende dalle proprietà ossidanti; bicarbonato di sodio e idrossido di magnesio sono antiacidi che vengono utilizzati nella terapia sintomatica dell’ulcera gastrica e agiscono contro l’acido cloridrico i farmaci lassativi utilizzano meccanismi aspecifici di tipo osmotico o di contatto.
Altri legami dei farmaci possono avvenire con costituenti tissutali o con proteine plasmatiche che veicolano il farmaco nel torrente circolatorio.
La funzione di deposito è invece una funzione importante del tessuto adiposo per farmaci di natura altamente liposolubile. A tal proposito bisogna considerare gli effetti tossici di alcune sostanze: il DDT (dicloro-difenil-tricloroetano) è un insetticida altamente liposolubile che si deposita nel tessuto adiposo e ivi rimane fino a quando per un dimagrimento improvviso e considerevole può tornare in circolo; questo rappresenta un momento pericoloso per gli effetti tossici dato che interagisce con canali del sodio voltaggio-dipendenti e quindi modifica tutte le conduttanze ioniche.
Articolo creato il 17 febbraio 2010.
Ultimo aggiornamento: vedi sotto il titolo.